TRENTA
Eugenid Lazzareschi
. Famiglia lucchese, mercantile e patrizia, che i genealogisti fanno provenire dall'Alsazia, e che i documenti dànno presente al giuramento di fedeltà prestato in Lucca a [...] Giovanni di Boemia nel 1331. Appartenne al governo cittadino, dal 1369 al 1798, nei supremi uffici del gonfalonierato e degli anziani della repubblica, e fu illustrata da letterati e da ecclesiastici. ...
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Di famiglia patrizia, è ritenuto il più insigne rappresentante dell'umanesimo in Dalmazia e il più fervido e tenace difensore della romanità di Ragusa. Nato intorno al 1460, fece i primi studî in patria [...] sotto rinomati maestri tra cui quel Tideo Acciarini, che fu antesignano degli studî umanistici in Dalmazia e in Calabria. Giovanetto venne portato a Roma da suo zio Stefano Zamagna, ambasciatore della ...
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Antichissima stirpe patrizia romana, la cui origine le varie tradizioni fanno risalire a Enea, a Numa, a Pitagora. Essa diede il nome a una delle tribù rustiche. Si riteneva che il capostipite fosse un [...] un figlio di Livio Druso che prende il nome di Mamerco Lepido Liviano, la cui figlia Emilia Lepida sposa Metello Scipione. Benché patrizî, gli Emilî seguirono il partito popolare e il figlio di L. Lepido, M. Emilio Lepido console nel 78, dopo aver ...
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BPCO (Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva)
Paolo Palange
Patrizia Paoletti
Patologia infiammatoria cronica delle vie aeree dovuta a un’abnorme risposta del polmone all’inalazione di particelle e gas [...] nocivi che determina un’ostruzione bronchiale al flusso aereo non completamente reversibile e, in genere, progressiva. La BPCO non è una patologia limitata alle vie respiratorie, ma si associa ad un’infiammazione ...
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CATELANI, Anacleto
Claudio Mutini
Nacque da famiglia patrizia a Livorno intorno al 1652. Apprese nella città natale i primi rudimenti della grammatica e della retorica. Nel 1671 decise di abbracciare [...] lo stato ecclesiastico e divenne barnabita. Studiava nelle scuole di S. Paolo in Bologna nel 1674; dopodiché, terminati gli studi di teologia e di eloquenza, fu destinato dall'Ordine alla predicazione. ...
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BICHI, Celio
Piero Craveri
Nacque da famiglia patrizia a Siena il 24 febbr. 1599. Seguì nello Studio cittadino i corsi di giurisprudenza laureandosi in utroque; tra il 1621 e il 1625 vi tenne la cattedra [...] di istituzioni giustinianee. Fratello del cardinale Alessandro, entrò anch'egli nell'orbita politica dei Barberini, divenendo presto uno dei collaboratori più diretti del cardinale Francesco. Gli inizi ...
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CALVI, Felice
Marino Berego
Di antica famiglia patrizia genovese, stabilitasi a Milano sin dall'inizio del Settecento, nacque in questa città il 16 dic. 1822. Suo padre Girolamo, biografo di artisti [...] profilo della storia milanese condotta sull'unico filo interpretativo in cui il C. continuava a credere, la preminenza e rappresentatività del patriziato.
Nel 1899 si aveva una crisi alla Società storica lombarda, di cui il C. e i suoi fautori nobili ...
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Mentre in latino il comparativo di maggioranza (➔ comparativo) e il ➔ superlativo erano generalmente sintetici, espressi cioè attraverso suffissi (-ior/-ius per il comparativo; -issimus/-a/-um per il superlativo), in italiano le forme popolari sono analitiche, cioè composte di più parole: molto bello (ma -issimo/-a è stato recuperato per il superlativo assoluto). Il latino conosceva anche alcuni comparativi ...
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AMADEI, Michele
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Nacque a Roma da famiglia patrizia nel 1839. Giovanissimo militò nelle file del movimento liberale romano ricostituitosi dopo il1849. Nel 1859 fu tra gli organizzatori più scaltri [...] e audaci del passaggio al nord dei volontari dello Stato romano. Sospettato e sorvegliato dalla polizia, fu, poco dopo, costretto a esulare e a trasferirsi in una proprietà presso Prato. Si strinse allora ...
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LUCIOLI OTTIERI DELLA CIAJA, Ottiero (Ottiero Ottieri)
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Roma il 29 marzo 1924, figlio unico di Alberto e Ida Paci, da una famiglia di nobile origine che dopo la fine della [...] prima guerra mondiale si era trasferita nella capitale dalla nativa Chiusi. Compiuti gli studi superiori presso i gesuiti, al collegio Massimo, si iscrisse, sempre a Roma, alla facoltà di lettere dove ...
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patriziato
s. m. [dal lat. patriciatus -us (con il sign. astratto), der. di patricius «patrizio»]. – Dignità di patrizio. In senso concr. e collettivo, la classe dei patrizî, cioè la nobiltà dell’antica Roma. Per estens., con riferimento a...
patrizio
patrìzio s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. patricius, der. di pater -tris «padre», che al plur., patres, poteva indicare sia i patrizî sia i senatori]. – 1. Nell’antica Roma, membro delle famiglie degli appartenenti all’antica classe...