modesto
Andrea Mariani
Tutti i commenti antichi mettono in evidenza lo stretto rapporto fra l'uso medievale, e quindi dantesco, dell'aggettivo e la base latina modestus, da modus. In realtà questa relazione [...] creatore.
Si veda il Cesari: " ‛ Modesti ', cioè misurati, non trapassando il termine dell'esser loro, come gli altri, il cui peccato, come d'Adamo, fu ‛ il trapassar del segno ' ". Nel contesto, si noti che la costruzione ‛ m. a fare qualcosa ' nel ...
Leggi Tutto
spina
Andrea Battistini
In Pg IV 20 Maggiore aperta molte volte impruna / con una forcatella di sue spine / l'uom de la villa, la voce è adoperata in senso proprio per una " comparatio domestica " (Benvenuto), [...] così spiegata dalle Chiose selmiane: " Dicesi per le mondane genti che Caino... uccise Abel suo fratello carnale, e per la freddezza di questo peccato è nella luna e sta in su un fascio di spine, e così si mostra a tutto il mondo quando la luna è ...
Leggi Tutto
nettàre [aggettivo verbale, anche con funzione di partic. pass., netto]
Antonio Lanci
Il verbo, nel senso proprio di " pulire ", " liberare da ingombri ", si registra nel Fiore: cfr. LXIII 14 se vedessi [...] " asciutte di pianto ").
Più frequente l'uso del termine nel senso figurato di " puro ", " mondo ": Rime XCIII 13 ella è sì d'ogni peccato netta; Cv I VIII 17 s[e] conviene esser netto d'ogni atto di mercatantia, detto del dono; Pg III 8 o dignitosa ...
Leggi Tutto
Filosofo (Parigi 1638 - ivi 1715). Seguace di R. Descartes, se ne discostò poi per alcuni aspetti. La sua tesi principale è che la mente umana, attraverso l'illuminazione, vede le idee (cioè le cose e [...] del proprio tempo. "Filosofia cristiana" in cui ritornano peraltro (in M.) i temi della fede e della grazia, necessaria all'esercizio d'una vera libertà, correttivo indispensabile alle debolezze della natura umana, intaccata e sminuita dal peccato. ...
Leggi Tutto
Necker de Saussure ⟨... dë sosü´ür⟩, Adrienne-Albertine. – Pedagogista e scrittrice svizzera (Ginevra 1766 - Mornay 1841). Ebbe un'accuratissima educazione classica e scientifica per merito del padre, [...] muove da un concetto della vita spirituale nettamente opposto all'ottimismo naturalistico del grande ginevrino. Per lei la natura è peccato e corruzione e la libertà è conquista su noi stessi, che si consegue attraverso l'obbedienza e la rinuncia. La ...
Leggi Tutto
Regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo statunitense (n. New York 1951). Dopo le incursioni iniziali nel cinema porno (Nine lives of a wet pussy, 1977), ha diretto Driller killer (1979), in [...] 1992), The addiction (1996) e The funeral (Fratelli, 1996) ha approfondito i temi della colpa, del perdono, del peccato e della redenzione. Tra gli altri suoi film si ricordano: Body snatchers (Ultracorpi. L'invasione continua, 1993), rifacimento del ...
Leggi Tutto
Scrittore italiano (Villacidro, Cagliari, 1909 - Roma 1977). Nei suoi racconti e romanzi (La sposa in città, 1939; San Silvano, 1939; Michele Boschino, 1942; Racconti vecchi e nuovi, 1945; Storia del principe [...] proustiana dell'originaria ispirazione veristica. I personaggi tendono a dissolvere la loro identità in una atmosfera mitica e allusiva di una vita segreta, ansiosa di libertà e innocenza e tuttavia gravata da un senso, o retaggio, di peccato. ...
Leggi Tutto
RINASCIMENTO
Federico CHABOD
Gustavo GIOVANNONI
Pietro TOESCA
. I. - Il concetto di Rinascimento nasce si può dire a un parto con il correlativo concetto di Medioevo; nasce cioè in quanto alla media [...] oppure in chi cerca di convincerci che gli uomini del Medioevo, lungi dall'essere perennemente curvi per l'angoscia del peccato e continuamente salmodianti, avevano anch'essi un forte attaccamento alla vita terrena, con i suoi molti e non sempre puri ...
Leggi Tutto
Poeta inglese nato il 22 gennaio 1788 a Londra, morto il 19 aprile 1824 a Missolungi. Discendeva da un ramo di antica famiglia normanna (de Buron) stabilitosi a Newstead, nella contea di Nottingham, nel [...] montagne e per il mare, ammirazione per il Vecchio Testamento, e un cupo fondo di dottrine calviniste circa la predestinazione del peccato e della colpa. Un precoce amore per la cugina Margaret Parker, intorno al 1800, lo spinse a scrivere le prime ...
Leggi Tutto
GOTTA, Salvatore
Romanziere, nato a Montalto Dora (Ivrea) il 18 maggio 1887. Raggiunse larga e meritata fama con Il figlio inquieto, in cui narrava le inquietudini di un adolescente, Claudio Vela, il [...] Lula o La bufera infernal (1925); Ombra la moglie bella (1926); Il nome tuo (1927); La sagra delle vergini (1928); Il peccato originale (1929); Tu la mia ricchezza (1930); L'amica dell'ombra (1931). Il G. ha scritto inoltre parecchi volumi di novelle ...
Leggi Tutto
peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...