CHALLANT, René de
François-Charles Uginet
Figlio unico di Philibert quarto conte di Challant e di Luisa d'Arberg, nacque in Val d'Aosta alla fine del 1503 o all'inizio dell'anno seguente. Nel 1518, [...] presto alle prese col problema di Ginevra.
Nel 1526 la città si era unita con un pattodi concittadinanza a Berna e Friburgo, e tutta la sua famiglia. Lo Ch. fu trasferito a Torino nel castello del Valentino e subì una prigionia di quasi due anni, ...
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FRIGESSI DI RATTALMA, Arnoldo
Roberto Baglioni
Nacque a Trieste il 7 genn. 1881 da Adolfo e Giulia Pavia.
Appartenne a una prestigiosa famiglia ebraica dalle profonde radici ungheresi, i Frigyessy von [...] carica di direttore generale. Nell'agosto 1918, a sorte della guerra appurata, il F. partecipò al pattodi sindacato rito ebraico, a Nidia Castelbolognese, appartenente a una delle famiglie che maggiormente si era distinta, per attivismo politico, ...
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CASALI, Ranieri
Franco Cardini
Figlio, molto probabilmente primogenito, di Guglielmino di Uguccio e di una nobildonna della casata dei Ghinori conti di Fasciano, era erede del prestigio e delle fortune [...] a dover guidare la famiglia attraverso le difficoltà di un momento politico assai di "Ciambrusino", di vendere un suo cavallo iscritto alla cavallata, a pattodi sostituirlo con un altro di valore almeno equipollente. Era quello un momento di ...
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MARANTA, Roberto
Marco Nicola Miletti
Nacque nel 1476 a Venosa, probabilmente da un Bartolomeo originario di Tramonti in Principato Citra. Ebbe una sorella, Elisabetta detta Giovanna, che sposò il giurista [...] tasti delicati: per esempio gli effetti del patto nudo nella contrattazione mercantile, la liceità della eredi (1529-1595), Firenze 1972, pp. 67 s.; P. Ungari, Storia del diritto difamiglia in Italia (1796-1942), Bologna 1974, pp. 54, 75 s., 254; R. ...
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PARENTI, Piero.
Vanna Arrighi
– Difamiglia fiorentina, nacque a Ronta di Mugello (nel Comune di Borgo San Lorenzo), in una casa di campagna dove la famiglia si era trasferita per sfuggire a un’epidemia [...] il resto dei cittadini, cioè il popolo. Col primo termine egli designa le famiglie più ricche e più intrinseche al governo, disposte a finanziare la Repubblica a pattodi ottenere un controllo il più stretto e completo possibile sul governo e quindi ...
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CEVA, Francesco Adriano
Gaspare De Caro
Nacque a Mondovì, da famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, nel 1585. Pare probabile che si addottorasse in leggi nello Studio monregalese prima di intraprendere [...] . Nel secondo caso il papa si impegnava a sostenere la Francia contro la casa d'Asburgo, a pattodi alcuni vantaggi per i cattolici di Germania e della preservazione dell'Italia dalla guerra.
Trasmettendo queste istruzioni al conte duca d'Olivares il ...
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IMPERIALI, Guglielmo
Fabio Grassi Orsini
Nacque a Salerno, il 19 ag. 1858, dal marchese Francesco, nobile dei principi di Francavilla, e da Clementina Volpicelli.
La famiglia paterna apparteneva a un [...] frequentò la facoltà di giurisprudenza laureandosi nel 1880. Compiendo uno strappo rispetto alle tradizioni difamiglia, aderì allo Giolitti che non considerava un merito dell'I. quello di aver firmato il pattodi Londra.
Al suo ritorno a Roma l'I. ...
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LOREDAN, Leonardo
Michela Dal Borgo
Nacque a Venezia il 16 nov. 1436, primogenito di Gerolamo, detto dal Barbaro, della parrocchia di S. Vitale, e di Donata Donà di Natale, nipote dell'arcivescovo di [...] 10 dic. 1508 stipulò con Luigi XII di Francia un pattodi alleanza (Lega di Cambrai) - apparentemente in funzione antiturca, di Padova, per respingere l'assalto degli Imperiali, costretti alla ritirata verso Vicenza. L'impegno diretto della famiglia ...
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PALIZZI
Francesco Paolo Tocco
– Lignaggio della Sicilia aragonese che, a partire dal Vespro e fino a poco dopo la metà del Trecento, esercitò a più riprese una criptosignoria su Messina e inserì più [...] il re e suo fratello aderirono, a patto che Matteo e Damiano II andassero in esilio. I due fratelli si imbarcarono su una nave genovese che li portò a Pisa, mentre a Messina i loro avversari distrussero il palazzo difamiglia.
Le cariche e i beni dei ...
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LIECHTENSTEIN, Giorgio di
Daniela Rando
Nacque intorno alla metà del XIV secolo da una famigliadi origine ministeriale, poi denominata dal castello di Liechtenstein, presso Vienna, che, a partire dal [...] consigliere di Venceslao IV re dei Romani e di Boemia; si impegnò con successo ad ampliare i possessi difamiglia ed non fu estraneo alle vicende della sua famiglia: nel 1386 condivise e sigillò il patto che doveva rafforzare l'unità della casata, ...
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patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...