Obbligo politico
Lorenzo Ornaghi
Introduzione
Qualunque forma storica di convivenza politica sembra potersi costituire solo in forza di un originario 'legame' fra tutti coloro che sono membri a pieno [...] 'contratto' - che appartengono alla stessa famiglia del concetto di obligatio, la moderna specificazione della generale è il 'pattodi fedeltà'. Ed è l'esistenza di questo patto a far sì che il 'contenuto' del vincolo di obbligazione politica ...
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FELTRINELLI, Carlo
Luciano Segreto
Nacque a Milano il 27 ag. 1881 da Giovanni e da Maria Pretz, di nazionalità austriaca, in una famigliadi imprenditori del legname che da qualche decennio si erano [...] , ritroviamo il F. in qualità di socio di maggioranza (a nome della banca difamiglia) nella Società costruzioni moderne, costituita insieme di direttore generale due anni prima), si affrettò a siglare un nuovo patto d'azione con la Banca italiana di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Corporativismo
Daniela Parisi
In linea generale, corporazione sta a indicare qualsiasi ‘società parziale’, detta anche ‘corpo intermedio’, che si costituisce attorno a interessi particolari, contrastando [...] un’Arte data dal mestiere caratterizzante l’attività della propria famiglia, e magari a una congregazione religiosa e a una congrega Italia dopo il ‘pattodi Palazzo Vidoni’ del 2 ottobre 1925 che prevedeva appunto la creazione di un sistema politico- ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Debito pubblico e banca pubblica
Fausto Piola Caselli
Origine e legittimità del debito pubblico
Il primo debito pubblico, nella forma di prestito volontario o forzoso, è documentato a Genova e a Venezia [...] cui grazia divien per essa di una preziosa necessità da conservarsi a qualunque patto», dato che l’accumulo delle doveva mostrare nelle sue decisioni il buon senso di un padre difamiglia:
Uno stato deve parimenti stabilire una giusta bilancia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Usura
Nicola Lorenzo Barile
La proibizione dell’usura fra scolastica medioevale e scienza economica
Ripercorrendo le origini del moderno sistema bancario, l’economista Giuseppe Garrani ricorda l’invito [...] . 89-113). L’uomo d’affari è in grado di prendersi cura di sé, ma sarebbe un’assoluta malvagità pretendere dal povero padre difamiglia una remunerazione per il prestito concessogli: il ragionamento di Calvino è attento ai bisogni dell’uomo moderno e ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] in generale, dalla famiglia il M. derivò la sua forma mentis cosmopolita, la convinzione di appartenere alla classe dirigente il limite per lui insuperabile: l'opposizione a qualunque pattodi governo, di qualsiasi genere, col PCI. Si arrivò, così, ...
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DUFOUR
Elisabetta Bianchi Tonizzi
Famigliadi imprenditori. Il capostipite Laurent (Parigi 1763 - Torino 1827), funzionario alla corte di Luigi XVI, venne a stabilirsi a Torino nel corso della Rivoluzione [...] estratto.
L'interesse di Lorenzo per una maggiore specializzazione della ditta difamiglia nell'ambito degli di questo ambizioso disegno fu in parte compensato dal rinnovo, avvenuto nello stesso 1908, dell'accordo con i Lepetit. Il nuovo patto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gasparo Scaruffi
Marco Bianchini
Gasparo Scaruffi è autore dell’Alitinonfo, un’opera che si colloca alle origini della scienza economica. Primo sistematico scritto italiano di temi monetari a contenuto [...] , d’intendersi di metallurgia e di essere stati a scuola di ‘abaco’.
Oltre a condurre gli affari difamiglia, il fratello Gian il 1557 e il 1566, egli investe denaro di depositanti con il pattodi spartire con essi eventuali utili o perdite. Troppo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Carlo Antonio Broggia
Rosario Patalano
Il dibattito sulla «storia, la natura, la riforma delle monete, il più importante in campo politico ed economico» (Venturi 1998, p. 443) dell’età illuministica [...] editore).
La vita
Nato a Napoli nel 1698 da una famigliadi agiati mercanti di droghe e spezie, dopo la morte dei genitori, Carlo delle pubbliche entrate, o siano arrendamenti, alienati col pattodi non ricomprare: così detto dazione in solutum. Si ...
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LANFREDINI, Giovanni
Marco Pellegrini
Nacque a Firenze nel 1437 da Orsino di Lanfredino e da Ginevra di Piero Capponi, nel quartiere di S. Spirito, "gonfalone" Drago.
La sua giovinezza - tipica di un [...] elargizioni monetarie che facilitarono la conclusione di un pattodi mutuo sostegno fra due esordienti al nella chiesa del Carmine, dove si trovava la tomba difamiglia.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Firenze, Tratte, 80, c. 27v; Medici e speziali ...
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patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...