Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] , che non è altro, come detto è di sopra, se none uno appetito disordinato della propia escellenzia, fu il primo peccato dell’uomo; al quale pruova san Tommaso, nella Somma, sottilmente e chiaramente, che fu impossibile ch’andassi innanzi altro ...
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parete
Antonietta Bufano
Il sostantivo ricorre solo nel Purgatorio, ora in senso proprio (con allusione alla p. della montagna), ora in senso figurato.
Virgilio definisce parete (III 99), cioè " pendio, [...] affermando che " queste du' pareti di pietra dura significano due costanzie e fermesse, che dè avere chi monta a purgarsi del peccato de la avarizia "). Qui dunque è più accentuato il valore di " muro ", p. che chiude; una volta giunti sulla sommità ...
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sortire
Bruno Bernabei
Verbo di rara frequenza, documentato solo nella prima e nella terza cantica della Commedia.
La semantica della voce si presenta assai omogenea, e può ordinarsi prevalentemente [...] Flegetonte, la quale osi trarsene fuori più che sua colpa sortille, più di quanto " le fu consentito " per la gravità del proprio peccato; Pd IV 37 Qui si mostraro, non perché sortita / sia questa spera lor (Beatrice chiarisce i dubbi di D. circa la ...
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twittabile
agg. Che può essere comunicato mediante la rete sociale Twitter.
• Questo porta all’autocensura? «Non credo che scoraggi gli scrittori, credo che crei questa retorica pubblicitaria buonista [...] nella Chiesa, ha parlato di tre fasi: disinformazione, diffamazione, calunnia. «Tutte e tre ‒ ha affermato ‒ sono peccato!». Ecco perché il nuovo Papa, legato alla retorica ignaziana, risulta facilmente «twittabile»: per questa sua capacità di ...
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reale (regale)
Luigi Blasucci
L'aggettivo ricorre tre volte nel Convivio e quattro nella Commedia. Può designare semplicemente ciò che " è di re ": Cv IV V 12 poi che [Roma] da la reale tutoria fu emancipata; [...] benefici? In If XVIII 85 quanto aspetto reale ancor ritene!, l'aggettivo crea un fortissimo contrasto con la viltà del peccato per cui il personaggio, il seduttore Giasone, è condannato, e col degradante ambiente infernale che lo circonda.
In senso ...
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assolvere [participio assolto, asciolto e assoluto]
Luigi Peirone
Il verbo è usato due volte nel senso specifico dell'assoluzione sacramentale: finor t'assolvo, e tu m'insegna fare / sì come Penestrino [...] può intendere " liberi dai legami del corpo ", cioè " morti ", come vogliono parecchi dei commentatori, ma anche " assoluti e liberati dal peccato originale " (Buti), assolti " a vita, vel a poena " (Benvenuto).
In Pd XXV 25 Ma poi che 'l gratular si ...
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Dal punto di vista strettamente speculativo, caso, o evento casuale, è quello che si produce al di fuori e indipendentemente dalla serie determinata delle cause e degli effetti. È quindi evidente che il [...] la linea di condotta del fedele (v. casistica).
Casi riservati. - Con questo nome vengono designate le censure e i peccati da cui il confessore non può assolvere senza una speciale facoltà. Coloro che hanno diritto ordinario a concedere la facoltà di ...
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Romanziere e saggista britannico, nato a Newquay (Cornovaglia) il 19 settembre 1911. La sua carriera letteraria inizia nel 1934 con Poems, una raccolta di poesie definita da lui stesso "cosa povera e modesta"; [...] di metafore e simboli, gli servono per illustrare la condizione umana di oggi.
L'immanenza del male, l'irresistibile tendenza al peccato, la penosa grettezza dell'umanità, la degenerazione, il contrasto tra fede e scienza, tra fede e ragione, sono i ...
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NÉMETH, László
Enrico Várady
Scrittore, romanziere, critico ungherege, nato nel 1901 a Nagybánya (Baia Mare).
Medico, spirito irrequieto e sensibilissimo, è prodigiosamente versatile nei campi più disparati [...] erano i suoi tentativi teatrali (Villámfénynél, Alla luce del lampo, 1938).
Dei molti romanzi (Gyász, Lutto; Bën, Peccato; Alsóvárosi búcsú, Sagra nel sobborgo; Szerdai fogadó nap, Ricevimento del mercoledì; A másik mester, Il secondo maestro) uno ...
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CRISTO
P. Skubiszewski
Per la narrazione della nascita, della vita e morte, dei miracoli e della parola di C., cardine della fede cristiana, i testi-base sono costituiti dai quattro vangeli, libri destinati [...] per esaltarne la figura: la vittoria e la gloria. Avendo subìto il supplizio sacrificatorio della croce, C. ha conseguito la vittoria sulla morte, sul peccato e su Satana (1 Cor. 15, 12-27; 15, 54-56; Col. 2, 15; Eb. 2, 14; Leone Magno, Sermo LIX, PL ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...