Nel linguaggio teologico, parola, atto o desiderio contrari alla legge divina: un’offesa a Dio, nel rifiuto del suo amore, che ferisce la dignità dell’uomo.
Nella manualistica teologica, soprattutto cattolica, [...] e i doni preternaturali; il p. e i suoi effetti si trasmettono nei posteri per via di generazione, non perché gli uomini peccano a imitazione del loro capostipite; il p. è insito in ciascun uomo come qualche cosa di proprio, anche se in pratica come ...
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veniale, peccato Nella teologia morale cattolica, trasgressione di una legge di importanza secondaria; è sempre un’offesa a Dio, ma, a differenza del peccato mortale, cui si contrappone, non priva l’anima [...] della grazia ed è emendato con una pena temporanea ...
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Nella dottrina cattolica relativa alla giustificazione, il dolore del peccato commesso, che grava come un peso sull’animo del penitente, conscio di avere perduto i benefici divini e meritato il futuro [...] anche ‘contrizione da timore’, distinta dalla contrizione di carità o contrizione perfetta, che si ha quando il dolore per il peccato proviene dall’amore di Dio amato più di ogni cosa. La contrizione di carità rimette le colpe veniali e ottiene ...
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simonia Compravendita di beni sacri spirituali e anche il peccato commesso da chi fa tale commercio. Il termine deriva dal nome di Simone Mago, il Samaritano che, secondo gli Atti degli Apostoli 8, 18-24, [...] problema finché il Concilio di Trento definì la legislazione in proposito.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica considera la s. un peccato contro il primo comandamento, insieme con l’azione di tentare Dio e il sacrilegio. Secondo il codice di Diritto ...
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Nella teologia cattolica, colui che persiste nello stato di peccato e quindi di separazione da Dio o per ignoranza e negligenza, oppure per il formale rifiuto della volontà a far ammenda dei peccati. ...
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Nella teologia cattolica, lo stato dell’anima esente da peccato. Si parla di i. originale per indicare lo stato in cui furono creati Adamo ed Eva; di questa i. fu dotata Maria Vergine e, a diverso titolo, [...] l’umanità di Cristo; i. battesimale è quella acquisita per l’azione sacramentale del battesimo ...
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redenzione religione Il riscatto dell’uomo da una condizione di infelicità e di peccato: la religione di r. o di salvezza (soteriologica) offre all’uomo la via e i mezzi per superare la propria condizione [...] originale e di r. dipendono l’una dall’altra e sono alla base della concezione cristiana del mondo. A causa del peccato originale infatti tutti gli uomini si trovano, in rapporto alla vita soprannaturale per la quale erano stati creati, in uno stato ...
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scomunica
Nel diritto canonico, censura ecclesiastica che, a causa di un peccato grave e fino all’eventuale assoluzione, esclude il battezzato dalla comunione con la Chiesa, vietandogli di ricevere o [...] amministrare sacramenti e di esercitare qualsiasi ministero ecclesiastico. La s. riveste particolare importanza nella storia dei rapporti tra il papato e i poteri laici, sovrani, principi e comuni, oltre ...
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salvézza In senso religioso, liberazione che consente di superare i limiti della natura umana come il peccato o la morte. Le religioni che propongono ai fedeli tale speranza di s. sono dette religioni [...] di s. o soteriologiche. Nella religione cristiana, la salvezza dal peccato e dalla morte è operata da Cristo con la sua morte e resurrezione: chi crede in lui è destinato alla beatitudine eterna nell'unione con Dio. ...
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Privilegio che la dottrina cattolica attribuisce a Maria madre di Gesù: di essere stata preservata immune dalla macchia del peccato originale dall’istante del concepimento, in vista dei meriti futuri del [...] figlio. Questa credenza (da non confondere con la concezione virginale di Gesù) fu definita dogma di fede da Pio IX (costituzione Ineffabilis Deus, 8 dicembre 1854), ma le sue origini sono molto antiche. ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...