Lucifero
Andrea Ciotti
Sotto il nome di L. o Satana, che in lingua ebraica significa " avversario ", o " diavolo ", e in lingua greca è sinonimo di calunniatore, s'intende più frequentemente nella Bibbia [...] . Lat. CLXXXII 961). Parimenti Pietro Lombardo, sulla traccia di Isaia, individua nella superbia e nel desiderio di uguagliarsi a Dio il peccato di L. (Sent. II VI 1) e si sofferma, quindi, a considerare la collocazione di L. dopo la tentazione (VI 6 ...
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Scultore (Castelrotto 1805 - Milano 1882). A Roma studiò con P. Tenerani e B. Thorvaldsen. Lavorò soprattutto a Milano, eseguendo statue mitologiche, allegoriche e religiose (Achille ferito, Eva dopo il [...] peccato, Milano, Galleria d'arte moderna). Fu anche autore di monumenti funebri (Carlo Emanuele II di Savoia, nella Cappella Reale di Torino). ...
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Serie di storie a fumetti in bianco e nero, di ambientazione noir, disegnate dallo statunitense F. Miller (n. 1957) a partire dal 1991. S.C., cioè "la città del peccato", è il soprannome di Basin City, [...] dove si intrecciano le storie violente di criminali, prostitute e malavitosi. Nel 2005, dal fumetto è stato tratto il film omonimo, diretto da R. Rodriguez (n. 1968) e dallo stesso Miller ...
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Il complesso delle dottrine e il movimento ereticale che fanno capo al monaco Pelagio (ca. 354 - ca. 427). La dottrina di Pelagio è improntata a un moralismo ascetico-stoico: l'uomo può con le sue forze [...] i comandamenti di Dio e salvarsi; la grazia gli è data solo per facilitare l'azione. Ne consegue la negazione del peccato originale e della necessità del battesimo e della penitenza. Dopo la condanna del concilio di Cartagine (411), il p. fu ...
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Francesca da Rimini
Antonio Enzo Quaglio
Matilde Luberti
Figlia di Guido da Polenta il Vecchio, signore di Ravenna, F. (o Franceschina) andò sposa, intorno al 1275-1282, a Gianni Ciotto (" zoppo, sciancato [...] amore, ponendo eternamente l'uno accanto all'altro i due attori. Ma soltanto nella donna che rievoca è viva la coscienza del peccato che drammatizza l'innamoramento in fatale tragedia con fremiti e gridi sensuali: " È gioia ed è dolore, è amore ed è ...
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caligine
Calogero Colicchi
La parola è adoperata con valore figurato, solo in Pg XI 30 quell'ombre... andavan sotto 'l pondo / ... purgando la caligine del mondo, per indicare il peccato di superbia, [...] considerato come " fumo " che ha offuscato durante la vita terrena la purezza delle anime (cfr. Aug. in Psal. VI " vidit fumum superbiae similem, ascendentem, tumescentem, vanescentem ", citato dal Tommaseo), ...
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Scrittore (San Cesario di Lecce 1885 - Milano 1959). Collaboratore di numerosi giornali e periodici, pubblicò romanzi e racconti che si riallacciano alla tradizione della narrativa regionale (La vigilia, [...] 1914; Il peccato, 1919; Fiorella, 1920; Nostra madre, 1921). In seguito si dedicò alla rievocazione di figure di uomini illustri in una serie di biografie che uniscono alla larghezza d'informazione una piacevole scioltezza di racconto (Vita amorosa ...
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Paradiso terrestre
Andrea Ciotti
terrestre. Nel concetto di D. il P. terrestre si configura, secondo la tradizione biblica, quale luogo di delizie in un originario stato primitivo di purezza e di felicità, [...] studiata dal Graf, e dell'esegesi dei padri orientali, inserendovi chiaramente di suo il concetto teologico di contrapposizione morale tra il peccato originale e la redenzione, tra l'uomo antico e l'uomo nuovo, tra il male e il bene, come emerge con ...
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usura
Termine che nel Medioevo indicava qualsiasi interesse preteso per prestiti in denaro o in natura. Come tale l’u., che era stata disciplinata dal diritto romano, fu considerata peccato dalla teologia [...] morale cristiana e venne a lungo vietata da numerosi concili ecclesiastici e dalla normativa dei poteri laici. Le norme contro l’usura furono aggirate mediante stratagemmi diversi consistenti nel presentare ...
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prevaricazione
" Trasgressione della legge ", " fallo ", in senso prevalentemente religioso. D. usa il vocabolo a proposito di Adamo (la prevaricazione del primo uomo, Cv IV V 3), che peccando coinvolse [...] nel peccato l'umanità tutta: post praevaricationem human generis (Ve I IV 4; v. anche VII 2). ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...