Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giacomo Baroffio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Quattrocento si apre con le persecuzioni e il rogo di Jan Hus – coraggioso fautore [...] spirituale contro la carne, il mondo e il Maligno al desiderio di una morte che liberi dalle miserie derivanti dal peccato originale.
La sua versione poetica di cinquanta Salmi, che dimostra fra l’altro una notevole sapienza metrica, entrerà nella ...
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Alessandro Magno
C. Frugoni
Re di Macedonia (356-323 a.C.), Alessandro III, detto Magno, nacque da Filippo II di Macedonia e Olimpiade. La sua nascita fu ben presto circondata da notizie misteriose, [...] di Remagen (sec. 13°), un capitello della cattedrale di Basilea (seconda metà del sec. 12°; la scena è unita a quella del Peccato di Adamo ed Eva) e uno del duomo di Friburgo in Brisgovia (sec. 13°), dove la raffigurazione è associata alla sirena ...
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ladro, ladrone (latro)
Bruno Basile
Sergio Romagnoli
La forma che continua il nominativo latino non si differenzia dall'altra in D.; ma alcuni commentatori pensano che ‛ ladrone ' valga " bandito ", [...] sovra le spalle che, pien di rabbia, vorrebbe inseguire Vanni Fucci (XXV 17-24), la parola furto è adottata a indicare il peccato per cui il centauro Caco non è con i suoi fratelli a far da guardiano ai violenti del Flegetonte. Nel ladrocinio di Caco ...
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NOGAROLA, Isotta
Lorenzo Carpanè
NOGAROLA, Isotta. – Nacque a Verona nel 1418 da Leonardo, erede di una delle famiglie veronesi di più antica e illustre nobiltà, e dalla padovana Bianca Borromeo, dal [...] e il 1461: in esse Isotta mise a frutto l’intenso studio condotto nel decennio precedente. Del 1451 è un dialogo sul peccato originale; del 1453 l’elogio a Ermolao Barbaro e una lezione pubblica sulla vita di s. Girolamo; al 1459 risale il discorso ...
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libertà (libertade; libertate)
Bruno Bernabei
È tra i vocaboli centrali del mondo dantesco, pervaso dall'ideale della l., dalle prime opere fino alla Commedia, dove continuamente presente è la tensione [...] (Pd XXXI 85).
Il termine ricorre spesso nell'opera di D., fuorché nell'Inferno, la cantica della soggezione al peccato (v. anche LIBERO), e, secondo i vari contesti, è inteso nel significato morale, intellettuale, politico. Il centro al quale ...
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TRIMARCHI, Girolamo
Vincenzo Lavenia
– Nacque a Messina intorno al 1580 da una famiglia baronale nobilitata nel Quattrocento e forse fu fratello del medico Andrea.
Prese i voti nel convento di S. Francesco [...] (si tratti anche di una nobile o di una religiosa) ha l’obbligo di denunciare al foro esterno sotto pena di peccato mortale e sotto minaccia di scomunica latae sententiae, come accade con ogni fattispecie di crimine ereticale di cui il fedele abbia ...
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DE NOBILI, Benedetto
Paolo Cherubini
Nacque da nobile famiglia lucchese certamente sul finire del secolo XV. Entrato nell'Ordine dei predicatori, compare per la prima volta negli Atti dei capitoli di [...] virtù divina, propose poi di omettere i termini di origine scolastica di "formale" e "materiale" a proposito del peccato originale, caldeggiò infine una formula pacifica sul privilegio mariano. Nella congregazione generale del 6 luglio 1546 fu tra i ...
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Antenora
Emilio Bigi
. Nome (If XXXII 88) della seconda delle zone in cui è distinto il cerchio nono dell'Inferno dantesco. In essa sono puniti coloro che hanno tradito la fede spezial (If XI 63) creata [...] Cretese) colpevole di aver favorito l'entrata dei Greci nella propria città. Ma ancor meglio si chiarisce la qualità del peccato punito in questa zona ricordando i personaggi che compaiono nei versi a essa dedicati (XXXII 70-139, xxxlll 1-90): Bocca ...
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ATTEONE (᾿Ακταίων, Actaeon)
G. Cressedi
Figlio di Aristeo e di Autonoe.
Fu allievo di Chirone, che ne fece un valentissimo cacciatore. Insuperbito da questa sua qualità, A. si vantò di superare nel tiro [...] un cane da caccia e Maira (Paus., x, 30, 3).
Alla prima tradizione, secondo cui, cioè, A. sarebbe stato punito di un peccato di superbia, si ispirano le più antiche raffigurazioni del mito, in cui Artemide, vestita di un lungo chitone, con l'arco in ...
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gravare (grevare; grieva, in rima, nel Fiore)
Bruna Cordati Martinelli
Significa sempre " appesantire ", " aggravare ", ma è piegato - nelle diverse situazioni e nella varietà dell'uso proprio e figurato [...] volta per la troppa violenza della luce. In If VI 86 (diverse colpe giù li grava al fondo), il verbo indica il peso del peccato che costringe i peccatori nel basso dell'Inferno.
Con lo stesso valore, ma al figurato, in Pd XI 88 (Né li gravò viltà di ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...