Famiglia veneziana, ricordata dal sec. 11º e originatasi dal patriziatomercantile. Un ramo si trapiantò in Siria, e si chiamò dal Zaffo, dal centro dei suoi affari, Giaffa. L'altro, rimasto indigeno, [...] e arricchitosi di possessi in terraferma, contò tra i suoi membri ben otto dogi: Domenico (1041-71), Iacopo (v.), Andrea (v.), Francesco (v.), Nicolò (1630-1631), Carlo (v.), Domenico (v.), Alvise (v.), ...
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Contarini
Famiglia veneziana, ricordata dal sec. 11° e originatasi dal patriziatomercantile. Un ramo si trapiantò in Siria, e si chiamò dal Zaffo dal centro dei suoi affari, Giaffa. L’altro, rimasto [...] indigeno, e arricchitosi di possessi in terraferma, contò tra i suoi membri ben otto dogi: Domenico (1041-1071), Iacopo (1275-1280), Andrea (1368-1382), Francesco (1623-1624), Nicolò (1630-1631), Carlo ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] . Tale processo si realizzò in un ambiente caratterizzato dalla crescente importanza economica e politica del patriziatomercantile e finanziario, dallo sviluppo di notevoli attività imprenditoriali particolarmente dedite alla produzione tessile e ...
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(fiamm. Brussel) Città capitale del Belgio (2.049.511 ab. nel 2018); la regione di B.-Capitale, una delle tre del Belgio, creata nel 1989, è divisa in 19 comuni o municipalità.
B. sorge in posizione centrale [...] ; il 13° e 14° sec. videro il suo costante progresso industriale (drapperia) e mercantile; nel 1421 il trionfo della rivoluzione democratica portò a quella convivenza del patriziato e delle corporazioni nel governo cittadino che fu fonte di stabile ...
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(fr. Liège; fiamm. Luik) Città del Belgio (190.102 ab. nel 2008), capoluogo della provincia omonima; è situata sulle rive della Mosa e del suo affluente Ourthe, che a sua volta riceve la Vesdre. Il nucleo [...] largo afflusso d’immigranti vi formò un ceto mercantile che trafficava soprattutto con Germania e Inghilterra (ferro incessante fra il patriziato, le corporazioni e il vescovo, finché nel 1384, con l’esclusione definitiva dei patrizi dal consiglio e ...
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Leone X
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Fin dalla prima età, ebbe quali maestri alcuni dei più illustri [...] consenso verso l'autorità dei Medici tra le fila del patriziato cittadino venne attivamente coadiuvata da sua sorella Lucrezia, moglie dominato dalle grandi aristocrazie italiane di estrazione cittadina e mercantile (P. Partner, pp. 163-65).
L'alto ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] proprio status nobiliare, imborghesendosi. Al contrario, i ricchi patrizi che avevano acquisito delle signorie terriere entrarono a far il cui status sociale li distinguono sia dalla borghesia mercantile, che si sono lasciati alle spalle, sia dai ...
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Milano
"Com'è bella la città, com'è grande
la città, com'è viva la città"
(Giorgio Gaber)
Milano: città anseatica e città infinita
di Aldo Bonomi
31 marzo
Si inaugura nell'area dell'ex raffineria Agip [...] una politica espansionistica del Comune vantaggiosa per il ceto mercantile, interessato a un ampliamento dei commerci. Le guerre ristretta élite cittadina in cui erano confluiti l'antico patriziato e la borghesia della mercatura e finanza. Nei primi ...
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GIAN GASTONE I de' Medici, granduca di Toscana
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze il 25 maggio 1671, terzogenito del granduca Cosimo III e di Margherita Luisa, figlia di Gastone duca d'Orléans e di Margherita [...] ad Amsterdam si interessò ai luoghi tipici del traffico mercantile, al porto, all'arsenale, alla sede della corte od occultamente - quando entravano in gioco personaggi del patriziato fiorentino desiderosi di non comparire - nelle rispettive case. ...
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FOSCARI, Francesco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 19 giugno 1373, primogenito di Nicolò di Giovanni e di Caterina Michiel, figlia della seconda moglie del nonno Giovanni. Nonostante il padre avesse [...] risulta essersi mai dedicato all'attività mercantile, neppur da giovane, preferendo disporre Barbieri - P. Preto, Vicenza 1989, pp. 222 s.; M.L. King, Umanesimo e patriziato a Venezia nel Quattrocento, II, Roma 1989, pp. 440, 518, 530, 541, 543, 554 ...
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