Sargon di Assiria
Nome di due re assiri.
S. I (ca. 1850 a.C.) regnò all’epoca dei commerci con Kanish.
S. II (721-705) continuò la politica di Tiglat-pileser III, conquistando e trasformando in province [...] . I lavori non erano terminati quando S. morì in battaglia in Tabal. Il suo corpo rimase insepolto, e la vicenda fu intesa come effetto di un ignoto «peccato» del re. Il successore Sennacherib abbandonò dunque Dur-Sharrukin e non nominò mai il padre. ...
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domare [dome, in rima, II singol. pres. indic. ]
In Pg XI 53 s'io non fossi impedito dal sasso / che la cervice mia superba doma, nel senso di " gravare ", " appesantire ". D. trae la sua espressione [...] (Benvenuto), " ti purghi "; oppure, con maggiore aderenza al significato proprio del verbo, " domi te stesso, piegando al solo bene la tua volontà già volta al peccato " (Scartazzini-Vandelli); " doma, cioè vince, espiandole, le sue colpe " (Porena). ...
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Severo
Gnostico ricordato nella Storia ecclesiastica di Eusebio (IV, XXIX) come caposcuola dei severiani. La sua dottrina, con l’accettazione del Vecchio Testamento e dei Vangeli (respingeva invece l’epistolario [...] può essere spiegata, forse, alla luce dell’Apocalisse di Abramo, testo apocrifo in cui si afferma che l’albero proibito del Paradiso terrestre era la vite e non il melo, quindi al suo frutto va ricondotta la caduta dell’uomo nel peccato originale. ...
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Scrittore politico (Torino 1698 - L'Aia 1737). Entrato nella corte di Vittorio Amedeo II fin dal 1707, fu suo consigliere nella politica ecclesiastica durante il periodo di aspra tensione del re con la [...] in Italia, e pose al centro del proprio pensiero riformatore la concezione dell'uomo come forza prima e autonoma della vita sociale, creato libero, scaduto in conseguenza del peccato, ma da Cristo restituito alla primitiva libertà naturale. ...
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Cronyn, Hume (propr. Hume Blake). ‒ Attore e sceneggiatore canadese (London, Ontario, 1911 - Fairfield, Connecticut, 2003). Alternò sempre cinema, teatro e televisione, vincendo per quest'ultima tre Emmy [...] Rope (Nodo alla gola, o Cocktail per un cadavere, 1948), quindi per Under Capricorn (Sotto il Capricorno o Il peccato di Lady Considine, 1949). Negli anni Cinquanta apparve in commedie e in serie televisive, interprete anche dei primi episodi (1956 ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] non è la circoncisione né il prepuzio, ma la fede che opera per mezzo dell'amore"). La Legge però viene anche collegata con il peccato, nel senso che essa ne è insieme causa ed effetto, e la celebre pagina di Rom. 7, 7-25, esprime bene il senso di ...
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ROMANIA
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Martina Teodoli
Alexander Niculescu
Luca Bianchi
Maurizio Caperna
Nicola Balata
Angela Prudenzi-Manuela Cernat
(XXX, p. 1; App. I, p. 981; II, II, p. 740; III, II, p. 631; IV, III, p. [...] dei singoli, si limitò a pochi titoli, dividendosi, durante gli anni Venti e Trenta, tra il genere sentimentale − Pacat (Il peccato, 1925) di V. Bieganski, Lia (1927) di J. Mihail − e quello tutto particolare del western storico: Ianu Janu (1928), di ...
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Religione (fr. conversion; sp. conversión; ted. Bekehrung; ingl. conversion). - In latino conversio, da converti o se convertere, vale originariamente "portarsi dall'uno all'altro luogo", "volgersi verso [...] p. es. Isaia, l. c.) e specialmente dai Salmi, la misericordia di Dio, cioè la liberazione dai mali fisici meritati per il peccato. L'antinomia pertanto su cui si fonda la conversione, tra Dio e il proprio io, nell'ebraismo è alquanto attenuata: io e ...
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SAVONAROLA, Girolamo
Stefano Dall'Aglio
– Nacque a Ferrara il 21 settembre 1452, terzogenito di Niccolò, mercante, e di Elena Bonacossi, e fu battezzato con il nome di Girolamo Maria Francesco Matteo. [...] padre, spiegò che il suo gesto era dovuto alla volontà di abbandonare un mondo dominato dal vizio, dall’ingiustizia e dal peccato. Presi i voti e completato l’anno di noviziato, il giovane Savonarola emise la professione, per poi iniziare a studiare ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] , la teologia salmodica afferma la necessità del patimento quale prova di iniziazione per il giusto e non già a espiazione del peccato.
Il Salmo XIV svolge l'argomento seguente: dopo aver invocato Dio, poiché nel mondo a quel che appare non c'è ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...