Figlio (Gand 1500 - San Jerónimo de Yuste 1558) dell'arciduca d'Austria Filippo il Bello (perciò nipote dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo) e di Giovanna la Pazza (figlia di Ferdinando d'Aragona e [...] sotto il regno di suo figlio Enrico II. La prima guerra (1521-25), terminata a favore dell'imperatore con la vittoria di Pavia (24 febbr. 1525), dove lo stesso re Francesco I fu fatto prigioniero, fu ben presto seguita da un'altra campagna, che vide ...
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Figlio (n. 955 - m. Roma 983) di Ottone I e di Adelaide. Fronteggiò la rivolta del duca di Baviera Enrico il Litigioso (951-995) e l'invasione della Lorena da parte del re di Francia Lotario (941-986). [...] sulla base dello status quo. Pacificata la Germania, O. discese lo stesso anno in Italia. Dopo aver sostato a Pavia, Ravenna e Roma, penetrò nell'Italia meridionale, senza riguardo ai diritti bizantini e conquistò Taranto ai Saraceni. Nel 981 ...
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Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] i quali si avviò allo studio della filosofia aristotelica e dei suoi commentatori greci, arabi e latini. Lasciata Padova per Pavia (1482), dove coltivò, con la filosofia, il greco, nel 1484 era a Firenze ed entrò subito nell'ambiente platonico che ...
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Figlio (n. 1596 - m. Torino 1656) di Carlo Emanuele I; giovanissimo, si dedicò alle armi e partecipò a importanti scontri. Sposò (1625) Maria di Borbone-Soissons, ricevendo il titolo di principe di Carignano; [...] Orbetello (1646) e di attaccare Napoli (1648). Nel 1651 la regina madre di Francia lo nominò gran maestro, ma resistette poco nel difficile incarico e invocò il ritorno di Mazarino. Nel 1655 invase la Lombardia e tentò invano di occupare Pavia. ...
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BONIFACIO IX, papa
Arnold Esch
Perrino (Pietro) Tomacelli, di nobile famiglia napoletana, nacque verso l'anno 1350 a Napoli da Giacomo (ma il nome del padre è incerto) e da Gatrimola Filimarini. Sui [...] VII da Niccolò Spinelli - "bestia nera" di Roma in quanto eminente diplomatico al servizio di un'alleanza fra Parigi, Avignone e Pavia - nell'estate 1392. Che la via facti avesse una certa prospettiva di successo, e, d'altra parte, la diffidenza di B ...
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ENZO (Enzio, Enrico) di Svevia, re di Sardegna
Antonio I. Pini
Nacque, forse a Cremona, nella prima metà del sec. XIII; figlio naturale dell'imperatore Federico II di Svevia, che lo legittimò e creò [...] e poi su Milano. Giunto a Melegnano, provocò i Milanesi a un combattimento in campo aperto; avendo i Milanesi rifiutato, si recò a Pavia e poi nel Vercellese e infine di nuovo a Cremona. Nel 1244, unitosi di nuovo a Manfredi Lancia e a capo di una ...
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GIOVANNI VIII, papa
Antonio Sennis
Romano di nascita, figlio di Gundo, della sua vita prima dell'elezione a pontefice si sa che fu arcidiacono ed ebbe un ruolo di rilievo al concilio dell'853, nel corso [...] praticamente deserto (lo stesso Ludovico il Balbo arrivò in ritardo, malato), G. rientrò a Roma a mani vuote, scortato fino a Pavia da Bosone, conte di Vienne e fratello di Richilde, vedova di Carlo il Calvo, nel quale intravide per qualche tempo un ...
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DE FRANCHI, Battista
Giovanni Nuti
Nacque a Genova nella seconda metà del sec. XIV da Antonio; apparteneva alla famiglia Luxardo, entrata a far parte dell'"albergo" dei De Franchi (nei documenti è ricordato [...] città, e per verificare la possibilità che il duca di Milano potesse intromettersi nelle trattative. Nell'aprile inviò, sempre a Pavia, una ambasceria per giungere ad un accordo; il 14 venne firmata una tregua fra le fazioni cittadine; in seguito, il ...
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BUONDELMONTI, Gherardo
Daniela Nenci
Nacque a Firenze, probabilmente nella prima metà del sec. XIV, terzo dei tredici figli di Gemma di Branco Sassetti e di Manente di Rosso, acceso guelfo nero, dichiarato [...] non avesse accettato il principio del non intervento. Nonostante questi ordini, il 23 il B. e l'Albergotti erano sempre a Pavia, e di conseguenza, il 29 maggio, con un'ultima lettera, vennero privati del loro incarico di ambasciatori, perché avevano ...
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BOTTIGELLA, Gian Matteo
Pier Giorgio Ricci
Di nobile famiglia pavese, figlio di Tommasino, fu notevole uomo di corte presso i Visconti e gli Sforza. Anzi, con i Visconti s'imparentò sposando Bianca [...] , Firenze 1906, p. 393; cfr. anche S. Breventano, Istoria dell'antichità,nobiltà et delle cose notabili della città di Pavia, Pavia 1570, p. 13v. Per il matrimonio con Bianca Visconti cfr. P. Litta, Le famiglie celebri italiane,sub voce Visconti, tav ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...