VARALDO, Alessandro
Scrittore, nato a Ventimiglia il 25 gennaio 1878, morto a Roma il 17 febbraio 1953. Giovanissimo entrò nel giornalismo, occupandosi anche di critica letteraria e drammatica, per poi [...] ragazzi (Milano 1916); Le avventure (ivi 1919); La bella e la bestia (ivi 1919); La grande passione (ivi 1920); L'ultimo peccato (ivi 1922); La troppo bella (ivi 1939); Leggende e storie dell'800 (ivi 1943). Pubblicò inoltre: Profili di attrici e di ...
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Michele Tagliabracci
Nacque a Fano attorno al 1544 da Francesco e Mattea, primogenito di cinque fratelli tra i quali Francesco, sacerdote e letterato; non sono note le circostanze che indussero il D. [...] D. è individuato da N.F. Haym nella traduzione del Trattato del divino Dionisio Cartusiano della Gravezza et enormità del peccato di Denis le Chartreux (Venezia: Domenico Farri, 1572). Nel 1582 D. ricevette l'incarico di volgarizzare Il Calendario ...
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ZANAZZO, Luigi
Salvatore Rosati
Poeta dialettale e folklorista, nato il 10 gennaio 1860 a Roma, dove morì il 13 dicembre 1911.
Esordi con una raccolta di Cinquanta sonetti satirici (Roma 1880) e da [...] quale ha ripreso taluni aspetti: superstizioni popolari (L'arimedi simpatichi), parodia di scene bibliche (La pacenza de Musè, Er peccato de San Pietro, ecc.), linguaggio spropositato, ecc. La parte più originale dello Z. è nei notevoli poemetti in ...
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Swift, Jonathan
Margherita d’Amico
La satira spietata dell’umanità
Jonathan Swift è uno dei massimi scrittori di lingua inglese: la sua opera più celebre è il romanzo I viaggi di Gulliver, pubblicato [...] tutti gli idioti gli si coalizzano contro». Se fosse – com’è probabile – riferita a sé, il grande scrittore avrebbe peccato di immodestia, ma non di insincerità, poiché un genio intellettuale e letterario egli senza dubbio lo era.
Nato a Dublino nel ...
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Racine, Jean
Mirella Schino
La poesia del teatro
Jean Racine è stato poeta e autore drammatico, uno dei più grandi della storia della letteratura francese. Tuttavia, a differenza di quanto, nello stesso [...] ricevette una solida educazione classica a Port-Royal. Il giansenismo era un movimento religioso che sosteneva che l’uomo, dopo il peccato originale, non è più in grado di compiere il bene con le sue sole forze: attratto dalla vita terrena e carnale ...
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Satana Il demonio, e in particolare il principe dei demoni, Lucifero. Nella Bibbia, S. è generalmente nome comune dell’‘avversario’, l’‘oppositore’; tuttavia in alcuni testi (Zaccaria 3, 1-2; Giobbe 1, [...] es. al Paradiso perduto di J. Milton e in illustrazioni delle varie edizioni (W. Hog;arth, S., la Morte e il Peccato, 1735-40, Londra, Tate Gallery; H. Füssli, vari dipinti, 1790-99, Londra, Tate Gallery, Zurigo, Kunsthaus ecc., e illustrazioni per l ...
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Narratore svedese (Ösmo, Stoccolma, 1901 - ivi 1990). Autodidatta, girò per l'Europa svolgendo i più diversi mestieri e approdò alla letteratura dopo dure esperienze di lavoro manuale. Dedicò gran parte [...] ); Proletärforfattaren ("Lo scrittore proletario", 1960). Dopo sette volumi di racconti (1968-72) dedicati ognuno a un peccato capitale, lo scrittore ritornò ai romanzi autobiografici con Pubertet ("Pubertà", 1978); Asfalt ("Asfalto", 1979); Tröskeln ...
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Necker de Saussure ⟨... dë sosü´ür⟩, Adrienne-Albertine. – Pedagogista e scrittrice svizzera (Ginevra 1766 - Mornay 1841). Ebbe un'accuratissima educazione classica e scientifica per merito del padre, [...] muove da un concetto della vita spirituale nettamente opposto all'ottimismo naturalistico del grande ginevrino. Per lei la natura è peccato e corruzione e la libertà è conquista su noi stessi, che si consegue attraverso l'obbedienza e la rinuncia. La ...
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Scrittore italiano (Villacidro, Cagliari, 1909 - Roma 1977). Nei suoi racconti e romanzi (La sposa in città, 1939; San Silvano, 1939; Michele Boschino, 1942; Racconti vecchi e nuovi, 1945; Storia del principe [...] proustiana dell'originaria ispirazione veristica. I personaggi tendono a dissolvere la loro identità in una atmosfera mitica e allusiva di una vita segreta, ansiosa di libertà e innocenza e tuttavia gravata da un senso, o retaggio, di peccato. ...
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Scrittore americano, nato ad Annapolis, Md., il 10 luglio 1892. Laureatosi nel 1917, entrò subito nel giornalismo, in cui è tuttora attivo, e a tale attività si connette il suo primo volume, Our Government [...] , pur non segnando sempre riuscite altrettanto felici. Di esse, si citano: Double indennity, 1936, trad. ital.: La fiamma del peccato, Roma 1946; Serenade, 1937; Two can sing, 1938; trad. ital.: In due si canta meglio, Milano 1941; The Embezzler ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...