Comune della Lombardia (63,24 km2 con 71.882 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata a 77 m s.l.m. sulla sinistra del fiume Ticino, a 6 km dalla sua confluenza nel Po.
La pianta della città, di [...] anni 1990 si è osservato un incremento demografico, in particolare a carico dei Comuni a N di P. (Certosa di Pavia, San Genesio ed Uniti, Landriano), con il conseguente spopolamento di vaste aree collinari e montane e delle aree rurali di pianura ...
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Canonista (m. Pavia 1213), vescovo di Faenza (1192) e quindi (1198) di Pavia; raccolse, nel Breviarium extravagantium (1187-91), le decretali posteriori al Decreto di Graziano. Il Breviarium è anche noto [...] come la Compilatio prima delle quinque compilationes antiquae, il cui contenuto fu poi trasfuso nelle Decretali di Gregorio IX. La sua partizione della materia ecclesiastica in cinque libri (iudex, iudicium, ...
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Padre dei cinque patrioti (Pavia 1777 - Gropello 1849). Figlio di agiati agricoltori, si dedicò alla medicina, che insegnò all'univ. di Pavia della quale fu anche rettore. Fu il primo podestà di Pavia [...] dopo la ritirata degli Austriaci nel 1848 ...
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Patriota (Sant'Alessio, Pavia, 1814 - Pavia 1894); laureatosi in legge a Pavia e trasferitosi (1842) a Brescia, fu, nel 1849, animatore, con L. Contratti, dell'insurrezione bresciana contro gli Austriaci, [...] a cui impresse un carattere nettamente democratico e repubblicano, che illustrò in un opuscolo (Insurrezione di Brescia ed atti ufficiali durante il marzo 1849, 1849) consegnato personalmente, a Ginevra, ...
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Comune della prov. di Pavia (63,3 km2 con 39.238 ab. nel 2008). La cittadina è situata a 96 m s.l.m., sulla sinistra del torrente Staffora. L’impianto urbanistico, strutturato su un nucleo medievale fino [...] in rovina, risorse nel 10° sec., organizzandosi a Comune. Seguì la parte imperiale ora in lega ora in contrasto con le vicine Pavia e Tortona. Soggiacque poi alla signoria dei Visconti, dei Dal Verme e degli Sforza; nel 1743 per il trattato di Worms ...
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Patriota (Pavia 1842 - Belgirate 1869), ultimo dei figli di Carlo e di Adelaide Bono; nel 1867 partecipò col fratello Enrico all'impresa di Villa Glori (23 ott.), ove fu ferito e condotto prigioniero a [...] Roma. A Pavia, ove scrisse il diario di Villa Glori (pubbl. nel 1899), fu eletto consigliere comunale. ...
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Storico italiano (Torino 1862 - Pavia 1899). Discepolo di C. Cipolla, fu segretario dell'Istituto storico italiano, poi prof. all'univ. di Pavia; socio corrispondente dei Lincei (1897). Studiò problemi [...] di storia politica medievale e del costume (Manfredi I e Manfredi II Lancia, 1886; La dominazione di Carlo I d'Angiò in Piemonte e Lombardia, 1891; Come vestivano gli uomini del "Decameron", 1898) ...
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Storico, ecclesiastico (n. Lomello, Pavia, 1296 - m. dopo il 1334); miniatore e calligrafo, fu scrivano alla Penitenzieria Apostolica in Avignone (1330). Fu autore di scritti potentemente visionarî, che [...] ed enigmatica simbologia (per es., un suo autoritratto i cui lineamenti corrispondono alla pianta della città di Pavia). Tra le sue opere: Liber de laudibus civitatis Ticinensis, Descriptio universi coelestis, De praeminentia spiritualis Imperii ...
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Storico dell'antichità italiano (Pavia 1927 - 2013); prof. univ. dal 1958, ha insegnato storia romana a Pisa, quindi a Pavia. Socio nazionale dei Lincei dal 1992. Si è occupato di storia romana tardo-repubblicana [...] e di storiografia. Tra le opere Appiano e la storia delle guerre civili (1956), le due raccolte di scritti Esercito e società nella tarda repubblica romana (1973; trad. ingl. 1976) e Del buon uso delle ...
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Figlio (Abbiategrasso 1469 - Pavia 1494) di Galeazzo Maria e di Bona di Savoia, successe al padre a otto anni; il governo fu dapprima retto dalla madre e da Cicco Simonetta, poi dallo zio Ludovico il Moro, [...] che tenne G. lontano da ogni affare, relegandolo a Pavia. Sposò nel 1489 Isabella figlia di Alfonso d'Aragona, che si vide subordinata a Beatrice d'Este, moglie dell'usurpatore Ludovico. Secondo una tradizione Ludovico stesso l'avrebbe avvelenato, ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...