(ebraico Ōnān) Nella Bibbia, secondogenito di Giuda (figlio di Giacobbe) e di Hira. Sposò, secondo la legge del levirato, la vedova di suo fratello, ma evitò di avere figli da lei, perché questi avrebbero [...] portato il nome del fratello defunto.
In teologia morale, dal suo nome viene detto onanismo il peccato diretto a impedire la generazione della prole mediante pratiche anticoncezionali (coito interrotto o uso di antifecondativi). ...
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Scrittore cristiano africano (m. 400 circa), laico, donatista. Alcune sue opere (De bello intestino ed Expositiones diversarum causarum) sono perdute; abbiamo invece il Liber regularum, da lui scritto [...] sua setta, ove espose idee (come quella della Chiesa bipartita, nella quale coesistono buoni e malvagi, e altre sul peccato originale e la grazia) che debbono aver avuto influenza nell'evoluzione del pensiero di s. Agostino. Scrisse anche un commento ...
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Eccessiva attenzione nello spendere e nel donare. Nella dottrina cattolica uno dei sette peccati capitali (insieme con la superbia, l’invidia, l’ira, la lussuria, la gola e l’accidia), in quanto si oppone [...] alla destinazione universale dei beni creati, facendo prevalere l’interesse personale sul principio della solidarietà. Come ogni peccato capitale, genera o favorisce altri peccati, il più grave dei quali è l’ingiustizia. ...
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BECCARIA, Cesare
Franco Venturi
Nacque a Milano il 15 marzo 1738 dal marchese Giovanni Saverio e da Maria Visconti di Saliceto. Suo padre discendeva da un ramo di illustre famiglia pavese, che aveva [...] ovunque venne a sostenere la prevenzione invece della repressione dei delitti. Dappertutto egli impose la sua distinzione tra peccato e delitto e la sua rinuncia integrale ad attribuire un qualsiasi senso religioso all'espiazione giuridica. Finì così ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessia Trivellone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fin dall’anno Mille esseri reali o fantastici adornano chiostri e cattedrali, rimandando, [...] animalità e prefigurano un mondo ipogeo che attende chi non vive rettamente. La loro natura mostruosa simboleggia il maligno, il peccato, l’eresia, e il loro brulichio non va temuto in quanto tale ma perché metafora della presenza diabolica. “L’uomo ...
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impacciare
Con costrutto transitivo, nel senso di " impedire nei movimenti ", in Pg XI 75 un di lor [dei superbi]... / si torse sotto il peso che li 'mpaccia (cfr. al v. 52 s'io non fossi impedito dal [...] sasso...), e figuratamente per " ostacolare ", " intralciare ", in Fiore XIII 11 gran peccato fa chi lui impaccia.
Come intransitivo pronominale, per " avere a che fare con alcuno ", in Fiore CLXXI 7 guarda che con lui più non t'impacci.
Il ...
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cervice
Napoleone Eugenio Adamo
. Il vocabolo, che designa la parte posteriore del collo, in Pg XI 53 s'io non fossi impedito dal sasso / che la cervice mia superba doma, va inteso incorporato
e come [...] tutt'uno con l'attributo superba cui D. lo unisce per esprimere appunto il peccato della superbia, deplorato dal penitente Omberto Aldobrandeschi.
Per l'espressione scritturale " dura cervix " (Ex. 32, 9 ecc.) a indicare superbia ostinata, e per la ...
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Pittore e architetto (Urbino 1476 circa - ivi 1551). Scolaro e collaboratore di L. Signorelli, subì anche l'influsso del Perugino, di cui fu aiuto negli anni in cui Raffaello era in quella bottega (1502-04). [...] Petrucci a Siena (affreschi staccati e ora nella Pinacoteca di Siena). A questo periodo appartengono anche la Disputa intorno al peccato originale (1515, Berlino, Bode Museum), la Madonna, santi ed Eterno (1513-18, Brera) e una pala d'altare per S ...
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MASSALIANI (o messaliani; dall'aramaico mĕṣallīn "i preganti"; gr. εὐχῖται da εὐχή "preghiera" donde anche "euchiti")
Mario Niccoli
Settarî, detti così perché per essi la preghiera era il mezzo per eccellenza, [...] se non l'unico mezzo, per vincere il demonio, che è in ogni uomo a seguito del peccato di Adamo, e per porsi in comunione con Dio. In conseguenza di questa loro convinzione tenevano in poco o nessun conto l'organizzazione e la prassi ecclesiastica ...
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Regista cinematografico italiano (Roma 1900 - ivi 1987). Cominciò col film muto Sole (1928), dirigendo poi numerosi film di genere diverso: Terra madre (1930), Palio (1931), 1860 (1933, il suo film migliore), [...] passi tra le nuvole (1942), Un giorno nella vita (1946), Fabiola (1949), Prima Comunione (1950), Altri tempi (1951), Tempi nostri (1953), Peccato che sia una canaglia (1955), Europa di notte (1958), Io amo tu ami (1961), Io io io e gli altri (1966 ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...