CAROLI, Giovanni
Valerio Marchetti
Nato a Firenze nel 1428 da Carlo della famiglia borghese dei Berlinghieri, è noto nella bibliografia sotto il patronimico "Caroli", creduto cognome. Entrò giovanissimo [...] nel monastero cisterciense di S. Bernardo della badia di San Salvatore a Settimo; ma nel 1442 circa, essendo stati per intervento di papa Eugenio IV sostituiti i cisterciensi con i monaci benedettini della ...
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GIOVANNI da San Gimignano
Silvana Vecchio
Nacque a San Gimignano, presso Siena, probabilmente tra il 1260 e il 1270. Del padre si conosce soltanto il nome, Giacomo, da cui il patronimico Iacoppi o Coppi [...] con il quale viene designato in alcuni documenti.
Il cognome Gorini o Gerini, che i biografi domenicani del XVII secolo attribuirono a G., non trova riscontro nelle fonti più antiche, ed è frutto della ...
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Discepolo di Gesù, cui lo condusse Filippo; menzionato solo da Giovanni (1, 45-50; 21,2) come nativo di Cana, e, benché assente dalle liste dei Dodici, identificato tradizionalmente con Bartolomeo, intendendo [...] questo nome come patronimico ("figlio di Tolomeo") e N. ("Dio ha donato") nome personale. ...
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PAPAZURRI, Bartolomeo
Luciano Cinelli
(Carbone) de’ (Bartolomaeus de Pappazuris, Bartolomaeus de Carbone). – Domenicano, figlio di Giovanni (o Giannetta) Papazurri di Roma, nato forse tra la fine del [...] XIII e gli inizi del XIV secolo.
Il suo patronimico ci è stato tramandato da una nota di pagamento del 7 maggio 1357 (ASV, Reg. Suppl. 29, c. 112r), in cui vengono menzionati anche due suoi fratelli germani, Giacomo e Angelo, entrambi chierici. Sono ...
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PIETRO da Mogliano, beato
Letizia Pellegrini
PIETRO da Mogliano, beato. – Nato a Mogliano (Macerata) nel 1435, figlio di un Mactiotus de Mogliano che, in base al locale catasto quattrocentesco, può [...] essere riconosciuto come Mactiutius ser Iohannis.
Il patronimico di Petrus Mactiotii de Mogliano è attestato in un documento del 7 marzo 1469: è il giuramento dei cittadini di Fabriano, incaricati della conservazione della pace in città, al quale ...
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FRANCESCOd'Assisi (Franciscus Bartholi de Assisio)
Mario Sensi
Figlio di Bartolo, nacque ad Assisi sulla fine del sec. XIII. Ignoriamo il nome della madre, l'origine e le condizioni sociali della sua [...] 1320 al 1330, Perugia 1899, ad Indicem; L. Wadding, Scriptores Ordinis minorum, Romae 1906, p. 78 (ma con il patronimico Bartholdus); J.H. Sbaralea, Supplementum et castigatio ad Scriptores trium Ordinum S. Francisci a Waddingo, aliisve descriptos, I ...
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DE LUCA, Antonio (Antonio da Lucca, Antonio da Padova)
Donatella Barbalarga
Nacque probabilmente intorno alla metà del sec. XIII, ma nulla sappiamo con certezza della sua biografia fino al 1288.
Dalle [...] fonti che lo riguardano si può comunque dedurre che il suo cognome non sia un patronimico, ma indichi piuttosto il luogo di origine, ossia Lucca: il fatto che diversi autori indichino il D. come "Antonio de Luca da Padova" è da far risalire con molta ...
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GIOVANNI Diacono (Giovanni Immonide)
Paolo Chiesa
Era probabilmente romano e di ricca famiglia, se è vero che aveva alla Suburra un possedimento piuttosto vasto, dove erano edificati un'abitazione, un [...] nella Vita Gregorii, e uno dedicato a S. Demetrio, come testimonia Anastasio Bibliotecario; il soprannome "Hymmonides" parrebbe un patronimico. Nulla sappiamo dell'anno della sua nascita; se, come è stato ipotizzato, egli fosse da identificare con un ...
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(o Tindaro; gr. Τυνδάρεως) Mitico re di Sparta e di Amicle, figlio di Ebalo e della naiade Batia (o di Periere e di Gorgofone). Alla morte di Ebalo fu cacciato dal regno dal fratello Ippocoonte e si rifugiò [...] figlia Leda. Dopo che Ippocoonte fu vinto da Eracle, riprese possesso del regno. Dei figli di Leda, indicati nella tradizione letteraria con il patronimico di Tindaridi, Castore e Clitennestra erano considerati figli di T., Polluce ed Elena di Zeus. ...
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BARTOLOMEO da Monterappoli
Stefano Orlandi
Nacque a Monterappoli, castello del contado fiorentino, sito in Val d'Elsa, probabilmente nella seconda metà del sec. XIV da Leonardo, padre, come sembra, [...] o se questa indicazione sia da intendersi, nel documento che lo menziona (cfr. Orlandi, Necrologio, II, p. 210, n. 2), come,un patronimico. B. fece parte di un gruppo di frati di S. Maria Novella che, all'inizio del sec. XV, per iniziativa del beato ...
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patronimico
patronìmico agg. e s. m. [dal lat. tardo patronymicus, gr. πατρωνυμικός, comp. di πατήρ -τρός «padre» e ὄνομα, ὄνυμα «nome»] (pl. m. -ci). – 1. Nome p. (o assol. patronimico), nome o cognome derivati dal nome del padre per mezzo...
patronimia
patronimìa s. f. [tratto da patronimico, sul modello di omonimia, sinonimia, ecc.]. – Norma o istituzione sociale secondo cui i figli derivano il loro nome da quello del padre.