GHISI, Andrea
Giorgio Ravegnani
Figlio di Marco, appartenne al ramo di S. Geremia della famiglia patrizia veneziana. Le prime notizie su di lui risalgono al 1207 allorché, con altri veneziani, partecipò [...] dal Dandolo fu definito in 36.400 iperperi (36.450 nella sentenza contro Geremia), con in più il bestiame, i cavalli e gli attrezzi agricoli; quello della Doro in 1400 iperperi in aggiunta agli animali che le erano stati sottratti.
La decisione ...
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BOLDÙ, Andrea
Angelo Ventura
Nato il 5 marzo 1518 dal patrizio veneziano Battista di Antonio Boldù, del ramo di Santa Marina, e da Faustina di Angelo Barozzi, e sposatosi nel 1553 con Chiara (secondo [...] sabaudo a Venezia nel 1575, non godesse di molta considerazione tra il patriziato. Nel 1567 propose da solo e fece approvare dal Senato l'incriminazione di Marino Cavalli, bailo a Costantinopoli accusato di corruzione e di trasgressione agli ordini ...
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CAPODIVACCA, Antonio
Roberto Zapperi
Appartenente ad un'antica famiglia padovana fra quelle più eminenti per censo e che avevano da secoli il predominio sulla vita cittadina. Nacque in data imprecisata [...] il flusso regolare delle rendite. Ancora il 22 giugno, il patrizio Francesco Cappello rientrato a Venezia da Padova, dove era stato preda di guerra, il C. alla testa di duecento cavalli occupava Este e Monselice. Alla notizia della caduta di Padova ...
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BAFFO, Cecilia
Franz Babinger
Nacque verso il 1525, figlia naturale di Niccolò Venier, signore dell'isola di Paro, e di certa Violante Baffo, della quale poco si conosce circa i rapporti con la omonima [...] Barbarossa, cioè il 4 luglio).
Selîm II volle accertare l'origine patrizia della B., e nel 1558 apparve a Venezia un "ciavusc" ( suo unico figlio, Murâd, e, come osservò il bailo Marino Cavalli nella sua relazione letta al Senato nel 1567, essa "ha ...
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CAPELLETTI, Giuseppe
Giustino Filippone Thaulero
Nacque a Rieti il 1º dic. 1755 da Muzio, barone di S. Maria del Ponte a Rocca Preturo nella provincia dell'Aquila, e Caterina Colelli, patrizia reatina. [...] delle reali guardie italiane del corpo e cioè colonnello di cavalleria col soldo di 1.100 scudi annui e il mantenimento di cinque cavalli a spese delle reali scuderie. Ma egli ambiva ad ottenere un impiego civile e l'ottenne il 13 ott. 1791 quando fu ...
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BATTAGLINO, Giulio
Roberto Cantagalli
Nulla di certo si sa sulla sua vita, tranne che per l'ultimo trentennio del sec. XVI, durante il quale fu agente al servizio dei Medici. Varie notizie su di lui [...] pure dalle lettere indirizzate ai fratelli Usimbardi.
Di famiglia patrizia meridionale arricchita nella mercatura, era stato, insieme con granduca di affari commerciali, di acquisti di grano e cavalli in cambio di polvere da sparo, di movimenti di ...
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MALETTA, Nicola
Patrizia Sardina
Di nobile famiglia siciliana, nacque nella prima metà del XIII secolo. Palumbo ipotizza che discendesse da un ramo secondario di area otrantina, e fosse figlio del Riccardo [...] . Nell'estate del 1267 Capece e il M. sbarcarono infine a Sciacca con 800 fanti tedeschi, toscani, iberici, africani e 20 cavalli. In una lettera di Clemente IV si dice, invece, che l'esercito dei ribelli era composto di 300 cavalieri tedeschi, 100 ...
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rovinare
(ant. o letter. ruinare, ant. raro ruvinare) v. intr. e tr. [der. di rovina]. – 1. intr. (aus. essere) a. Cadere giù crollando, franando, disfacendosi con violenza, riferito a edifici, a strutture e costruzioni edilizie: il palazzo,...
sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...