L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] . Non si può dimenticare, come osservava il gesuita tedesco Nell-Breuning, noto moralista, il tono da gran signore, da patriarca, quasi con una voce che sembra scendere dall'eternità, piena di benevolenza e carità paterna, con cui papa Leone parla ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] vigilare che essi vengano rimpiazzati da vescovi ortodossi.
Con l’Henotikon di Zenone e lo scisma di Acacio, patriarca di Costantinopoli, si giunge alla rottura fra imperium e sacerdotium. La pubblicazione dell’Henotikon viene considerata come una ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] di rappresentare la sorte dell'a. nell'aldilà. L'a. di Lazzaro appare nel seno di Abramo, in un lenzuolo tenuto dal patriarca o sulle sue ginocchia, mentre il ricco è in un luogo di castigo, il dito puntato verso la lingua a significare la sete ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] ). Federico voleva "conquistare tutta Italia per tenere Germania provincia confinante, e sperava ridurre il papa alla condizione del patriarca di Costantinopoli". Per realizzare questo suo disegno egli "adoperò il senno e l'ardire di Pier della Vigna ...
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SCHIAVITÙ
Emilio Gabba e Raimondo Luraghi
1. Schiavitù nel mondo antico di Emilio Gabba
2. Schiavitù nell'età moderna di Raimondo Luraghi
Schiavitù nel mondo antico
di Emilio Gabba
Considerazioni [...] figli dei figli), ma anche da schiavi domestici: camerieri personali, nutrici, talora segretari; su tutti costoro il patriarca regnava come padrone, mentore, amministratore, padre (talvolta in senso letterale) (v. Luraghi, The rise..., 1978, p. 49 ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] alcuni giacobini romani, di costringere il Braschi a rinunziare al papato e di procedere poi all'elezione democratica del nuovo "patriarca d'Occidente" da parte del clero inferiore e del popolo di Roma, secondo l'antica consuetudine della Chiesa dei ...
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La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] dell’acqua, alla figura di Pietro è affiancata quella di Mosè, esplicitando il parallelo con il prodigio analogo compiuto dal patriarca in Es 17,1-7. Lo stile del sarcofago è improntato a un classicismo misurato e solenne, con una grande attenzione ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] due chierici passibili di punizione. Dopo un irrigidimento temporaneo delle posizioni - per esempio sulla questione se al nuovo patriarca di Venezia si dovesse concedere un'esenzione dall'esame a Roma, come anche su problemi territoriali e fiscali ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] , ma fino alla fine del V secolo si adopera per indicare i vescovi delle grandi sedi ed è quasi sinonimo di patriarca, benché quest’ultimo vocabolo divenga poi termine tecnico e, inoltre, a volte si applichi ai vescovi delle metropoli o di altre ...
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La questione della liberta religiosa in Italia dalla reviviscenza concordataria del decennio freddo al dibattito conciliare
Silvia Scatena
‘Tesi’ cattolica, ‘nuova Italia’ e congelamento della Costituzione [...] sostanza del quarto schema presentato in aula dal Segretariato per l’unità, un ruolo significativo ebbe in particolare il patriarca di Venezia, Urbani, da poco nominato da Paolo VI alla direzione provvisoria della Cei; con un intervento preparato da ...
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patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...
s. m. [der. di patriarca; nel sign. 1, dal lat. mediev. patriarchatus]. – 1. a. Dignità, grado di patriarca, nella Chiesa. b. Il periodo in cui un patriarca esercita la sua autorità. c. Il territorio su cui si estende la sua giurisdizione. d....