OGLIALORO TODARO, Agostino
Franco Calascibetta
OGLIALORO TODARO, Agostino. – Nacque a Palermo il 10 agosto 1847, da Francesco e da Angela Todaro.
Svolse gli studi universitari a Palermo, dapprima frequentando [...] le ricerche scientifiche, la incomparabile attività sperimentale, il carattere più fermo è quello di Agostino Oglialoro, ed è peccato che, per vicende estranee alla scienza la sua attività produttrice si sia fermata, quasi appena divenuto professore ...
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OLIVA, Alessandro
Roberta Monetti
OLIVA, Alessandro (Alessandro da Sassoferrato). – Nato a Caboccolino di Sassoferrato (Ancona) nel 1407 da umile famiglia, fu affidato precocemente (secondo quanto riferisce [...] (in Ciaconio, 1677, pp. 1047 s.): «Scripserat iam pridem sermones circiter centum de ortu Salvatoris, de coena Domini, de peccato in Spiritum sanctum et rebus variis». Ambrogio da Cori, priore generale dell’Ordine morto nel 1485, menziona gli scritti ...
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BONGIOVANNI da Cavriana
Eugenio Ragni
Nato sicuramente a Cavriana (Mantova), in data sconosciuta, ma presumibilmente compresa negli ultimi lustri del XII secolo, B. entrò ancor giovane nel convento [...] e meditazione dev'essere quella rivolta alla morte, signora del tutto: cui sottostanno anche le donne, queste sentine di peccato che tarano e travolgono il mondo. Nell'ultimo libro, infine, B. ci dà una rappresentazione del mondo infernale, a ...
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CAVALLERI (Cavaleri, Cavalleris), Paolo Agostino
Francesco Raco
Nato a Borgomanero (Novara) nel 1742, entrò giovanissimo nella Congregazione dei chierici regolari di S. Paolo, emettendo la professione [...] sociale ed economica, secondo il C., è invece conseguenza dello stato corrotto dell'uomo, che a causa del peccato non può raggiungere la felicità sulla terra; la rinuncia alla ricchezza e la rassegnazione alle sofferenze della miseria, inaccettabili ...
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CAPERANO, Alessandro
Claudio Mutini
Nacque tra il 1480 e il 1490 a Faenza, figlio di Melchiorre notaio e di certa Cassandra, che risulta ancora in vita nel 1512. Imparentato con la famiglia Sassatelli [...] avvenire, sinceramente devota la seconda come quella di un uomo che ritrova una fede nativa nella sregolatezza, nel peccato, nei disordini immancabilmente connessi alla dura esistenza del mercenario. Lo scrittore che rievoca con sincero trasporto di ...
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BATTINI, Costantino (al secolo Lazzaro Agostino)
Nicola Tanda
Nacque a Lerici, dove il padre Niccolò era medico, il 13 ott. 1757. La madre, Maria Domenica Bonifazi, alla morte del marito condusse gli [...] , Bologna 1911, I, p. 38; A. Renzi, recens. all'Apologia..., in Antologia, Firenze maggio 1823, pp. 195-203; P. Giordani, Il peccato impossibile, Macerata 1823, p. 10; P. Tonini, Elogio del p. C. B., Firenze 1861; M. Tabarrini, Gino Capponi e i suoi ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] Firenze più reo d'ogni altro verso i secoli avvenire: ma chi oggi oserebbe a questa e alle altre città italiane fare peccato di quella ampiezza di vita civile, e delle potenti fecondità del pensiero donde ebbe il mondo tanto gran luce?". Dunque, una ...
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BUONARROTI, Michelangelo
Luitpold Dussler
Enzo Noè Girardi
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese (od. Caprese Michelangelo) da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e da Francesca di Neri di Miniato del [...] esistenziale del B.: il rapporto tra amore, arte e bellezza, il potere alienante dell'amore, la solitudine, il tema del peccato, e infine lo stesso tema, precocissimo, della vecchiaia.
Con il terzo e quarto decennio del secolo, il numero delle poesie ...
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BONAVENTURA da Bagnoregio, santo
Raoul Manselli
Nacque a Civita di Bagnoregio, nella Tuscia romana, da un medico di elevata condizione familiare, Giovanni di Fidanza, e da Maria di Ritello. Battezzato [...] nella contemplazione della natura in sé e non vedrà in essa il vestigium di Dio, e questo, lo abbiamo visto, è il peccato dei "filosofi naturali" che "conoscono la natura delle cose in sé e non come vestigio".
Di qui la precisa polemica contro la ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] s. Paolo e sugli scritti della scuola di Antiochia, in particolare di Crisostomo: in tal modo la problematica legata al peccato, alla grazia e alla libertà umana è posta al centro della vita spirituale e della speculazione teologica. Anche per questo ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...