povertà (poverta; povertade; povertate)
Dabney G. Park
Raoul Manselli
Il termine p. e i suoi affini sono usati da D. con valori molteplici.
1. Come figura allegorica designa madonna Povertà (Pd XI 74), [...] p. (Pd XI 64; cfr. If XIX 90-93). Nel Purgatorio Maria è citata dagli avari come esempio della virtù opposta al loro peccato. Ella infatti fu talmente povera (Pg XX 22) che fu costretta a partorire in una mangiatoia. Ancora, in Pd X 107, la poverella ...
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demonologia
Giorgio Padoan
Nel pensiero teologico cristiano medievale la d. occupa un posto fondamentale. La presenza del diavolo - questo spietato torturatore dei dannati nell'oltretomba e infaticabile [...] : pure Caronte lascia capire che D. è destinato al Purgatorio [If III 91-93], e Minosse è il conoscitor de le peccata [V 4 ss.]); ma non godono della vera sapienza, la quale è anzitutto un atto caritativo " filosofia " nell'accezione etimologica: cfr ...
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essente
Enrico Malato
L'aggettivo è usato due volte nel Purgatorio, sempre in rima e sempre con valore participiale, vicino a quello dell'etimo latino exemptus. In VII 33 Quivi sto io coi pargoli innocenti [...] liberati per lo battesimo " (Buti): tutta la locuzione (e. vale " esentato ") sta quindi per " essere purgato, purificato dal peccato originale mediante il battesimo ". In XVI 132 or discerno perché dal retaggio / li figli di Levì furono essenti, la ...
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Scienziato e filosofo (Clermont, od. Clermont-Ferrand, 1623 - Parigi 1662). Il padre, Étienne (v.), magistrato e buon matematico, orientò Blaise, secondogenito, in un ambiente scientifico, quello del circolo [...] questo ritrovamento dell'infinito è la redenzione di Cristo, che assume un valore centrale in tutta la prospettiva religiosa di Pascal. Peccato di Adamo e morte di Cristo sono dunque i due poli attorno ai quali si svolge l'esperienza religiosa di P ...
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Secondo la tradizione giudaica e cristiana spirito del male, nemico di Dio e degli uomini, che tenta per indurli a peccare. Nella letteratura apocalittica e nel Nuovo Testamento il d., o Satana, è il [...] buoni, sono decaduti per loro colpa, che il d. ha fatto peccare la prima coppia umana, che i d. continuano a tentare gli uomini biblica (a partire dal serpente con il volto femminile del Peccato originale) e dalle vite dei santi (Tentazioni di s. ...
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Storico italiano (n. Il Cairo 1930 - Bologna 2012); prof. univ. dal 1967, ha insegnato storia medievale a Bologna. Presidente onorario del Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo di Spoleto, presidente [...] special modo di storia della spiritualità e delle idee. Tra le sue opere più significative ricordiamo: Il "De peccato usure" di Remigio de' Girolami (1965), sul pensiero economico medievale; Immunità vescovili ed ecclesiologia in età "pregregoriana ...
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SIMENON, Georges
Paola Ricciulli
(App. III, II, p. 745)
Scrittore belga, morto a Losanna il 4 settembre 1989. Ha lasciato dell'uomo un'immagine piuttosto sfocata, drammatica e discussa, quella che del [...] modo tutto personale d'intendere la paternità, dei rapporti con la seconda moglie − che lo ritiene responsabile di ogni peccato più abietto −, dei problemi psicologici e della fragilità psichica della figlia.
Nel genere autobiografico S. aveva già ...
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Soldati, Mario
Raffaele Manica
Scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Torino il 17 novembre 1902 e morto a Tellaro (La Spezia) il 19 giugno 1999. Uomo esuberante e narratore di vena [...] e gran talento narrativo accompagnarono una scrittura di equilibrio e solarità anche verso temi (il sesso, il senso del peccato, la tentazione, la colpa e il rimorso) che tenderebbero a una trattazione 'notturna'. Sicché il suo presunto calligrafismo ...
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SGHEMMA, Gaspare (Gasparo). – Nacque a Palermo intorno al 1590. Non si hanno notizie sulla sua vita fino al momento in cui affrontò e superò la prova di ammissione al collegio S. Bonaventura di Roma nel [...] assoluta di Cristo, che non è conseguenza della caduta di Adamo, ma ci sarebbe stata anche se l’uomo non avesse peccato. E anche se si volesse concedere ai tomisti che la predestinazione di Cristo, e quindi l’incarnazione, sia avvenuta quale rimedio ...
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sozzo
Anna Maria Andreoli
‛ Vocabulum hirsutum ', compare soltanto nella Commedia, e soprattutto nell'Inferno, dove ha il significato di " lordato ", " sporco ", " immondo ", ma anche di " annérito [...] 100 Sì trapassammo per sozza mistura / de l'ombre e de la pioggia, la sozza mistura è composta dalle anime " bruttate " dal peccato e dalla pioggia tinta (v. 10), cioè " nera ", " scura ", come commentano il Sapegno (cfr. anche III 29, XVI 30 e 104 ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...