esca
Enrico Malato
Il sostantivo è usato da D. in entrambi i suoi significati fondamentali, nel senso cioè letterale ed etimologico di " cibo ", e nell'altro, derivato com'è noto dal primo, di " materia [...] XIV 145 Ma voi prendete l'esca, si che l'amo / de l'antico avversaro a sé vi tira, nel senso che il peccato appare lusinghevole e attrae nella rete del demonio gli uomini che si lasciano adescare (i due sostantivi tornano in coppia anche in Petrarca ...
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Benedictus qui venis
Dante Balboni
L'acclamazione popolare al Messia o al trionfatore in genere era un'espressione gioiosa e sacrale nello stesso tempo. I fatti storici e ‛ tipici ' nell'Antico Testamento [...] Benedictus qui venir '; infatti Beatrice rappresenta per D. ciò che Cristo rappresentava per l'umanità: la redenzione dal peccato e l'aiuto soprannaturale per conseguire la salvezza eterna.
Bibl. - M. Righetti, Manuale di storia liturgica, II, Milano ...
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falsare
Guido Favati
In senso proprio equivale a " falsificare ", " adulterare ", con particolare riferimento alla lega metallica delle monete: Capocchio si definisce uno che falsai li metalli con l'alchìmia [...] signor verace e ad esso è legato da vincoli di vassallaggio (i' son su' fedel, vv. 6 e 7): sicché vanamente Ragione oppone che falsar tal saramento è san peccato, e che, se pure l'Amante vien meno al suo giuramento, non è pergiurato (XXXVII 1 e 4). ...
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Regista, sceneggiatore e attore russo (n. Mosca 1937). Assunse in arte il cognome della madre per distinguersi dal fratello Nikita M. (v.); sceneggiatore dell'Andrej Rublëv di A.A. Tarkovskij, dal suo [...] ), The Postman's white nights (2014, Leone d'argento a Venezia), Paradise (2016, Leone d'argento a Venezia), Il peccato (2018) e Dorogie tovarishchi (2020, Premio speciale della giuria alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia). ...
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SPERANZA
Ricardo ROJAS
. Il concetto cristiano chiarito e svolto dai teologi raccoglie in sintesi gli elementi, talora vaghi e oscuri, del concetto popolare e più quelli della speculazione razionale [...] bene a cui tende, come lo presuppone del resto anche il suo contrario, la "disperazione ": la quale perciò non è il peccato più grave quanto alla malizia, come sarebbe l'odio di Dio, ma quanto al pericolo maggiore che porta seco, precludendo l'ultima ...
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SPREGELBURD, Rafael
Rodolfo Sacchettini
Drammaturgo, regista teatrale, attore teatrale e cinematografico argentino, nato a Buenos Aires il 3 aprile 1970. Formatosi con Ricardo Bartís, Mauricio Kartun [...] al 2008 ha composto una Heptalogía de Hieronymus Bosch che comprende sette opere autonome concepite intorno all’idea del peccato. Ai vizi capitali medievali S. associa nuovi vizi moderni: La inapetencia, La extravagancia, La modestia (messa in scena ...
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Pittore francese nato il 28 aprile 1868 a Lille (Nord). Amico di Cézanne e di Van Gogh, si staccò da loro per lanciare il manifesto del simbolismo. Dopo aver pubblicato il volume Reflexions d'un témoin [...] Il libro Le grand et très divin Michelange (Tonnerre 1924) è una eloquente professione di fede nella virtù del classicismo. Peccato che, invece di assomigliare ai grandi maestri, che pur dimostra di comprendere così bene, il B. si avvicini piuttosto ...
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PRUDENZIO di Troyes
Gerardo Bruni
Scrittore medievale, fiorito nel sec. IX. Di nobile famiglia spagnola, il suo nome di battesimo fu Galindo. Ancora adolescente, andò a stabilirsi in Francia, dove compì [...] egli si faceva difensore della predestinazione alla morte e alla vita, per il premio e la pena, ma non per il peccato, non pro omnibus sed pro multis. Dopo la lettera di P. la controversia si allargò straordinariamente; e poiché Incmaro sollecitò, a ...
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PULCI, Antonia
Nicola Zingarelli
Figlia di Francesco d'Antonio Giannotti, prende il cognome da Bernardo Pulci (v.) che ella sposò il 1470; non ebbe figli; ammalatasi nel 1473, languì molti anni. Ella [...] Maria Vergine che le conferisce la facoltà di guarire con la benedizione ogni ammalato il quale confessi contritamente il suo peccato. Così la sua onestà rifulge, quando il re conduce a lei sconosciuto lo scellerato fratello afflitto da lebbra e per ...
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Matarazzo, Raffaello
Sergio Grmek Germani
Regista cinematografico, nato a Roma il 17 agosto 1909 e morto ivi il 17 maggio 1966. Realizzatore di film di genere in primo luogo basati sull'accettazione [...] nella splendida gamma di colori delle pellicole Ferrania o Gevacolor ‒, il dittico con Silvana Pampanini Vortice (1953) e Schiava del peccato (1954), il cupo Guai ai vinti! (Vae victis) del 1954, sulla violenza di cui sono vittime le donne a causa ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...