ILARIO da Viterbo, detto Prete Ilario
Simona Moretti
Non si hanno molte notizie su questo pittore nato a Viterbo, la cui attività è documentata tra il 1375 e il 1393.
Il tentativo di considerarlo un [...] da smentire è la tradizione secondo la quale l'artista Ugolino di Prete Ilario sarebbe figlio di quest'ultimo. Nonostante il patronimico e il rapporto di Ugolino con Viterbo, le date non permettono di affermare infatti la diretta parentela: l'ultimo ...
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THEORRHETOS (Θεόρρητος)
P. Moreno
Scultore greco, forse di Pergamo, attivo nella prima metà del II sec. a. C.
È noto dalla firma su di un elemento della cornice dell'Ara di Pergamo (v.); è incerto se [...] al blocco di cornice segnato con ἐπό]ησεν. Ma è sembrato che anche questo spazio fosse sufficiente a contenere oltre al patronimico ed all'etnico del nostro, il nome di un altro scultore (Bulle); sarebbe pertanto confermato il criterio che a ciascun ...
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ZOILOS (Ζωίλος)
P. Moreno
Si conoscono tre scultori greci di questo nome, tutti di tarda età ellenistica.
1°. - Figlio di Zoilos, attivo a Delo attorno alla metà del II sec. a. C.
È noto per aver firmato [...] II, Parigi 1957, p. 135.
3°. - Figlio di Demostratos, scultore ateniese attivo a Delo nel I sec. a. C.
L'identità del patronimico fa pensare che Z. sia fratello dello scultore Demostratos attivo alla fine del II sec. a. C. L'unica firma nota di Z. è ...
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KRESILAS (Κρησίλας, Cresilas)
P. Orlandini
Scultore e bronzista greco nativo di Cidonia in Creta. Attivo soprattutto in Atene, fu uno dei principali rappresentanti della corrente attica post-fidiaca, [...] Hesperia, 1933, p. 483) con dedica ad Atena di due personaggi (Peikon, e ... ?) con relativo patronimico: appunto al patronimico del secondo personaggio apparterrebbe la terminazione .... ικλέος. In conclusione più che alla base del Pericle dobbiamo ...
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SAMUS (Samus)
P. Moreno
Scultore renano, figlio di Venicarius, del I sec. d. C. Ha firmato con il fratello Severus la colonna di Giove a Magonza (65 d. C.): Samus et Severus Venicarii filii sculpserunt [...] neroniana in Roma. Il nome S. è stato interpretato come una derivazione dal greco o come un nome celtico; il patronimico allude comunque all'origine barbarica degli scultori.
Bibl.: A. Oxé, in Mainder Zeitschrift, VII, 1912, p. 34 ss.; F. Quilling ...
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LORENZO da Bologna
Silvia Moretti
Nacque molto probabilmente a Bologna dal muratore Simone che, negli anni Cinquanta del Quattrocento, potrebbe aver lavorato al castello di Rubiera e alla costruzione [...] leopardo, che rivestiva il salone principale della residenza bentivogliesca. Tuttavia L. si firmò più spesso con il solo patronimico o con l'indicazione della città natale o di provenienza. A L. vengono attribuiti numerosi interventi di ricostruzione ...
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POLACCO, Martino Teofilo
Giuseppe Sava
POLACCO, Martino Teofilo. – Nacque intorno al 1571, data desunta dal probabile autoritratto del Ferdinandeum di Innsbruck firmato nel 1631 e nel quale dichiara [...] Teofilowicz documentato a Wrocław (Szymanski, 1965) sarebbe dunque la traduzione di un cognome, o meglio di un patronimico, fiammingo ancora ignoto.
Indubbiamente entrato in contatto con i pittori veneziani dopo la breve stagione in Polonia presso ...
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BUONO di Bonaccolto
Lucia Gai
Fiorentino d'origine, appartiene a quella cerchia di maestri marmorari, attivi nella seconda metà del sec. XIII in Toscana, che continuano in tono minore forme dell'architettura [...] base a documenti da lui reperiti, a postdatarne di un secolo l'attività, fornendone notizie dal 1265 al 1270, il patronimico e la patria. Pur non discostandosi sostanzialmente dal giudizio vasariano, secondo cui B. sarebbe stato un continuatore della ...
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AGIGHIOL
D. Berciu
Villaggio nel N della Dobrugia (Romania) presso il quale è venuta in luce una tomba a tumulo con ricco corredo. Sebbene tale tomba sia stata violata due volte - nell'antichità e in [...] , palinette e boccioli di loto) su una delle quali è inciso, a linee di piccoli punti, un nome e un patronimico che, forse, si riferiscono al toreuta (ΚΟΤΥΟΣ ΕΓΒΕΟ); due vasi di forma singolare, (v. vol. vii, fig. 1052) riccamente decorati ...
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ACHILLE, Pittore di
M. Cagiano de Azevedo
Ceramografo attico della seconda metà del V sec. a. C. così denominato da una splendida anfora, trovata a Vulci e conservata oggi nei Musei Vaticani, in cui [...] dipinti da questo pittore sono iscritte moltissime acclamazioni; alcuni nomi sono anche accompagnati dal patronimico. Ricorderemo Alkaios, Alkimedes di Aischylides, Axiopeithes, Diphilos di Melanopos, Dromippos di Dromokleides, Epeleios, Hygiainon ...
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patronimico
patronìmico agg. e s. m. [dal lat. tardo patronymicus, gr. πατρωνυμικός, comp. di πατήρ -τρός «padre» e ὄνομα, ὄνυμα «nome»] (pl. m. -ci). – 1. Nome p. (o assol. patronimico), nome o cognome derivati dal nome del padre per mezzo...
patronimia
patronimìa s. f. [tratto da patronimico, sul modello di omonimia, sinonimia, ecc.]. – Norma o istituzione sociale secondo cui i figli derivano il loro nome da quello del padre.