Le Naturales Quaestiones di Seneca sono un’opera dossografica, ovvero una raccolta di opinioni ed argomentazioni scientifiche riguardo a determinati argomenti, fondamentalmente legati a questioni metereologiche. [...] e sconosciute, chiamò in aiuto i suoi occhi perché vi prendessero parte e, non soddisfatto di vedere il suo peccato nella sua enormità, si circondò di specchi per poter dividere e distribuire opportunamente i vari momenti delle sue perversioni ...
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La figura di Sonja Marmeladova, uno tra i personaggi principali del capolavoro Delitto e castigo, è di certo un perfetto esempio della complessità e delle profondità tipicamente attribuite da Fëdor Dostoevskij [...] », e «Che tu poi sia una grande peccatrice, è vero». Ella viene continuamente associata all’idea di male e di peccato, nonché a quelle di miseria e sofferenza, sia economico-materiali che psicologico-emotive.Queste emergono, in particolar modo, in un ...
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«Avvenne una notte che, avendo costei molto pianto Lorenzo che non tornava e essendosi alla fine piagnendo adormentata, Lorenzo l’apparve nel sonno, pallido e tutto rabbuffato e co’ panni tutti stracciati [...] stilo. E proprio nel tentativo di riparare «il peccato della fortuna», nonché la condizione di subalternità in cui dell’opera:«Adunque, acciò che per me in parte s’ammendi il peccato della fortuna, la quale dove meno era di forza, sí come noi ...
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Come si può definire la parola tradizione? Certamente sono diverse le sfumature e i vari significati che a seconda del contesto le vengono attribuiti. Forse però il modo più semplice e incisivo per introdurre [...] viene considerata impura. Si potrebbe ricordare anche, senza andare troppo nello specifico, la nota associazione di Eva al peccato originale. Sempre rimanendo in ambito esegetico, nel XII-XIII secolo si delinearono ben due tradizioni. La prima fu ...
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La parola mito deriva dal greco μῦϑος (mythos) e possiede la stessa radice del verbo μυθέομαι (mytheomai) che significa “dire, raccontare”. Propriamente, quindi, il mito è un racconto, una narrazione [...] Sono io ora che sono l’enigma).
La Sfinge di Péladan ha, però, molteplici volti: rappresenta anche la colpa, il peccato della città di Tebe, ed è dunque figlia della corruzione morale di quella città. In quest’ottica Edipo diventa allora colui che ...
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Fra i secoli XVIII e XIX la struttura dei teatri italiani, in particolar modo dei teatri dell’Opera, si sviluppa e subisce modifiche sostanziali che la porteranno a diventare un modello per tutta l’Europa [...] , la stoltezza, ben esemplificata dalla superficialità del commento di una nobildonna, la marchesa di Lepri, che reputa un peccato che l’opera sia trista. Madame de Staël commenta ironicamente che il pubblico vorrebbe una tragedia tutta da ridere ...
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Era il 1° giugno 1919 quando l'Italia concesse ai sudditi della sua colonia in Tripolitania gli Statuti, una serie di accordi per il riconoscimento di uno status di parziale cittadinanza alle popolazioni [...] . Una simile idea, che escluse ogni continuità tra colonialismo pre-fascista e fascista, rappresenta probabilmente un esempio del “peccato originale” a causa del quale si è rivelato complesso e spesso impossibile dare il via ad un serio dibattito ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...
Nel linguaggio teologico, parola, atto o desiderio contrari alla legge divina: un’offesa a Dio, nel rifiuto del suo amore, che ferisce la dignità dell’uomo.
Nella manualistica teologica, soprattutto cattolica, si distingue il p. attuale, ossia...
veniale, peccato Nella teologia morale cattolica, trasgressione di una legge di importanza secondaria; è sempre un’offesa a Dio, ma, a differenza del peccato mortale, cui si contrappone, non priva l’anima della grazia ed è emendato con una pena...