Acan
Vincent Truijen
Il folle Acàn, come lo chiama D. in Pg XX 109 (e il cui nome è mutato in ‛ Achar ' in I Paral. 2, 7 " qui turbavit Israël ", per ravvicinarlo al nome della località in cui morì, [...] ovvio, non allineandosi né all'interpretazione allegorica che vedeva in A. una figura d'eresiarca, né a quella morale che considerava il peccato di A. come un peccato di disobbedienza, e applicava quindi il suo caso soprattutto a chierici e a monaci. ...
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Religione
Nella dottrina cattolica, lo stato di felicità suprema e definitiva, nel quale si trovano coloro che, morti nella grazia e nell’amicizia di Dio e perfettamente purificati, sono per sempre riuniti [...] giardino dell’Eden dove, secondo l’Antico Testamento, soggiornarono Adamo ed Eva e dal quale furono cacciati dopo il peccato originale. Anche in altre religioni, con l’accezione del termine p. come oltretomba dei beati, coesiste quella di luogo ...
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Movimento filosofico (e in seguito anche letterario), che comprende quegli indirizzi di pensiero che concepiscono la filosofia non come sapere sistematico e astratto, ma come impegno del singolo nella [...] , in Germania, da M. Heidegger, che dà un contenuto umano e mondano ai concetti teologico-religiosi (angoscia, peccato, colpa, decisione ecc.) dell'e. kierkegaardiano e concepisce l'esistere autentico come "angoscia" rivelatrice del "nulla". La ...
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Movimento di spiritualità mistica sorto nei Paesi Bassi nella seconda metà del 13° sec. e da lì propagato da varie istituzioni religiose (‘fratelli’ e ‘sorelle della vita comune’, canonici regolari di [...] cuore e della mente, rispetto a quella vocale e liturgica, per la vigilanza su sé stessi nella lotta contro le passioni e il peccato, per lo scopo di tendere tutte le facoltà al servizio di Dio, per lo sforzo di unire alla propria vita Gesù Cristo ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] una morale rilassata, che aiuta l'uomo a frodare Dio con le sottili distinzioni tra ciò che è o non è peccato (casistica), che lo autorizza a seguire il proprio piacere sol che sia dubbia la illiceità del suo comportamento (probabilismo), di seguire ...
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MINOCCHI, Salvatore
Storico delle religioni, nato a Raggiolo (Casentino) nel 1869, morto a Travale (Siena) il 13 agosto 1943. Orfano di padre a pochi mesi, si fece ordinare sacerdote (1892) più per volontà [...] divinis nel 1907 per aver affermato in una conferenza il valore puramente simbolico del racconto del Genesi sul peccato originale. Rifiutata la sottomissione, lasciò l'abito talare; fu successivamente professore incaricato all'università di Pisa, poi ...
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ALLEGRETTI, Antonio
Nello Tarchiani
Franco Russoli
Nato a Cuneo il 17 apr. 1840, fu scolaro a Genova di Santo Varni; ottenne, con una statua raffigurante Caino,una pensione dall'Accademia Ligustica, [...] Fu scultore di sicuro mestiere, ma di compassata e scolastica freddezza accademica. Suoi lavori sono a Roma, come Eva dopo il peccato (1881), nella Galleria nazionale d'arte moderna, e la statua di S. Taddeo sulla facciata della basilica di S. Paolo ...
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risolvere (resolvere)
Andrea Mariani
Tre sole occorrenze, nella Commedia. In senso proprio, come intransitivo pronominale, per " dissolversi ", " dissiparsi ": al soffio del maestrale si purga e risolve [...] nel quale la grazia stessa di Dio (de la mente il fiume, v. 90) sarebbe scesa, dopo averlo " purificato " delle impurità del peccato (cfr. Benvenuto, Buti).
Più lontano dall'uso proprio il traslato di Pd II 135 come l'alma dentro a vostra polve / per ...
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STAM, Jacob (Jaap)
Luca Valdiserri
Olanda. Kampen, 17 luglio 1972 • Ruolo: difensore centrale • Esordio in serie A: 8 settembre 2001 (Perugia-Lazio, 0-0) • Squadre di appartenenza: 1991-93: Zwolle; [...] (1998-99)
Nato in una cittadina religiosissima, dove secondo la mentalità corrente giocare a calcio la domenica era 'peccato', Jaap Stam è arrivato tardi al calcio professionistico. Aveva già 21 anni quando lasciò il lavoro di elettricista. È ...
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condolersi
Fernando Salsano
. " Partecipare al dolore di altri ", in Pg XXI 6 e condoleami a la giusta vendetta. La pena della pietà, di cui è un cenno all'inizio del canto precedente (ch'i' sentia [...] (cfr. Petrocchi, ad I.). Il Grabher, considerando che " le anime si dolgono non per la pena in sé ma per il peccato di cui la giusta pena è conseguenza ", vedrebbe nel c., più che la compassione per la sofferenza, un'assimilazione allo stato dei ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...