Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La scuola di Port-Royal elabora un sistema di razionalismo filosofico in cui logica, [...] invece entrambi alla memoria e all’esempio conservati dalla tradizione.
Secondo la teoria della grazia di Giansenio, dopo il peccato originale l’uomo ha perso la libertà, che era invece posseduta da Adamo il quale poteva vivere e perseverare nella ...
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Costantino
Enzo Petrucci
Imperatore dal 306 al 337, C. è una di quelle eccezionali personalità che vengono assunte come simbolo di una svolta storica e per cui l'esaltazione dei contemporanei (in questo [...] i passi che nell'opera dantesca si riferiscono a Costantino. L'ultimo capitolo del II libro della Monarchia, che si apre con il peccato di Adamo, si chiude non a caso con quella dolorosa esclamazione contro C.: ‛ Oh non fosse mai nato ! ', che sembra ...
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GLIRIČIĆ, Alberto (de' Gliricis, Ivan Albert Gliričić, Duimi, Duymi, Duymic o Doymi)
Fiamma Satta
Nacque intorno al 1510 a Cattaro, dominio veneto (oggi Kotor, nel Montenegro). L'appellativo Duymic (poi [...] sotto forma di indulgenze per i defunti. Secondo il G. la morte non comporta il venire meno della pena per il peccato originale, altrimenti il tribunale divino perderebbe il suo valore. Solo su quest'ultimo punto il G. incontrò la forte opposizione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni di Salisbury e la concezione del potere nell'alto Medioevo
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Composto nella [...] , che dipende dalla capacità dello Stato di tenere a freno le pulsioni violente innescate in ogni essere umano dal peccato originale. Agostino spiega quindi la genesi del potere politico con l’esigenza di rimediare al disordine provocato dalla scelta ...
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DAVIDE
M. Mihályi
Profeta e re d'Israele (ca. 1000-961 a.C.), figlio di Iesse, unto segretamente re da Samuele per ordine di Dio, fondatore della dinastia che regnò per quattro secoli sul regno di Giuda.La [...] Golia e guerriero valoroso che non disdegna di suonare l'arpa a gloria del Signore, infine peccatore, laddove il peccato è però premessa necessaria al pentimento (Maser, 1993). Ruolo determinante nell'elaborazione dell'immagine di D. nell'Occidente ...
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PRUDENZIO (Aurelius Prudentius Clemens)
C. Bertelli
Poeta latino cristiano, nato nella Spagna Tarragonese (forse a Saragozza, secondo una recente ipotesi a Calahorra) nel 348. Morto dopo il 405. Alcune [...] uomo per la redenzione, in cui è la premessa all'Apotheosis, la consacrazione della natura umana in Gesù. Il peccato è il nemico dell'umanità, la cui degradazione è contemplata nella Hamartigenia, mentre la Psychomachia rappresenta vivamente la lotta ...
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Medusa
Giorgio Padoan
Personaggio mitologico; figlia del re Forco e di Ceto, chiamata anche Gorgone (v.) come le sue due sorelle maggiori, viveva nelle isole Dorcadi, nell'Oceano etiopico. Nettuno, [...] , non è in grado di vincere da solo avviene non a caso presso le mura della città entro la quale è punito il peccato contro la fede; e dunque perspicuamente il lana ha indicato nella M. dantesca il demone dell'eresia (chiosa poi stemperata da qualche ...
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mordere
Alessandro Niccoli
Verbo esclusivo della Commedia, con l'eccezione di Rime CXVI 75.
Come nell'uso odierno, nel suo significato più proprio esprime l'azione dell'afferrare fortemente tra i denti, [...] pena della crocefissione, se commisurata alla natura umana assunta da Cristo, fu del tutto giusta, data la gravità del peccato originale. Il dissenso verte sulla costruzione, giacché quasi tutti i commentatori considerano nulla (pena) come soggetto e ...
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chinare
Riccardo Ambrosini
Come verbo transitivo è attestato tredici volte nella Commedia, una nelle Rime e una nel Fiore; come riflessivo è attestato tre volte nella Commedia; il participio ‛ chinato [...] umilmente sui propri errori " e " non aspirare ad azioni morali "; nel secondo passo " l'urgenza del pericolo ", implicito nel peccato, " è espressa in un atteggiamento visivo " (Pagliaro, Ulisse 94), certamente caro a Dante. Cfr., oltre a Fiore XXIV ...
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stipa
Antonietta Bufano
Indica propriamente " legname minuto di scope, sterpi e altro, da far fuoco ", e, per estensione, " moltitudine di cose stivate insieme a guisa di fastello di stipa " (Tommaseo, [...] equivalente a " siepe, che chiude e circonda; e per questo si può intendere che qui dentro si punisce più grave peccato ". Così anche il Landino (" siepe che circonda i peccatori degni di più chiuso carcere "), mentre Benvenuto, tra i " diversa ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...