PIRAMO e TISBE (Πύραμος, Pyrămos; Θίσβη, Thisbe)
Carlo GALLAVOTTI
La leggenda originaria dell'amore di un dio fluviale della Cilicia per la ninfa Tisbe (che è nome greco) ricorda quella più nota di Alfeo [...] offriva all'interpretazione allegorica o anagogica: Tisbe è l'anima umana, Piramo il salvatore, la parete è il peccato originale; il leone naturalmente è il diavolo, secondo la figurazione simbolica del Medioevo, che probabilmente si deve riconoscere ...
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GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] violentemente antigesuita e anticlericale che, rimasto incompiuto, avrebbe visto la luce a Londra solo nel 1862 (Frammento inedito. Il peccato impossibile; n. ed. a cura di W. Spaggiari, Parma 1985) confermando la sua condanna di un ceto, quello dei ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] s. Paolo e sugli scritti della scuola di Antiochia, in particolare di Crisostomo: in tal modo la problematica legata al peccato, alla grazia e alla libertà umana è posta al centro della vita spirituale e della speculazione teologica. Anche per questo ...
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L'assistenza e la beneficenza
Dennis Romano
Introduzione: l'ideologia della beneficenza
Debbe il mercante essere largo a porgere la mano al povero, et farli elemosina della sua facultà quanto si extende, [...] quello detto d'Augustino: ῾Nunquam vidi hominem pium mala morte perire'. Et havendo, se non dà elemosina al povero peccha ecternalmente.
Così scriveva Benedetto Cotrugli nel suo Libro dell'arte di mercatura, composto nel 1458 ma edito soltanto nel ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Curiosita e studio della natura
Lorraine Daston
Curiosità e studio della natura
All'inizio dell'Età moderna, i termini 'curiosità' e 'curioso' [...] natura, per la quale Adamo impose i nomi alle cose secondo le proprietà naturali, che ha dato inizio od occasione al peccato originale; ma quella ambiziosa e irriflessiva cupidigia di una scienza morale, capace di giudicare del bene e del male, che ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] e mala, li illude a credersi e li mena a farsi arbitri, in quei fallaci loro atti, del bene e del male: peccato senza perdono. La politica e il senno, la stoltezza e il fato del «governatore e capitano» don Gonzalo, sono predestinati a condurre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire da alcune allusioni bibliche e soprattutto dalle apocalissi apocrife, tra cui spicca per importanza [...] . Gli disse l’angelo: “Sono quelli che hanno commesso peccato di furto, rapina e lussuria, non ne hanno fatto penitenza prossimo, mentre a lui manifestano fedeltà. Chiunque commette questo peccato, se non si pente, precipita nell’inferno, come hanno ...
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BUONINSEGNI (Boninsegni), Tommaso
Ugo Tucci
Nacque da Alessandro a Siena verso il 1531 e gli fu imposto il nome di Claudio. Secondo una notizia dell'Ugurgieri Azzolini, accolta da Quétif-Echard e quindi [...] nel 1573, gli altri nel 1585.
Il B. condanna soprattutto la smodata avidità di guadagno (neppure il gioco diventa per lui peccato mortale quando questa manchi e siano rispettate le regole, tanto più che rimettersi alla fortuna gli sembra in realtà un ...
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mondo (sost.)
Bruno Bernabei
Voce di larga frequenza e molteplici significati, usata anche nel Fiore e nel Detto. Indica anzitutto l'ordinato insieme della terra e delle sfere celesti che ruotano intorno [...] e XXIV 106 (cfr. anche XXIX 45); il mondo errante di Pd XII 94 e XX 67 è l'umanità soggetta all'errore e al peccato.
Con valore figurato, m. indica la molteplicità dei casi della vita, la varietà dei costumi e delle umane indoli: cfr. If XXVI 98 del ...
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CALINI (Calino), Cesare
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Brescia il 4 febbr. 1670 dal conte Carlo Francesco e da Elena Provaglio, in una famiglia del luogo di antiche tradizioni. Terzo di sei figli maschi [...] non vi sia grazia bastante alla conversione di tutti i peccatori; il C. respinge anche l'ipotesi che, come pena dei peccati commessi, Dio neghi al peccatore la grazia per la conversione: secondo lui una tale terribile teoria porterebbe soltanto alla ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...