Di nobile famiglia (Roma 540 circa - ivi 604), nella sua giovinezza ebbe preparazione culturale, relativamente ai suoi tempi, assai buona, arricchita in seguito da studî biblici e patristici molto vasti, [...] avvertendo profondo l'influsso specialmente di s. Agostino. L'esperienza politica e amministrativa, che risalta con evidenza dalla sua attività pontificale, attesta anche un'accurata preparazione giuridica. ...
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Scrittore ecclesiastico (n. verso la fine del sec. 11º - m. 1130 circa). Noto come storico per la ᾿Επιτομὴ ἱστοριῶν dalla creazione del mondo alla morte di Alessio I Comneno (1118), Z. è considerato tra [...] i maggiori canonisti bizantini per i suoi commentari ai canoni apostolici conciliari e patristici.
Vita
A Bisanzio, sotto Alessio I (1081-1118), esercitò le cariche di capitano della guardia e di primo segretario. Ritiratosi poi in un monastero del ...
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Umanista tedesco (Eichstätt 1470 - Norimberga 1530). Studiò in Italia, soprattutto a Padova e a Pavia. Stabilitosi a Norimberga nel 1497, fu incaricato di numerose missioni diplomatiche; per i comuni interessi [...] dell'umanesimo tedesco, se ne fece solerte promotore, in particolare con una nutrita serie di traduzioni di testi classici e patristici greci in latino e, di lì, anche in tedesco. Poche le opere originali, tra cui la descrizione della campagna ...
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Costantino nella tradizione ecclesiastica armena
Nazénie Garibian
L’imperatore Costantino e la storiografia armena
L’integrazione della figura di Costantino nella concezione armena della storia
Nella [...] letterari e alle tecniche di scrittura della Bibbia, ma anche a quelli dei testi agiografici e omiletici, delle esegesi patristiche e delle opere propriamente storiche, gran parte delle quali era stata tradotta dal siriaco e dal greco durante i due ...
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GADDI, Francesco
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 9 febbr. 1441 da Angelo di Zanobi e da Maddalena Ridolfi.
La famiglia, che annoverava tra i suoi membri ben tre pittori di una certa notorietà, come [...] sua biblioteca, che annovera più di duecento codici e opere a stampa, quasi equamente ripartiti tra autori classici, testi patristici e opere giuridiche.
Gli interessi culturali non furono i soli a essere coltivati dal G. che, soprattutto prima del ...
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BERENGARIO
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Figlio di Arnaud d'Echauffour, feudatario ribelle del duca Guglielmo di Normandia e da quest'ultimo esiliato per tre anni, chetrascorse in Italia meridionale presso parenti ed amici, prima [...] identificazione fosse del tutto certa, B. avrebbe dovuto scrivere il trattato, che contiene essenzialmente un florilegio di passi patristici atti a mostrare come la consacrazione dei pane e del vino determini in essi la conversione di sostanza, nella ...
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MARCELLO II, papa
Giampiero Brunelli
Marcello Cervini nacque il 6 maggio 1501 a Montefano, presso Macerata, da Ricciardo, appaltatore delle imposte nella Marca d'Ancona, e da Cassandra Benci.
Trascorse [...] in lingua etiopica e tornò a dedicarsi all'idea di una collezione di traduzioni italiane dei più importanti testi patristici per la lotta ai riformatori tedeschi.
Membro della congregazione della Fabbrica di S. Pietro, supervisionò nel luglio 1550 i ...
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Agnello
F. Nikolasch
G. G. Pani
F. Panvini Rosati
SIMBOLOGIA E ICONOGRAFIA
di F. Nikolasch
L'a., al pari della pecora e dell'ariete, è tra i simboli principali dell'arte cristiana, soprattutto come [...] , 1, PG, VII, col. 1072; Eusebio di Cesarea, Demonstr. Evang., IV, 16, PG, XXII, coll. 308-345).
Relativamente a Es. 12, la patristica continua a mantenere l'interpretazione di Gv. 19 e 1 Cor. 5, 7, secondo la quale Gesù sarebbe morto il giorno della ...
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BURGUNDIONE (Burgundio, Burgundi, Burdicensis, Bergonzone, Burgundo, Berguntio) da Pisa
Filippo Liotta
Giurista, traduttore, diplomatico, esperto, probabilmente, nell'arte medica, nato a Pisa intorno [...] lo espose alle critiche degli umanisti, dall'altro ci ha conservato un prezioso testimone della tradizione indiretta dei testi patristici cui egli si dedicò. Soprattutto per il Crisostomo delle Homiliae in Matheum, sembra (Flecchia) che B. si sia ...
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Nome assunto da Joseph Ratzinger (Marktl am Inn, Baviera, 1927 - Città del Vaticano 2022) dopo la sua elezione papale. Entrato in seminario nel 1939, dal 1946 al 1951 ha studiato filosofia e teologia a [...] speranza cristiana, considerata di nuovo prima dal punto di vista della riflessione teorica (dai fondamenti neotestamentari e patristici alle trasformazioni proprie dell’epoca moderna), poi da quello del suo concreto apprendimento ed esercizio. Nella ...
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patristica
patrìstica s. f. [dall’agg. patristico1, sostantivato al femm.]. – Lo studio storico e dottrinale delle opere dei Padri della Chiesa e comunque degli scrittori dall’età sub-apostolica al sec. 7° in Occidente e al sec. 8° in Oriente...
patristico1
patrìstico1 agg. [der. del lat. pater -tris, gr. πατήρ -τρός «padre», con riferimento ai Padri della Chiesa] (pl. m. -ci). – Dei Padri della Chiesa: la filosofia, la teologia p.; opere, dottrine p.; studî p.; periodo p., epoca...