GUALDO, Luigi
Simone Giusti
Nacque a Milano il 9 febbr. 1844 da Alessandro, proprietario terriero bergamasco, e dalla nobile Bianca Taccioli. Nel 1848 la famiglia lasciò la Lombardia, trasferendosi [...] Montera, p. X). Ma per quanto i suoi critici abbiano presto rilevato le carenze formali e stilistiche della sua opera ("Peccato che tutte quelle trovate, spesso assai felici d'arte, non abbiano la consacrazione della forma", ha osservato B. Croce), l ...
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CEFFINO, Zanobio
Claudio Mutini
Nacque a Firenze nell'anno 1499, ultimo figlio di Giuliano e di Francesca Di Girolami. In data non precisabile egli sposò Giulia, che era figlia di Alessandro Farnese: [...] fragilità.
In effetti qui più che altrove il dettato del C. ama ostentare toni di drammatica riprovazione contro il peccato, i vizi del secolo, la difficoltà della redenzione, anche se la morale particolarmente aggressiva che avanza non colpisce mai ...
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GOTTA, Salvatore
Massimiliano Manganelli
Nacque il 18 maggio 1887 a Montalto Dora, presso Torino, da Vincenzo, magistrato, e da Luigia Pavese.
La famiglia apparteneva alla buona borghesia locale e quella [...] 1924; La bufera infernal…, 1925; Il diavolo in provincia, 1926; Le amorose, Ivrea 1928; La saga delle vergini, 1928; Il peccato originale, 1929; Prefazione a G. Ardau, L'eloquenza mussoliniana, 1929; Tu, la mia ricchezza, 1930; I birichini del cielo ...
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CARPANI, Giuseppe Enrico
Francesco Raco
Nato a Roma il 2 marzo (secondo il Mazzuchelli) o il 2 maggio (come scrive il Sommervogel) 1683, entrò nella Compagnia di Gesù il 5 luglio 1704. Dopo il consueto [...] di Sens, J. J. Languet de Gercy; anche nelle argomentazioni il gesuita romano seguiva strade già battute. Per lui il peccato originale non ha indebolito la natura umana; e forte di questa fiducia il C. vuole dimostrare che la dottrina del Berti ...
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FLAIANO, Ennio
Alessandra Cimmino
Nacque a Pescara il 5 marzo 1910 da Cetteo, commerciante, e da Francesca Di Michele.
Ultimo di sette fratelli, l'infanzia del F. non fu felice: il padre era legato [...] fianco di alcuni dei più noti registi dell'epoca, soprattutto italiani ma non solo; fra gli altri A. Lattuada e A. Blasetti (Peccato che sia una canaglia, La fortuna di essere donna, Io, io, io... e gli altri), M. Monicelli (Guardie e ladri - con cui ...
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BUTTI, Enrico Annibale
Ferruccio Marotti
Nato a Milano il 19 febbr. 1868, dopo gli studi classici intraprese quelli matematici che però interruppe per seguire, secondo la volontà del padre, giurisprudenza [...] questa torna la perdona. Ma di nuovo non riesce a essere nominato vescovo e di nuovo scopre la sorella in peccato. Dopo la crisi don Antonio decide di rinunciare alle proprie ambizioni e di dedicarsi alla redenzione della sorella: "impareremo insieme ...
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CAVICEO (Cavizzi), Iacopo
Lorenza Simona
Secondo la biografia di Giorgio Anselmi, suo concittadino e contemporaneo, il C. nacque a Parma il 1° maggio 1443 da Antonio e da una Margherita. L'anno resta [...] legno di s. Caterina. Colpevole di sacrilegio, è sollecitato dalla donna a recarsi in Levante per espiare il suo peccato. Ha inizio così il periglioso viaggio del protagonista, accompagnato dal fido amico Acate. Infinite sono le loro avventure prima ...
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BERGALLI, Luisa
Claudio Mutini
Nacque a Venezia (Mazzuchelli) il 15 apr. 1703 da Giovan Giacomo, piccolo commerciante piemontese, e da Diana Ingali. Sebbene di umile condizione fu tenuta a battesimo [...] mancava di ricondurre un quadro di vita familiare a triste esempio di moralità infranta, contaminata dal peccato originale della disuguaglianza.
Nell'affetto coniugale forse alla B. venne meno l'appassionata abnegazione delle eroine melodrammatiche ...
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GOVONI, Corrado
Riccardo D'Anna
Nacque presso Ferrara, a Tamara, frazione di Copparo, il 29 ott. 1884 da Carlo e da Maria Albonetti. Discendente da una famiglia contadina, lasciò presto le terre del [...] di Natale (entrambe datate 1939), il G. non riesce a staccarsi dal vieto stereotipo della maternità concepita nel peccato che infrange gli equilibri borghesi, attingendo a un linguaggio teatrale sempre marcatamente troppo letterario e "scritto". Non ...
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BRACCO, Roberto
Giorgio Pullini
Nacque a Napoli il 10 nov. 1861 da Achille e da Rosa De Ruggero. Frequentò la scuola con scarso profitto, assumendo fin dai diciassette anni un impiego, in un ufficio [...] di cui in giovinezza egli aveva amato la madre, il dramma, quindi, di fede e di libertà, di virtù e di peccato, sotto la suggestione di un fatale ricorso del tempo andato, è ricostruito con sapiente misura, ed interiorizzato, nel tragico finale, fino ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...