Dante Alighieri, Opere minori: Quaestio de aqua et terra - Introduzione
Francesco Mazzoni
Giunto ormai a questa parte del volume il paziente lettore si è certamente reso conto, attraverso pagine riguardanti [...] ., XIV, 16: "qui conturbavit terram"», ed è svista veniale: si veda infatti Isai., 14, 9: «lnfernus subter sino a venti, una parte degli angeli, con a capo Lucifero, peccarono di superbia: in quello stesso istante nell'interno della materia prima, ...
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Antipurgatorio
Silvio Pasquazi
È costituito dalla parte inferiore della montagna del Purgatorio, da quella regione cioè che dalla spiaggia giunge fino alla porta del Purgatorio (la porta di san Pietro, [...] ; i principi la misericordia). È vero che il reatus culpae in Purgatorio può sussistere unicamente per i peccativeniali (la colpa grave non ritrattata comporterebbe la dannazione): ma ciò riconduce ancora a un qualche ‛ Antipurgatorio ', poiché ...
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Guido del Duca
Eugenio Chiarini
Gentiluomo romagnolo, che il poeta incontra in Purgatorio nella cornice degl'invidiosi (Pg XIV 1-126), addossato, con Rinieri da Calboli, alla livida parete, coperto [...] ... Ita etiam et in genere invidiae inveniuntur aliqui primi motus quandoque etiam in viris perfectis, qui sunt peccatavenialia ", Sum. theol. II II 36 3c), si può infatti rilevare nel contegno di G., come già in quello di Sapìa, " un impulso ...
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CANALE, Bartolomeo
Sosio Pezzella
Nacque a Milano il 10 dic. 1605, e fu battezzato con il nome di Antonio. La sua famiglia era dedita al commercio, ma il giovane fu avviato agli studi nel collegio dei [...] lo stato di vita religioso che, imponendo a quanti l'hanno abbracciato l'obbligo di fuggire ogni sorta di peccato mortale e veniale - e a questo punto viene anche spiegato il significato dei voti che si pronunciano, di castità, di povertà, di ...
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lusingatori
Aldo Rossi
In If XVIII 100-136 (primo canto di Malebolge) la coppia esemplare dei l. (Alessio e Taide) occupa la seconda bolgia, la prima essendo riservata alla coppia simmetrica dei seduttori: [...] terminale di una riflessione, che compone nei suoi dissidi, separando una ‛ adulazione veniale ' da una ‛ mortale ', dopo aver riconosciuto questo peccato come vizio opposto di una virtù riconducibile alla giustizia, precisamente l'affabilitas, di ...
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veniale
agg. [dal lat. tardo venialis, der. di venia (v. la voce prec.)]. – Meritevole di venia, di perdono, riferito a mancanza e colpa, in quanto ritenuta non grave: è una colpa v., una bugia veniale. Si usa ormai quasi esclusivam., anche...
peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...