Cardinale (Milano 1617 - Roma 1673), nipote dell'altro famoso Federico; ebbe rapida e facile carriera ecclesiastica, patriarca di Alessandria dal 1654, fu mandato subito a Lucerna come nunzio apostolico, [...] rimanendovi fino al 1665, governatore di Roma dal 1666, fu elevato alla porpora nel 1670 da Clemente X, di cui fu segretario di stato ...
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Poeta e teologo armeno (n. Kharpert 1100 circa - m. 1173), vescovo di Mopsuestia, poi (dal 1165) patriarca d'Armenia, autore di un poema religioso (Yisus ordi "Gesù figlio"), uno sulla storia d'Armenia, [...] un altro sulla presa di Edessa, ecc.: poemi nei quali rinnova profondamente la metrica armena. In prosa si hanno di lui epistole, omelie e preghiere ...
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CALLISTO
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Arcidiacono di Treviso, grazie all'appoggio del re dei Longobardi, Liutprando, venne eletto vescovo a Cividale del Friuli col titolo di patriarca di Aquileia, succedendo a Sereno: nel confermare [...] morte di C., che dovette cadere in ogni caso prima del 762, quando è testimoniato sulla cattedra di Cividale un nuovo patriarca, Sigualdo.
Fonti e Bibl.: B. M. de Rubeis, Mon. ecclesiae Aquileiensis, Argentinae 1740, coll. 317-324; App.II, p. 8; App ...
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Esposizione di fede cristologica, nella quale si affermava la dottrina dell’unica volontà in Cristo. Composta dal patriarca monotelita di Costantinopoli Sergio I e proposta dall’imperatore Eraclio (638), [...] fu respinta dai papi Severino (640) e Giovanni IV (641); l’imperatore Costante II la sostituì col Typos (647) ...
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Gesuita (Lisbona 1587 - isola nel lago Tana 1638); nell'ordine dal 1601, eletto nel 1629 coadiutore del patriarca d'Etiopia, Méndez, vi giunse nel 1630; espulso, cercò di sfuggire all'espulsione, ma fu [...] scoperto e relegato con due compagni (Giacinto Franceschi e Francisco Ruiz) a Oinadega, un'isola del lago Tana, dove l'anno dopo i tre furono impiccati (Martiri d'Etiopia, la cui causa di beatificazione ...
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ENRICO di Biburg
Irmgard Fees
Originario di Biburg, presso Abensberg (Baviera), discendeva da una famiglia bavarese imparentata con quella dei conti di Scheyern. Era canonico della Chiesa di Augusta [...] sarebbe seguito un altro cambio di partito nell'estate del 1079 o più tardi. Il fatto che Enrico IV abbia privato il patriarca - da lui stesso poco prima nominato ad onta dell'opposizione del clero e del popolo di Aquileia ed anche a dispetto della ...
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Teologo domenicano (Varambon, Ain, 1277 circa - Parigi 1342); fu tra l'altro vicario generale dell'ordine (1317) e patriarca di Gerusalemme (1329) e prese parte a varie controversie dottrinali (sul tomismo, [...] su Pietro di Giovanni Olivi e sulla visione beatifica). Tra le opere, in parte inedite, è importante un commento alle Sentenze ...
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GOTEBOLDO
Luigi Andrea Berto
La data della sua nascita è sconosciuta e l'unica notizia che si ha sulla sua vita prima dell'elezione a patriarca di Aquileia, avvenuta nel 1049, è fornita dal cronista [...] G., il quale non aveva aiutato molto il papa nella sua lotta contro la simonia.
Alla morte di Leone IX (1054), il patriarca quasi sicuramente sperava di indurre, con l'aiuto di Enrico III, il nuovo papa Vittore II a cambiare questa sentenza. Non poté ...
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Teologo e polemista (secc. 16º-17º), noto anche come Massimo Studita. Al secolo Manuele, scolaro di Melezio Pegàs, patriarca di Alessandria, si distinse come predicatore e controversista contro i latini. [...] Arcidiacono nel 1596, prete nel 1602, fu a Giannina (1614) e infine a Gerusalemme (1620). Fra le sue opere, che hanno avuto vasta eco nella Chiesa bizantina, ricordiamo solo la più importante, ᾿Εγχειρίδιον ...
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Dalmata (m. 643), successe a papa Severino (640). Dovette intervenire, in difesa dell'autorità della Chiesa romana, contro il patriarca di Costantinopoli Pirro, forte di una decisione di papa Onorio I, [...] favorevole al monotelismo ...
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patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...
s. m. [der. di patriarca; nel sign. 1, dal lat. mediev. patriarchatus]. – 1. a. Dignità, grado di patriarca, nella Chiesa. b. Il periodo in cui un patriarca esercita la sua autorità. c. Il territorio su cui si estende la sua giurisdizione. d....