DINI, Giovanni (Giovanni di Dino)
Roberto Barducci
Nacque a Firenze nella prima metà del sec. XIV. Nulla sappiamo della sua famiglia e, pertanto, dei suoi legami parentali con altre famiglie fiorentine. [...] nei Consigli come uno dei novi cives cui premeva particolarmente la supremazia della legge sui soprusi e le parzialità del patriziato. Nel maggio del 1370 fu estratto per la prima volta alla massima carica politica, il priorato: il gonfaloniere di ...
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BONARDI (Bonardo), Giovanni
Gianni Ballistreri
Nato a Verona, visse tra la seconda metà del XV sec. e la prima del XVI; dopo aver preso gli ordini sacerdotali esercitò la professione di insegnante. [...] suo commento al De ingenuis moribus di P. P. Vergerio il Vecchio, allora libro di testo nelle scuole; e col patriziato dovette essere in buoni rapporti, se ad Angelo Marcello dedicò la sua edizione del cosiddetto Commentum Cornuti ai carmi di Valerio ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] plebei dalle cariche sacerdotali. Dal punto di vista religioso il lungo processo che porta al livellamento delle differenze sociali tra patriziato e plebe culmina al principio del 3° sec. a.C. (la lex Ogulnia ammette i plebei ai sacerdozi pubblici e ...
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TORLONIA
Giorgio De Gregori
. Le prime notizie documentate di questa famiglia risalgono a un Benedetto Tourlonias del Puy-de-Dôme (fine del sec. XVII), menzionato dal Tardieu, storiografo dell'Alvernia. [...] Santa Sede del principe di Fürstenberg, fu creato nobile dell'impero nel 1794 e, in conseguenza, nel 1809 iscritto al patriziato romano e creato ad personam marchese di Romavecchia e Turrita. Fondatore della Banca Torlonia, nel 1814, in seguito all ...
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FOSCARINI, Pietro
Roberto Zago
, Secondogenito di Renier di Michiel, del ramo di S. Agnese, e della sua seconda moglie Elisabetta Morosini, nacque a Venezia il 17 genn. 1578.
Dal matrimonio, celebrato [...] da vicino gli avvenimenti che proprio allora portarono alla crisi con la S. Sede e alla radicalizzazione dello scontro interno al patriziato tra i "giovani" e i "vecchi". Per circa due anni il F. rimase inattivo e dopo una serie di candidature andate ...
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HONORATI, Bernardino
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Jesi, presso Ancona, il 17 luglio 1724 da Giuseppe, patrizio jesino, e da Marianna del conte Galeazzo Cima di Rimini.
La famiglia si era [...] esiste esauriente documentazione nel citato archivio di Jesi. Il 13 ag. 1767 l'H. e la famiglia furono ascritti al patriziato della Repubblica di San Marino.
Nel 1775 il nuovo pontefice Pio VI lo richiamò a Roma, destinandolo (30 settembre) alla ...
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MOCENIGO, Alvise
Gino Benzoni
– Nacque a Venezia nel palazzo di famiglia, che si distende, in asse verticale rispetto al vicino Canal Grande, lungo la salizzada di S. Stae, il 3 genn. 1628, ultimogenito [...] , VII, a cura di G. Benzoni - G. Cozzi, Roma 1997, pp. 120, 143, 159, 188 s., 393, 476, 686; G. Barbarigo, patrizio veneto vescovo e cardinale …, a cura di L. Billanovich - P. Gios, Padova 1999, ad ind.; M. Gaier, Facciate sacre a scopo profano ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Ugo
Francesco Malgeri
Nacque a Roma l'8 maggio 1856, da Rodolfo e da Agnese Borghese, ereditando i titoli nobiliari di principe di Piombino, marchese di Populonia, principe del [...] 'Unione romana per le elezioni amministrative, nata nel novembre del 1871, su iniziativa di alcuni esponenti del patriziato cattolico romano, quali P. Campello della Spina, il marchese Augusto di Baviera, direttore dell'OsservatoreRomano, il principe ...
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GAND (fiammingo Gent; A. T., 44)
Carlo ERRERA
Yvonne DUPONT
F. L. GANSHOF
Città del Belgio, situata a non più di 5 m. s. m., al confluente della Schelda e della Lys, attraversata da parecchi rami della [...] , Luigi di Nevers, ebbe preso partito contro di lui, a favore di Filippo VI di Valois. L'artefice di questo ravvicinamento fu un patrizio di Gand, Giacomo van Artevelde, che fra il 1338 e il 1345 ebbe in realtà il governo di Gand e della Fiandra, e ...
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LATICLAVIO (latus clavus, tunica laticlavia)
Pietro Romanelli
I Romani dicevano clavi le fasce che ornavano le vesti, le coperte, ecc. Nelle prime, e più precisamente nelle tuniche, la disposizione, [...] da ricercarsi fra gli Etruschi (Plin., Nat. Hist., IX, 136); può essere che nei tempi più antichi esso fosse il distintivo del patriziato: certo è che soltanto nel sec. I a. C., allo scopo di dare ai senatori un segno di distinzione più alto di ...
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patriziato
s. m. [dal lat. patriciatus -us (con il sign. astratto), der. di patricius «patrizio»]. – Dignità di patrizio. In senso concr. e collettivo, la classe dei patrizî, cioè la nobiltà dell’antica Roma. Per estens., con riferimento a...
patrizio
patrìzio s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. patricius, der. di pater -tris «padre», che al plur., patres, poteva indicare sia i patrizî sia i senatori]. – 1. Nell’antica Roma, membro delle famiglie degli appartenenti all’antica classe...