Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] quelle veneziane che mantenevano rapporti con gli Ebrei. Senza procedere oltre nell'elencazione di voci siffatte, basti dire che il nesso fra gli orientamenti della politica religiosa del patriarca Antonio Contarini e la svolta antisemita della ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] , col suo intrico di legami criminosi tra Ebrei e nobili della quarantìa, tra gente che disponeva 128. G. Cozzi, Giuspatronato del doge, pp. 62-64.
129. A. Niero, I patriarchi di Venezia, pp. 127-130.
130. F. Salimbeni, La Chiesa veneziana; A. Niero, ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] khūrus e l'haykal. Anteriori a queste pitture sono, invece, le raffigurazioni dei Tre Ebrei nella fornace e dei profeti Daniele e Abacuc dipinte accanto ai tre patriarchi. La scena tratta dal libro di Daniele appare realizzata con estrema efficacia ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] 114. Questa formula, o altre simili, ricorrono nel Sarpi (Venezia, il patriarcato, pp. 219, 259 n. 57), nella relazione del nunzio Bolognetti 60, 165 n. 36, 170 n. 59; Brian Pullan, Gli Ebrei d'Europa e l'Inquisizione a Venezia dal 1550 al 1670, Roma ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] un tempo -, non che ne nasca una qualche tensione col patriarca di Venezia, coi vescovi. Resta il fatto che i "limiti non c'è Dio - né quello dei cristiani, né quello degli ebrei, né quello dei maomettani - che lo neghi. Così praticando, conclude ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] primi anni '70 furono invece presi di mira gli Ebrei a causa del loro ruolo nel commercio dell'olio, . Nani, Orazioni, cc. 90-104v.
185. Cf. P. Del Negro, Venezia e la fine del patriarcato, pp. 49-50.
186. Ibid., p. 50.
187. Ibid., pp. 51-52.
188. Cf ...
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La Chiesa cattolica e le altre Chiese cristiane
Giovanni Vian
Radicali trasformazioni delle istituzioni ecclesiastiche tra il 1797 e il 1821
La fine della Repubblica aristocratica di Venezia ebbe conseguenze [...] apertura del Ghetto e la concessione dei diritti civili agli ebrei cf. Riccardo Calimani, Storia del ghetto di Venezia, l'opera di Luigi Cerutti, pp. 222-245.
185. Cf. A. Zambarbieri, Il patriarca Sarto, p.136; G. Romanato, Pio X, pp. 199-200, e G. ...
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Il tessuto cattolico
Loredana Nardo
A vent'anni dalle visioni apocalittiche con cui il conflitto civile spagnolo campeggiava nei suoi interventi pubblici(1), i tempi di guerra fredda non sembrano offrire [...] fra il 1932 e il 1953, solo nel 1922 riconosciute dal patriarca come comunità osservante la I regola. Sempre nel 1953 risultano una cattolici. Altro dato certo è l'aiuto che molti ebrei riceveranno in periodo di guerra da sacerdoti e laici ...
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La demografia dei poveri. Pescatori, facchini e industrianti nella Venezia di metà Ottocento
Renzo Derosas
Tra demografia e storia sociale
Aronne S. era un povero "industriante", un manovale senza [...] . Nel suo Ricorso all'imperatore del 1825, il patriarca Ladislao Pyrker sosteneva che dal 1797 in poi le i 5,2 di una donna cattolica. Nello stesso periodo, le donne ebree di Pitigliano, in Toscana, e di Firenze avrebbero avuto in media solo ...
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Cerimonie, feste, lusso
Federica Ambrosini
Cerimonie e processioni
Nel corso dei secoli, fino alla caduta della Repubblica, la vita veneziana appare scandita da una grande varietà di pubbliche cerimonie. [...] via d'acqua a prelevare nella sua abitazione il nuovo patriarca, per dirigersi poi insieme a lui e al suo M. Sanuto, I diarii, LVIII, coll. 563-565 (cf. Brian Pullan, Gli ebrei d'Europa e l'Inquisizione a Venezia dal 1550 al 1670, Roma 1985, p. 406 ...
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testamento
testaménto s. m. [dal lat. testamentum, der. di testari: v. testare1]. – 1. Atto giuridico, essenzialmente revocabile, con il quale una persona dispone (salvo ipotesi eccezionali) in forma scritta delle proprie sostanze, in tutto...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...