Scrittore egiziano (Fāqūs, Il Cairo, 1927 - Il Cairo 1991), esponente della letteratura realista. Laureatosi in medicina (1951), I. si è poi dedicato all'attività di scrittore e giornalista. Tra le sue [...] layālī ("Notti a poco prezzo", 1954) e al-῾Atab ῾ala annaẓar ("Il rimprovero dello sguardo", 1988); i romanzi, al-Ḥaram ("Il peccato", 1959) e New York, 1980; tra i testi teatrali, Maliq al-quṭn ("Il re del cotone", 1956; al-Bahlwān ("L'acrobata ...
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divieto
Calogero Colicchi
Nel significato di " proibizione ", " impedimento ", è adoperato da D. due volte, con riferimento a disposizioni divine: in Pg III 144 è riferito alla prescrizione, per le [...] trenta volte il tempo che rimasero fuori della comunione della Chiesa; in X 36 al decreto di chiusura del Paradiso dopo il peccato originale. In Pg XIV 87 o gente umana, perché poni 'l core / là 'v'è mestier di consorte divieto?, e XV 45 ...
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cardinale (sost.)
Il Cardinale dannato fra gli eretici (If X 120) è Ottaviano degli Ubaldini (v.), " un mondano uomo, lo quale ebbe tanta cura di queste mondane cose, che non par ch'elli credesse che [...] che questa " (Lana). In altri due luoghi della Commedia si trova un riferimento generico ai c. quali tipici rappresentanti del peccato di avarizia: Questi fuor cherci... e papi e cardinali, / in cui usa avarizia il suo coperchio (If VII 47), " quod ...
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RIMOSTRANTI
. Nome dato ai seguaci di Jacobus Arminius (v.), che dopo la morte di lui indirizzarono nel 1610 agli stati d'Olanda la rimostranza, in cui ribadivano i concetti fondamentali della loro teologia, [...] condizionata; 2. che la grazia non agisce sull'uomo in maniera irresistibile; 3. che i credenti possono resistere al peccato, ma non permangono sempre necessariamente nello stato di grazia. Il sinodo di Dordrecht li condannò; ma più tardi godettero ...
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noia (nuta)
Domenico Consoli
Probabilmente derivata dal provenzale noja, enoja (v. NOIARE), n. mostra spesso in antico un senso più forte che non oggi, indicando " dolore " nei suoi vari gradi.
Questo [...] ", " tormento ", manifesta in If I 76 Ma tu perché ritorni a tanta noia?, dove allude alla selva, e quindi alla condizione del peccato.
Con gradazione appena meno intensa, in Vn XV 4 4 quand'io vi son presso, i' sento Amore / che dice: " Fuggi, se ...
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merda
Luigi Peirone
. Colui che D. nomina specificamente nella seconda bolgia, ritraendolo col capo sì di merda lordo (si noti l'allitterazione) da non potersi distinguere s'era laico o cherco (If XVIII [...] da Lucca, che non ebbe mai la lingua stucca da lusinghe; a simile pena soggiacciono le altre anime colpevoli dello stesso peccato. Sul probabile significato allegorico della pena, cfr. A. Pézard, Du Policraticus à la D.C., in " Romania " LXX (1948) 9 ...
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nodo
Andrea Mariani
Il sostantivo ha un buon numero di occorrenze, esclusive però della Commedia, tranne un solo esempio in Rime LXXV 1 e uno nella prosa del Convivio (III VIII 3). Vari gli usi del [...] saccio 'l nome, / se fu di Salamone o d'altro saggio ", LXXIV 8-10 -, che può alludere ai " legami o lacci del peccato ", a un " obbligo qualsiasi da soddisfare ", a un " rinfaccio d'usura " o a una " offesa invendicata ". Quanto a Salamone, potrebbe ...
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Attore tedesco (Rorschach 1884 - Strobl, Austria, 1950). Dopo alcuni anni di attività teatrale, passò al cinema dove fu valorizzato da R. Wiene e soprattutto da E. Lubitsch (Madame Dubarry, 1919; Anna [...] del cinema germanico: Peter der Grosse (1923); Nju (1924); Variété (1925); Tartüff (1925); Way of all flesh (Nel gorgo del peccato, 1927), che gli valse l'Oscar; The last command (Crepuscolo di gloria, 1928); Der blaue Engel (1930), nel quale creò l ...
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POLITICA
Felice Battaglia
. La parola "politica" viene intesa secondo diverse accezioni. In primo luogo come arte di governo (ted. Staatskunst), quindi come scienza del governo (ted. Staatswissenschaft). [...] che vivono seguendo la legge di Dio e che con Dio regneranno in eterno, e il regno di quanti vivono nel peccato, predestinati all'eterna dannazione: "genus eorum qui secundum Deum vivunt et genus eorum qui secundum hominem vivunt". È il dualismo tra ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Fausto Nicolini
Nacque il 16 febbraio 1664 a Rogiano (Cosenza) da Gennaro e Anna Lombardi, e, compiuti gli studî primamente a Scalea, presso il suo "cartesianissimo" cugino Gregorio [...] , poi di Napoli. Nel 1691, le dispute, segnatamente francesi, intorno al cosiddetto "peccato filosofico" (se, cioè, l'ignoranza della legge morale scusi il peccato, secondo affermavano e negavano rispettivamente gesuiti e giansenisti) lo indussero a ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...