La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] commento a Marziano del IX sec. presenta in questo modo il nesso tra possesso naturale delle arti, ignoranza dovuta al peccato originale e apprendimento: "Ogni arte naturale è posta nella natura umana e immanente in essa. Ne consegue che tutti gli ...
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Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] tanti guai!
E compare Alfio, solo allora, si mette il cuore in pace: così forte e irresistibile è l'argomento. Il peccato di uno è il peccato di tutti, e tutti bisogna che diano una mano per scontarlo. E come il debito dei lupini, che è il debito non ...
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ARTI LIBERALI e MECCANICHE
C. Frugoni
Nell'accezione generale, con la locuzione a. liberali si definiscono quelle attività creative che richiedono un'applicazione intellettuale e la cui produzione, [...] ad avviare il recupero della dignità della sfera pratica su cui gravava, nel mondo classico, la negatività del lavoro servile. Dopo il peccato di Adamo, dice Agostino, Iddio non ha ritirato tutti i suoi doni "poiché, oltre all'arte di ben vivere e di ...
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FOSCARARI (Foscherari), Francesco
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno all'anno 1333 da Simone di Gualmacco, abitante nella cappella di Santa Maria de' Carrari. Lo aveva preceduto di qualche anno [...] sua morte, nel 1351, gli esecutori testamentari dovettero preoccuparsi di ottenere dal vicario del vescovo la remissione del peccato di usura.
La precoce scomparsa di Simone, avvenuta nel periodo di grave crisi susseguente alla peste nera, lasciò ...
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DELLA TORRE, Ludovico
Carla Casagrande
Nacque a Verona da Domenico e da una Paola nella prima metà del sec. XV.
L'ambiente familiare pare presentarsi propizio alla futura vocazione del D.: la madre, [...] da un carme rivolto Ad condevotos Virginis.
L'opera si compone di tre articoli principali: il primo affronta la questione del peccato originale di cui si definisce la quidditas, ilmodo in cui viene contratto e il modo in cui viene cancellato; il ...
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ogni (ogne; onne; onni; ognon)
Riccardo Ambrosini
1. Dell'aggettivo indefinito distributivo o., dal quale una determinata totalità è, per così dire, raffigurata dal suo interno come una serie di singole [...] tortoso, e Pd XVIII 6 presso a colui ch'ogne torto disgrava, in egual sede ritmica); LXVIII 17, citato, XCIII 13 ella è sì d'ogni peccato netta; LXII 6 ogni tormento agresto, e CXVI 3 mostri me d'ogni vertute spento.
3.1. Per l'uso di o. di fronte ad ...
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POLETTO, Giovanni Battista
Giulia Della Torre
Riccardo Della Torre
POLETTO, Giovanni Battista. – Nacque a Roma il 2 ottobre 1915 da Vittorio, originario di Rovigo, e da Assunta Battistini, di Cesena.
Frequentò [...] con il regista e scrittore Mario Soldati (O.K. Nerone; È l’amor che mi rovina), nel 1952 firmò due episodi de I sette peccati capitali (L’invidia di Rossellini e Avarizia ed ira di Eduardo De Filippo, con il quale lavorò nello stesso anno in Marito e ...
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BONICHI, Gino (più noto con lo pseudonimo di Scipione, usato per la prima volta nel 1927 in occasione di una esposizione all'Opera cardinal Ferrari a Milano)
Giuseppe Marchiori
Nacque a Macerata il 25 [...] per potersi salvare" (Mafai, 1933). Volontà di salvezza, per amor della vita e per il terrore di dover morire nel peccato, in una continua alternativa di speranze e di cadute: questo il tema dominante delle note di diario, delle poesie e delle ...
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solvere [partic. pass. soluto e solvuto, che talvolta si alternano all'interno della tradizione manoscritta: cfr. Pd XV 52; solve, in rima, cong. pres. II singol.]
Antonietta Bufano
Significa " sciogliere [...] al v. 92 in forma assoluta: tu mi contenti sì quando tu solvi, / che, non men che saver, dubbiar m'aggrata).
Anche il peccato può essere visto " quale un legame che con forte nodo stringe il peccatore e gl'impedisce di fare il bene ", tanto vero che ...
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oscuro
Alessandro Niccoli
Ricorre in tutte le opere sicuramente dantesche, mentre non è mai usato né nel Fiore né nel Detto.
L'esplorazione del materiale manoscritto ha consentito di accertare come [...] umbram / … quale... / est iter in silvis... "; su quella fisica prevale però la metaforica oscurità della ragione ottenebrata dal peccato, come bene ha dimostrato il Pagliaro (Ulisse 10-11) chiarendo e approfondendo la chiosa di Benvenuto (" et dicit ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...