"E per tutto il cielo". Dinamiche religiose di uno Stato nascente
Giorgio Cracco
La religione civica al bivio
Guardando indietro
La religione cristiana - secondo un'opinione corrente - non cessò mai, [...] Padova", n. ser., 55, 1938-1939, pp. 68-72 (pp. 63-72).
5. Gaetano Cozzi, Il doge Nicolò Contarini. Ricerche sul patriziato veneziano agli inizi del Seicento, Venezia-Roma 1958, p. 41. Cf. anche Pompeo G. Molmenti, La vie privée à Venise depuis les ...
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Istituzioni di cultura
Giuseppe Gullino
Alla caduta della Repubblica l’organizzazione culturale pubblica e privata in terra veneta era incentrata sull’asse Venezia-Padova. Volessimo poi distinguere, [...] al sole e, fra le due, a perdere di più fu chi più aveva, e cioè Venezia.
La rapida scomparsa del patriziato significò infatti anche la fine della società che gli gravitava attorno: non più classe di governo, duramente colpiti nell’economia, gli ex ...
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CORNER, Andrea
Claudio Povolo
Primo dei quattro figli di Giovanni (1575-1636) di Andrea (1548-1610) e di Dieda di Pietro Grimani, nacque a Venezia il 3 ag. 1610. Non è da confondere con l'omonimo figlio [...] honorum del C. fu intensissimo e lo vide ricoprire cariche tra le più ambite e prestigiose all'interno del patriziato dirigente veneziano. Intorno al 1675 un anonimo cronista nel suo Esame istorico politico di cento soggetti della Repubblica veneta ...
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GRADENIGO, Giovanni Agostino (al secolo Filippo)
Michela Dal Borgo
Nacque a Venezia il 10 luglio 1725, dal ramo della famiglia patrizia di S. Giustina, secondogenito del matrimonio, celebrato nel gennaio [...] (1733-93); Marco (1736-90) e Teresa, data in sposa a Cristoforo Valier nel 1758.
Il G. fu iscritto al patriziato veneziano il 21 luglio 1725 con il nome di Filippo. Sin dall'infanzia manifestò una naturale predisposizione agli studi, sfortunatamente ...
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DONÀ (Donati, Donato), Nicolò
Paola De Peppo
Nacque a Venezia il 1° nov. 1705 dal patrizio Francesco di Nicolò, che apparteneva ad un ramo secondario dei Donà riva de Biasio, e da Fontana Maria Zen. [...] sua opera. Ma la morte, sopravvenuta a Venezia il 7 ag. 1765, troncò ad un tempo la tardiva carriera politica del patrizio e la prosecuzione della storia.
Le opere del D. sono conservate a Venezia, Bibl. del Civico Museo Correr, Codici Cicogna, 2695 ...
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SALVAGO, Bernardo
Andrea Lercari
– Nacque a Moneglia (Genova) nel 1641 da Giuseppe di Leonardo e da Luigina Piazza di Battista.
«Uomo di singolare industria nei maneggi politici» (Storia del bombardamento..., [...] nella Riviera ligure di Levante, con legami di parentela e amicizia tra le più distinte famiglie rivierasche e nell’ambito del patriziato genovese. Durante i secoli delle lotte di fazione che da Genova si erano estese a tutto il Dominio, Moneglia era ...
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GRADENIGO, Pietro
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1468, primogenito di Angelo di Pietro e di Chiara Giustinian di Nicolò di Federico.
La famiglia, che risiedeva nella parrocchia di S. Croce, in [...] Il 16 luglio 1510 il Senato votava una legge che prometteva, oltre al pubblico gradimento, un premio in denaro per quei patrizi che si offrissero di recarsi alla difesa delle perennemente minacciate Padova e Treviso: il G. fu tra questi, ma di fatto ...
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CARAFA, Giovanni Battista
Carla Russo
Dei baroni di Sant'Arpino e Sessola, nacque nel 1495, quartogenito di Caraffello e di Ippolita Caetani. Sposò Ippolita Rossi, già due volte vedova, sorella di Porzia, [...] dei ceti all'interno della stessa classe aristocratica. La tesi del C. era, infatti, a favore del più alto patriziato cittadino, in difesa delle sue prerogative ed in senso decisamente antifeudale, mentre il Di Costanzo esprimeva una posizione ...
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NOBILTÀ
Giovanni SABINI
Giuseppe CARDINALI
Cesare MANARESI
. Un fenomeno costante in quasi tutte le forme di società politiche, fino dai tempi più remoti della storia, è l'esistenza di gruppi più [...] norme erano state fissate già nel 1586 per l'ammissione al Collegio dei giureconsulti e nel 1652 per l'ammissione al patriziato, e sulla scorta di quelle norme si ordinò con l'editto dell'imperatrice Maria Teresa, del 20 novembre 1769, che nessuno ...
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Storico e poligrafo, nato a Revello (Saluzzo) il 27 febbraio 1731, morto il 5 dicembre 1813. Umile prete e maestro di scuola, si fece un nome pubblicando a Torino nel 1760 il Discorso su le vicende d'ogni [...] di Torino. Avendo nel terzo volume additato le cause dello scadimento italiano nei cattivi sistemi educativi, nelle costumanze del patriziato, nella mendicità, nel soverchio numero dei monaci e dei preti, gli si scatenarono contro le ire dei ...
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patriziato
s. m. [dal lat. patriciatus -us (con il sign. astratto), der. di patricius «patrizio»]. – Dignità di patrizio. In senso concr. e collettivo, la classe dei patrizî, cioè la nobiltà dell’antica Roma. Per estens., con riferimento a...
patrizio
patrìzio s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. patricius, der. di pater -tris «padre», che al plur., patres, poteva indicare sia i patrizî sia i senatori]. – 1. Nell’antica Roma, membro delle famiglie degli appartenenti all’antica classe...