Scrittore sloveno (Metlika, Slovenia, 1873 - ivi 1950). È autore di varî drammi di tipo ibseniano (Sin "Il figlio", 1899; Sad greha "Il frutto del peccato", 1901) e di racconti naturalistici (Veliki trgovec [...] "Il grande mercante", 1902) ...
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Scrittore (San Cesario di Lecce 1885 - Milano 1959). Collaboratore di numerosi giornali e periodici, pubblicò romanzi e racconti che si riallacciano alla tradizione della narrativa regionale (La vigilia, [...] 1914; Il peccato, 1919; Fiorella, 1920; Nostra madre, 1921). In seguito si dedicò alla rievocazione di figure di uomini illustri in una serie di biografie che uniscono alla larghezza d'informazione una piacevole scioltezza di racconto (Vita amorosa ...
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Narratore sloveno (Brdo, Lubiana, 1852 - Lubiana 1897). Introdusse nella narrativa slovena il realismo, descrivendo sia la vita della borghesia (Cyklamen, 1883; Agitator, 1885), sia quella dei contadini [...] (Testament, 1887; Očetov greh "Il peccato del padre", 1894). ...
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Poeta iraniano (n. Nodushan, Yezd, 1925); dopo aver studiato a Yezd e a Teheran si stabilì in Europa per cinque anni, dove approfondì gli studî sulla poesia europea. Diversamente dalle opere giovanili, [...] riunite nella raccolta Gonāh ("Peccato", 1951), le poesie del periodo successivo mostrano un chiaro influsso occidentale soprattutto nelle strutture semplificate del verso e nel repertorio tematico: esemplare la raccolta Čashme ("Sorgente", 1956). ...
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Scrittore belga di lingua nederlandese (Londerzeel, Brabante, 1898 - Anversa 1989). Studiò teologia e filosofia, ma si dedicò poi al giornalismo. Dopo l'esordio in poesia e alcune opere teatrali, si affermò [...] forma più composta nei romanzi successivi: Ons geluk ("La nostra felicità", 1946); Moeder ("Madre", 1950; trad. it. Il grande peccato, 1955); Zuster Virgilia (1951; trad. it. Suor Virgilia, 1978); Oproer in Congo ("Rivolta in Congo", 1953); Alter ego ...
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Scrittore francese (Le Mans 1420 circa - ivi 1471), autore del Mystère de la Passion (scritto prima del 1452), vasta composizione drammatica che, divisa in un prologo e quattro giornate, svolge tutto il [...] ciclo della Redenzione cominciando dal peccato originale e sceneggiando l'intera vita di Gesù dalla nascita alla resurrezione. Il fratello, maestro, Simon ebbe parte preponderante nella composizione di un altro mistero, che è in certo modo un ...
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Romanzo (1881) del romanziere italiano A. Fogazzaro (1842-1911), che deriva il titolo dal nome della protagonista.
Marina di Malombra, esaltata e poi impazzita nel ritenersi la reincarnazione di un'antenata, [...] Cecilia, rinchiusa nel castello dal marito per un peccato d'amore, uccide l'uomo in cui crede riviva l'amante di quella. ...
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Scrittore e giornalista italiano (Zara 1851 - Roma 1914). Diresse, fra l'altro, il Corriere del mattino e il Corriere di Napoli, con fervore di irredentista; scrisse libretti d'opera (per L. Mancinelli, [...] F. Cilea, U. Giordano), versi, poemi (Il terzo peccato, 1902, n. ed. 1908; ecc.) e romanzi (Fidelia, 1886; Il figlio, 1894; ecc.) di nobile ispirazione, ma nei quali l'enfasi patriottica e dannunziana risultano quasi sempre a scapito dell'arte. ...
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(La lettera scarlatta) Romanzo (1850) dello scrittore statunitense N. Hawthorne (1804-1864).
Nella Boston puritana del 17° sec. vive, con la figlia Pearl, Hester Prynne, che, colpevole di adulterio, è [...] condannata a portare sul petto una grande A rossa. Il peccato, l'espiazione, il riscatto finale che pone il peccatore al di sopra dell'accusatore sono i grandi temi, cari a Hawthorne e annunciati nell'introduzione The custom house, che conferiscono ...
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Scrittore e critico letterario ungherese (Szeged 1913 - Budapest 1988); professore all'univ. di Budapest dal 1952. Dapprima surrealista in varî romanzi e racconti (Fellegjárás "Cammino di nuvole", 1939; [...] Templomrabló "Ladro di chiesa", 1943; Kisértet "Spettro", 1945; Bűnbeesés "La caduta nel peccato", 1948), in seguito si è avvicinato al realismo (Budai átkelés "La traversata di Buda", 1947; Sötét kamra "Camera oscura", 1948; Edenkert "Giardino dell' ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...