Clinico (Pavia 1866 - Milano 1959). Allievo del padre Giovanni (Castelforte, Mantova, 1833 - Pavia 1899: anatomico, prof. a Pavia dal 1865), insegnò microscopia e chimica clinica a Parma, patologia e clinica [...] medica a Sassari, Parma, Pavia; nel 1924 costituì a Milano la clinica medica della nuova università. I suoi contributi riguardano soprattutto la gastroenterologia e le malattie del ricambio: tra l'altro ha dimostrato l'importanza della determinazione ...
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Medico italiano (Milano 1847 - Pavia 1918); professore di propedeutica medica a Torino e a Pavia e (dal 1900) di clinica medica a Pavia; autore di studî notevoli sull'ipertensione arteriosa, sull'enfisema [...] polmonare, ecc., propose e attuò per primo (1882) lo pneumotorace artificiale come metodo di cura della tubercolosi polmonare, aprendo una nuova via alla terapia di questo morbo. Tale cura, dapprima molto ...
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Medico (Lodi 1827 - Pavia 1903), prof. straordinario d'istologia (1862) poi ordinario di fisiologia (1864) nell'univ. di Pavia; socio corrispondente dei Lincei (1892). Eseguì importanti ricerche sulla [...] funzione del nervo pneumogastrico, sulla composizione della saliva e sulla fisiopatologia dei processi infiammatorî ...
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Medico (Pavia 1831 - ivi 1904), primario chirurgo a Mantova, poi prof. di sifiloiatria all'univ. di Pavia. Introdusse nella terapia della lue l'iniezione ipodermica di calomelano, la cura più energica [...] della sifilide fino alla scoperta dei chemioterapici arsenicali da parte di P. Ehrlich ...
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Ginecologo (Suna 1849 - Pavia 1895); prof. nelle univ. di Modena, Catania e Pavia, dove fondò la prima clinica ginecologica d'Italia. Eseguì prima ancora di L.-C. Le Fort la colporrafia mediana. Iniziò [...] il Trattato di ostetricia e ginecologia, continuato, dopo la sua morte, dal suo allievo E. Pestalozza ...
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Chirurgo (Pavia 1800 - ivi 1875), prof. di anatomia, clinica chirurgica e operazioni, poi di clinica chirurgica nell'università di Pavia. A lui si devono fondamentali acquisizioni sullo sviluppo del circolo [...] collaterale dopo legatura delle arterie e sulla cicatrizzazione delle loro ferite. Portò notevoli innovazioni nella tecnica chirurgica e in particolare nel trattamento operatorio del gozzo ...
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Chirurgo italiano (Pavia 1844 - Padova 1924), nipote di Angelo. Partecipò alla campagna del 1866, fu ferito a Villa Glori (1867). Ebbe le cattedre di clinica chirurgica di Pavia, Parma, Padova; senatore [...] dal 1904. Con il suo metodo di operazione radicale dell'ernia inguinale (1884), diffusosi poi in tutto il mondo, introdusse nella tecnica operatoria dell'ernia la ricostruzione con sutura a strati dei ...
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Anatomista (Milano 1874 - Pavia 1970), professore di anatomia umana normale all'univ. di Sassari, poi a Parma e quindi a Pavia. Accademico pontificio dal 1936; socio nazionale dei Lincei dal 1946. Le sue [...] ricerche hanno portato contributi alle conoscenze sull'innervazione di alcuni organi ghiandolari (rene, pancreas, ghiandole salivari), sull'istologia e sull'embriologia del timo, dell'albero bronchiale, ...
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Igienista (Mede 1844 - Pavia 1924), prof. di igiene all'univ. di Pavia, materia che insegnò per primo in Italia. A lui si deve, tra l'altro, la dimostrazione della presenza del bacillo del tetano nelle [...] feci degli animali domestici. Suoi lavori importanti sono: Statistica delle cause di morte (1878); Studi sperimentali sulla profilassi della tubercolosi (1883-85); Eziologia e profilassi del colera (1885) ...
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Patologo (Perugia 1876 - Pavia 1912), allievo di C. Golgi; prof. di microbiologia nell'univ. di Pavia; autore di ricerche particolarmente importanti sulla infezione rabica. n Corpi del N., in istopatologia, [...] inclusioni contenute nelle cellule piramidali del corno d'Ammone, ma anche nelle cellule nervose di varie circonvoluzioni cerebrali, nelle cellule di Purkinje del cervelletto, nelle cellule del ponte e ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...