LAMBERTI, Niccolò di Pietro
Maura Picciau
Figlio di un Pietro, di cui non è nota la professione, nacque intorno al 1370, probabilmente a Firenze.
Sebbene il L. sia largamente attestato nei documenti [...] che egli aveva lasciato (marmo, legno, pietre). Oltre ad alcune testimonianze non assumibili con sicurezza, a causa dell'assenza del patronimico o dell'appellativo o della città d'origine, il L. compare con certezza a Bologna il 7 giugno 1428, citato ...
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LORENZO da Viterbo
Lucia Casellato
Nacque a Viterbo da Iacopo di Pietro Paolo, secondo quanto riferisce lo storico viterbese Niccolò della Tuccia nella sua Cronaca, redatta verso la metà del Quattrocento [...] e la firma del pittore, "Laurentius Jacobi de Viterbio", firma ancora più preziosa poiché dotata dell'indicazione del patronimico che esclude ogni fraintendimento in merito all'identificazione dell'autore. L'analisi condotta sulla tavola ha messo in ...
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GIULIANO di Giovanni da Poggibonsi
Maura Picciau
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo artista, attivo nel XV secolo, figlio di un Giovanni originario di Poggibonsi.
L'identità di [...] maggio 1436 una commissione composta da cinque periti nominati dai presidenti dell'Arca e da G. stesso - stavolta citato con il patronimico "di Giovanni" - espresse un giudizio unanime. L'opera fu valutata ben 11 ducati e tre quarti per ogni marca di ...
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LORENZETTI, Pietro
C. De Benedictis
Pittore senese, fratello dell'altrettanto celebre e prolifico Ambrogio, documentato dal 1306 - quando un Petruccio di Lorenzo viene pagato "per una dipintura nella [...] iscrizione viene peraltro confermata dai ricordi seicenteschi del pistoiese Felice Dondori, che per primo decifrò correttamente il patronimico di Pietro come Laurenti (Neri Lusanna, 1993).A questo momento, in prossimità della pala di Pistoia, si ...
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GIOTTO
A. Tomei
Pittore e architetto fiorentino, nato, secondo la tradizione, a Vespignano nel Mugello intorno al 1267, attivo tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento.Artista-simbolo dell'intero [...] (Milanesi, in Vasari, Le Vite, I, 1878, pp. 394-395). Appare in questi documenti, come pure in quello del 1309, il patronimico del pittore, 'di Bondone' con la notazione che egli faceva parte della parrocchia di S. Maria Novella.Nel 1312, sempre a ...
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Il Rinascimento. Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Paolo Galluzzi
Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Nell'immagine convenzionale del Rinascimento [...] secondo il costume che ebbe una certa diffusione nelle botteghe rinascimentali di aggiungere al nome di battesimo non il patronimico ma piuttosto il nome del maestro.
Occorre sottolineare che nel già citato ms. Palat. 767 sono illustrate due bombarde ...
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patronimico
patronìmico agg. e s. m. [dal lat. tardo patronymicus, gr. πατρωνυμικός, comp. di πατήρ -τρός «padre» e ὄνομα, ὄνυμα «nome»] (pl. m. -ci). – 1. Nome p. (o assol. patronimico), nome o cognome derivati dal nome del padre per mezzo...
patronimia
patronimìa s. f. [tratto da patronimico, sul modello di omonimia, sinonimia, ecc.]. – Norma o istituzione sociale secondo cui i figli derivano il loro nome da quello del padre.