Donna gentile
Giorgio Petrocchi
Personaggio della Vita Nuova e poi del Convivio, non distinto tra l'una opera e l'altra, ovvero in qualche modo corrispondente come dapprima figura reale e poi simbolo, [...] dei maritaggi di quel tempo, Firenze 1897; G. Curto, La Beatrice e la Donna G. di D.A., Pola 1897; A. Scrocca, Il peccato di D. - Con un'appendice intorno alla Donna G., Roma 1900; G. Manacorda, Lisetta è la Donna G.?, in " Giorn. d. " VIII (1900 ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] e l'interessamento della forza pubblica - per vincere l'ostilità dei genitori di lei: il tutto era cominciato dal "peccato di maggio", di cui egli subito dette versione poetica sulla Cronaca bizantina. Sarebbe vano e fuorviante accertare la sincerità ...
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Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] dalla generazione dello Spaventa e del Fiorentino a quella presente del Troilo, che ha tradotto il De minimo, ed è un peccato non abbia potuto pubblicarlo, insieme con gli altri due poemi, nell'edizione che aveva progettata.
Qui s'è voluto dare nient ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] . fac. 143 ecc.).
Anche gli spunti di polemica religiosa sono ristretti a questo aspetto della morale sociale, lassa per quanto riguarda il peccato della carne o d'istinto (ché «lo abracciarsi l'uno con l'altro non viene se non da carità», 137, 73-80 ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] incurrere, quam nostris temporibus tantae confusionis obprobrium sustinere.[13]
Questa coraggiosa dichiarazione del «buon Barbarossa» (peccato che i nostri dantisti non ardiscano ricordarla a proposito di Purg., XVIII, 119) dovrebbe essere stampata ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] Né esercitare l'animo in canti simili a' delicati o accompagnati da madriali disonesti e amorosi" (ibid., p. 255). Il senso del peccato è acuto e pare fuori della ragione umana ("È bene contentarsi di credere che Dio sia cagione d'ogni bene, e che il ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] una visione più pessimista della storia universale: per giustificare il ritardo dell’Incarnazione, Eusebio suppone che l’umanità, dal peccato di Adamo fino al tempo di Augusto, non abbia fatto altro che deteriorarsi. Certo, Dio ha cercato di salvare ...
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CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] - Antonio Capponi e Francesco Alemanni che Saracini è deciso far trucidare sì che i "due scelerati" paghino l'"enorme peccato" della loro opposizione politica. Né i perseguitati stanno inerti; a loro volta s'accordano per reagire, quanto meno per ...
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GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] violentemente antigesuita e anticlericale che, rimasto incompiuto, avrebbe visto la luce a Londra solo nel 1862 (Frammento inedito. Il peccato impossibile; n. ed. a cura di W. Spaggiari, Parma 1985) confermando la sua condanna di un ceto, quello dei ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] tende a cimentarsi con forme speculative intorno ai problemi fondamentali dell’uomo e della religione: tipico l’impegno sul problema del peccato, del libero arbitrio e della grazia. La vida es sueño è il dramma tipico di uno stato di coscienza che ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...