DRAGO
S. Manacorda
Il d. è uno degli animali fantastici la cui frequente natura composita, funzionale a intenti di rappresentazione simbolica, rivela contemporaneamente una forte attitudine ornamentale. [...] chiesa di S. Michele, tavola di Bernardo Daddi, del 1328). In un capitello del sec. 12° nel priorato di Moirax (Aquitania) al Peccato originale si affianca, ripetuto su ambo i lati, S. Michele. Il collegamento tra Eva e il d. si ritrova in una statua ...
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GENESI
M.V. Marini Clarelli
Il primo libro del Pentateuco, che la traduzione greca detta dei Settanta e la patristica designano con il nome di G., narra la creazione del mondo, la storia dell'Eden, [...] dove è rappresentata anche per la prima volta la Caduta dei progenitori. Questa scena, che presuppone la dottrina del peccato originale, segna già una differenza rispetto al repertorio giudaico noto, come poi - e in modo più evidente - quella della ...
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BUONACCORSI, Filippo (Callimachus Experiens)
Domenico Caccamo
Nacque a San Gimignano il 2 maggio 1437 da una famiglia di mercanti, piuttosto facoltosa, che aveva stabilito da lungo tempo relazioni d'interessi [...] rinascimentale, Spoleto 9-10 ott. 1964, pubblicati in Ungheria d'oggi, V1965), I, pp. 46-53, 114-117; Id., Il problema del peccato in Giovanni Pico della Mirandola e in F. B. detto Callimaco Esperiente, in L'opera e il pensiero di Giovanni Pico della ...
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ora (avv.)
Mario Medici
1. Questo avverbio è spesso usato sia in prosa sia in poesia, nella quale ultima è prevalente la forma tronca ‛ or ', che è invece in minoranza in prosa (per es., nella Commedia [...] " a questo punto ", con un verbo di tempo presente, in Rime XCIII 12 Secondo detto m'hai ora, m'avviso / ch'ella è sì d'ogni peccato netta; Cv II Voi che 'ntendendo 20 Or apparisce chi lo fa fuggire (ripreso in VII 9); If II 98 Or ha bisogno il tuo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo dell’inquietudine
La filosofia medievale era fondata sulla certezza della fede.
Umanesimo [...] cinesi sono più antiche delle cronologie bibliche, e nasce addirittura, a opera del protestante La Peyrère, l’idea che il peccato di Adamo coinvolga solo, a un momento avanzato della storia, il popolo ebraico e il mondo cristiano, mentre sarebbe ...
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CHIESA, Giannicola (al secolo, Marco)
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Genova il 25 apr. 1695 terzogenito di Bartolomeo e di Teresa Soppi (non Zoppi come riporta il van Luijk). Fin da fanciullo il C. trovò [...] superata per poter entrare nella via illuminativa e iniziare la "pratica delle virtù per amore delle virtù" non per odio del peccato. Ultima tappa è la via unitiva "in cui si ama per amare" mediante la contemplazione, che attraverso i suoi gradi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dagli inizi del Seicento la Chiesa cattolica si impegna in un’azione di propaganda, [...] sua evocazione sensibile attraverso la pratica degli Esercizi spirituali, un efficace strumento di conversione e un monito contro il peccato e le passioni.
Il genio del barocco si adegua a questa funzione ammonitrice e propone immagini di morte, cupe ...
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maggiore (maggio)
Antonio Lanci
Aggettivo ad altissima frequenza, usato assolutamente o seguito da un secondo termine di paragone, ovvero come superlativo relativo. La forma apocopata (‛ maggior ') ricorre [...] " della fiamma che cela Ulisse e Diomede racchiude l'anima del primo, in quanto più importante del suo compagno di pena per peccato e per opere: " a Dante piace spesso porre una corrispondenza tra la grandezza ideale del personaggio e il suo aspetto ...
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CESARIO da Ferrara
Roberto Rusconi
Nato a Ferrara nella prima metà del sec. XV, entrò nell'Ordine dei servi di Maria prima del 30 nov. 1454, data in cui appare aggregato al convento bolognese di S. [...] più tardi, nel 1488, quando l'8 dicembre C. predicò nel duomo di Ferrara che Maria era stata concepita senza peccato originale e venne poi provocato a un contraddittorio sulla pubblica piazza dal domenicano Lodovico Stanchi da Valenza, maestro dello ...
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pentire (pentere [per metaplasmo di coniugazione: cfr. Parodi, Lingua 252]: pass. rem. I singol. pente'mi; partic. pass. pentuto; nel Fiore: fut. II singol. te ne penterai; imperf. cong. I singol. me ne [...] s'avea lasciato possedere.
Più frequentemente ricorre in senso religioso, con riferimento al dolore che, per amore di Dio, si prova dei peccati commessi: If XXVII 83 ciò che pria mi piacëa, allor m'increbbe, / e pentuto e confesso mi rendei, mi feci ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...