Scrittore ungherese (Nagybánya 1901 - Budapest 1975). Per molti anni pubblicò una rivista scritta interamente da lui (Tanú "Testimonio"); in essa, e nei volumi: Magyarság és Európa ("Ungheresi ed Europa", [...] missione della sua nazione. Ricchi di idee e di problemi sono i suoi romanzi psicologici (Gyász "Lutto", 1935; Bűn "Peccato", 1936; Alsóvárosi búcsú "Sagra del sobborgo", 1939; A másik mester "L'altro maestro", 1941; Emberi szinjáték "Umana commedia ...
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innocente
Vincenzo Valente
Ricorre solo nella Commedia, riferito in qualche caso ai fanciulli, che sono " senza colpa ". Così per If XXXIII 88 Innocenti facea l'età novella / ... Uguiccione e 'l Brigata [...] ; analogamente, i pargoli innocenti (Pg VII 31) sono gl'infanti del Limbo esenti da colpe vere e proprie, ma non dal peccato originale, mentre, riferito all'umana radice (XXVIII 142), cioè ai progenitori del genere umano, i. indica l'assenza anche di ...
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apocatastasi
Ristabilimento, restaurazione. Il termine greco ἀποκατάστασις fu usato dagli stoici antichi per indicare il riformarsi e ripetersi, in tutti i suoi particolari, del mondo, dopo la sua distruzione [...] (pertanto, non eterno): ma prima di quest’ultimo stato, in cui gli esseri saranno tutti liberati dalla servitù del peccato e le creature razionali contempleranno Dio faccia a faccia, trascorreranno tempi indefiniti in cui si verrà ripetendo, da parte ...
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Titolo complessivo dato a partire dal 18° sec. a una sorta di vangelo gnostico greco, giunto in versione copta. L’opera si presenta nella forma di dialoghi di Gesù risorto con sua madre Maria, Maria di [...] ’universo sensibile e del mondo soprannaturale, della caduta e della redenzione dell’eone P. («Fede Sapienza»), della punizione dei peccatori, del perdono del peccato e del battesimo. È con tutta probabilità opera di gnostici egiziani del 3° secolo. ...
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. È così chiamato da J. Arminius (v.) un movimento di reazione contro la dottrina di Calvino sulla predestinazione e reprobazione antecedente e, come conseguenza, anche contro l'eccessiva autorità accordata [...] o della non-perseveranza; la redenzione è universale per parte di Gesù Cristo, ma solo il credente ne gode l'applicazione; il peccato di Adamo, atto libero, non ha distrutto il libero arbitrio nei suoi discendenti; ma l'uomo con le sole sue forze non ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] avere avuto una matrice nel De civitate Dei (XXII, 24; Lusignan 1982), dove Agostino afferma fra l'altro che, dopo il peccato originale, nell'uomo non è del tutto estinta quella 'scintilla della ragione' per cui è fatto a immagine di Dio, il quale ...
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fiume
Bruno Basile
Pietro Mazzamuto
Sempre nel significato di " corso d'acqua ", il termine compare con alta frequenza e ricca gamma di significati in tutte le opere di Dante.
Il senso più generico [...] all'Inferno, e quivi si partono e fanno di sé li tre fiumi... sì come sono a tre generi ridotti tutti li peccati; cioè a incontinenza, malizia e bestialitate. Poi s'impaludano e fanno uno stagno detto Cocito, cioè ‛ pianto e gemito ', ch'è universale ...
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tristizia (trestizia)
Vittorio Russo
Il vocabolo ha per lo più il significato di " afflizione dell'animo ": io rimasi in tanta tristizia, che alcuna lagrima talora bagnava la mia faccia (Vn XXII 4); [...] Sum. theol. I II 25 1; II II 35 2, 36 4, 162 2). In questo senso la tristitia è sempre vizio e peccato (I II 39 2).
Ma lo stesso s. Tommaso distingue da questa tristitia peccaminosa un altro aspetto della stessa passione, come " cognitio et recusatio ...
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arbìtrio, lìbero Espressione usata per indicare la libertà dell'uomo, i cui atti non sono determinati da forze superiori (di tipo soprannaturale o naturale), ma derivano da sue autonome scelte. Nata sul [...] . S. Agostino distingue il libero a. dalla libertà perfetta, che l’uomo avrebbe perduto in seguito al peccato originale, identificandolo come quel posse non peccari per cui esso diviene essenzialmente inclinazione al bene, pur potendo volgersi ...
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NAZARENI
Con questo nome (o con quello di "Seguaci di Cristo"; "Credenti in Cristo") sono noti i membri di una setta battista sorta verso il 1840 nei territorî allora appartenenti all'Ungheria meridionale; [...] fra il 1848 e il 1878, sono ora tollerati. La Bibbia è per essi la raccolta dei precetti di Dio. Considerano peccato il giuramento, le imprecazioni e il porto d'armi. Praticano il battesimo per immersione con imposizione delle mani, la Sacra cena ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...