GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] certo senso teomimetica; ancora, come l'uomo potesse - con l'ingegno e il lavoro, derivanti e conseguenze peraltro del peccato originale sul piano della necessitas - riproporre a se stesso delle sia pur limitate e condizionate forme di vita adamitica ...
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FERRO
J. Geddes
I manufatti in f. prodotti durante il Medioevo erano nella loro totalità oggetti in f. battuto, giacché le alte temperature necessarie alla fusione poterono essere ottenute in buona [...] sarebbe stato preso il legno per la Croce; il tormento rappresentato dalla seconda figura allude al rimorso di Eva dopo il peccato.Sempre in Svezia, nella zona intorno al lago Vättern, a Väversunda, a Ströja e a Värsaas, si trovano varie porte con ...
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LIBRI CAROLINI
P. Réfice
Con il nome di L. Carolini, o di Capitulare de imaginibus, è tradizionalmente nota un'opera in quattro libri, scritta presso la corte di Carlo Magno (v.) per confutare le disposizioni [...] prefigurano la condanna dei canoni niceni giudicandoli non scevri da tendenze all'iconolatria; nel complesso, stigmatizzano come peccato qualunque forma di culto delle immagini, ma insieme ne affermano la liceità del possesso, prendendo chiaramente ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] miti orfici, secondo i quali il corpo è la prigione dove l'anima punita è costretta a scontare i peccati precedentemente commessi. All'inizio è proprio una particolare idea del corpo, probabilmente mutuata dalla medicina, che influenza il pensiero ...
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Soprannome del pittore Tommaso di Cristoforo Fini (Panicale in Valdelsa 1383 - Firenze 1440). Allievo e aiuto di Ghiberti alla prima porta del Battistero di Firenze (Vasari), s'iscrisse all'Arte dei medici [...] gli angeli, eccetto quello in alto a destra); gli affreschi della cappella Brancacci al Carmine a Firenze (1424-25; Peccato originale, Predicazione di s. Pietro, Resurrezione di Tabita, Guarigione dello storpio), che pur tentando di adeguarsi alla ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] Cristo morto sulla croce, l'altra ne sottolineava la natura umana, il suo essere nato da una donna esente dal peccato originale.Il concetto di M. come strumento attraverso il quale si era resa possibile l'incarnazione venne visualizzato nelle Vierges ...
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DRAGO
S. Manacorda
Il d. è uno degli animali fantastici la cui frequente natura composita, funzionale a intenti di rappresentazione simbolica, rivela contemporaneamente una forte attitudine ornamentale. [...] chiesa di S. Michele, tavola di Bernardo Daddi, del 1328). In un capitello del sec. 12° nel priorato di Moirax (Aquitania) al Peccato originale si affianca, ripetuto su ambo i lati, S. Michele. Il collegamento tra Eva e il d. si ritrova in una statua ...
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GENESI
M.V. Marini Clarelli
Il primo libro del Pentateuco, che la traduzione greca detta dei Settanta e la patristica designano con il nome di G., narra la creazione del mondo, la storia dell'Eden, [...] dove è rappresentata anche per la prima volta la Caduta dei progenitori. Questa scena, che presuppone la dottrina del peccato originale, segna già una differenza rispetto al repertorio giudaico noto, come poi - e in modo più evidente - quella della ...
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Fabre, Jan
Giovanna Mencarelli
Artista, regista e scenografo belga, nato ad Anversa il 14 dicembre 1958, dove si è formato all'Accademia reale di belle arti. Nipote dell'entomologo J.-H. Fabre (1823-1915), [...] e al Musée d'Art contemporain di Lione, gli sono state dedicate personali a Prato (Centro di arte contemporanea L. Pecci, 1994), a Roma (Galleria comunale d'arte moderna e contemporanea e Academia belgica, 2001), a Bergamo (Galleria d'arte moderna ...
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Vedi LAOCOONTE dell'anno: 1961 - 1995
LAOCOONTE
F. Magi
C. Bertelli
Sacerdote troiano per lo più associato dalle fonti letterarie all'episodio del cavallo di legno, del quale denunzia l'inganno guadagnandosi [...] parve troppo crudele e immorale che un giusto fosse così sacrificato per il suo popolo, si raccontò che L. aveva gravemente peccato contro Apollo, sia con lo sposarsi contro la volontà del nume sia, peggio ancora, con l'unirsi alla moglie entro il ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...