tormentare
Guido Favati
In senso proprio significa " torturare ", " straziare ", più spesso in punizione di una colpa. La connessione fra colpa e tormento è esplicita in If XXVIII 47, dove Virgilio [...] 'Inferno allude anche l'infinito sostantivato di Rime LXVIII 36: se l'anima non ottiene da Dio il perdono del suo peccar... / partirassi col tormentar ch'è degna, " se ne anderà (all'inferno) col tormento di cui è meritevole " (Barbi-Maggini).
Si può ...
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traducianismo
Dal lat. tardo traducianus, der. di tradux -ŭcis «propaggine», che a sua volta è un der. di traducĕre «trasferire, trasmettere». In teologia, teoria secondo la quale l’anima dei figli proviene, [...] Epistolae, CXXVI, 1). Al tempo dell’eresia pelagiana Agostino lo difese come la teoria più adatta per spiegare la trasmissione del peccato originale che si propaga per generazione (De genesi ad litteram, X, 11-26 e altrove). Papa Anastasio II, in una ...
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Michele
Gian Roberto Sarolli
Uno degli arcangeli del Vecchio Testamento; fu quello che maggiormente contribuì a debellare gli angeli ribelli capeggiati da Lucifero (Apoc. 12, 7-10). Questo passo dell'Apocalisse [...] strupo, richiamando il passo apocalittico. M. è invocato, insieme con s. Pietro e tutti i santi, da coloro che purgano il peccato dell'invidia, in Pg XIII 51 gridar ‛ Michele ' e ‛ Pietro ' e ‛ Tutti santi ', e infine, insieme con gli altri due ...
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torma
Andrea Mariani
In latino turma è termine tecnico del linguaggio militare, e vale " squadrone di cavalleria "; quindi anche " squadra di cavalli " e per estensione " moltitudine ", " folla ". L'uso [...] definita greggia (XV 37) e forse nell'un termine e nell'altro è implicito un senso di disprezzo per la bestialità del peccato commesso.
In XXX 43 l'espressione donna de la torma definisce la cavalla (o mula, secondo l'Anonimo) che Gianni Schicchi (v ...
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profano
Lucia Onder
Il termine compare in un unico caso, riferito ai golosi, i miseri profani (If VI 21) che urlano come cani e, come a difesa, si volgono dall'uno all'altro fianco, nell'inutile ricerca [...] : " ogni peccatore è stolto; ma più lo goloso: imperò che in ciò è più simile alle bestie che in altro peccato ".
Il Barbi (Problemi I 265) considera l'espressione miseri profani dittologia sinonimica e cita testi antichi in cui p. è rafforzamento ...
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contrasto
. La tecnica medievale del c. ma non l'uso concreto dei modi anche formali del componimento poetico dialogato, che pur era senza dubbio nelle conoscenze letterarie di D. (il quale cita nel [...] materiale attraverso le varie prove subite o contemplate dal viator D. nasce la vittoria dell'anima, mondata dalle scorie del peccato.
Nelle Rime D. non adopera mai la forma metrica del c., ma soltanto, e una volta sola, quella del discordo ...
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Diritto
Delitto commesso da chiunque si impossessa della cosa mobile altrui sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto. Disciplinato dall’art. 624, il furto appartiene alla categoria dei [...] , il furto f. con strappo (art. 624 bis, co. 2, c.p.).
Religione
Nella teologia morale, il furto è considerato peccato, perché viola non solo il diritto divino e umano, ma anche il diritto naturale; esso è contrario al settimo comandamento del ...
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(ted. Schmalkalden) Città della Germania (20.405 ab. nel 2008), nella Turingia, alla confluenza dello Schmalkalde nello Stille.
Lega di S. Fu formata a S. (27 febbraio 1531) fra l’elettore Giovanni di [...] di Cristo, condanna del culto dei santi, abolizione del celibato ecclesiastico ecc.); sul terzo gruppo, infine (articoli relativi al peccato, la penitenza, la confessione, il battesimo, la consacrazione e il matrimonio dei preti, i voti monastici ecc ...
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SWEDENBORG, Emanuel
Maryla Falk
Pensatore svedese, nato a Stoccolma il 29 gennaio 1688, morto a Londra il 29 marzo 1772. Figlio di Jesper Swedberg, rettore dell'università di Upsala, più tardi vescovo [...] che è ridotta a una triunità di carattere psico-antropslogico), lo Sw. giunge man mano a negare tutti i dogmi relativi al peccato originale, all'ira divina e alla redenzione. La creazione è un'emanazione che sta fuori dello spazio e del tempo che non ...
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Cardinale, nato nel 1483 a Venezia, morto il 24 agosto 1542 a Bologna, cominciò col rendere inestimabili servigi alla propria patria sia nelle questioni di carattere interno, quale quella di regolamentazione [...] dei principî cattolici, dagli articoli sullo stato originale dell'uomo, sul libero arbitrio, sulla causa del peccato e sul peccato originale a quello sulla giustificazione. Ma quando venne in discussione la dottrina dei sacramenti nello spirito retto ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...