BUONINSEGNI (Boninsegni), Tommaso
Ugo Tucci
Nacque da Alessandro a Siena verso il 1531 e gli fu imposto il nome di Claudio. Secondo una notizia dell'Ugurgieri Azzolini, accolta da Quétif-Echard e quindi [...] nel 1573, gli altri nel 1585.
Il B. condanna soprattutto la smodata avidità di guadagno (neppure il gioco diventa per lui peccato mortale quando questa manchi e siano rispettate le regole, tanto più che rimettersi alla fortuna gli sembra in realtà un ...
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CALINI (Calino), Cesare
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Brescia il 4 febbr. 1670 dal conte Carlo Francesco e da Elena Provaglio, in una famiglia del luogo di antiche tradizioni. Terzo di sei figli maschi [...] non vi sia grazia bastante alla conversione di tutti i peccatori; il C. respinge anche l'ipotesi che, come pena dei peccati commessi, Dio neghi al peccatore la grazia per la conversione: secondo lui una tale terribile teoria porterebbe soltanto alla ...
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DIANA, Antonino
Paolo Portone
Nacque a Palermo nel 1585 da nobile famiglia. Fin dalla gioventù si dimostrò assai portato alle lettere, dando saggio delle sue doti con alcune canzoni in lingua vernacola. [...] come l'uso da parte dei religiosi delle maschere in tempo di carnevale, si mostrava singolarmente intransigente, giudicando peccato mortale questa pratica.
Il D. fu anche tra gli autori italiani che nel XVII secolo trattarono specificatamente della ...
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PALLAVICINO (Pallavicini), Niccolo Maria
Paolo Fontana
PALLAVICINO (Pallavicini), Niccolò Maria. – Nacque a Genova il 21 novembre 1621 da Antonio e da Bianca Serra. Ebbe tre fratelli: Geronimo, Ludovico [...] ma questi decise di mantenerlo.
Come qualificatore dell’Inquisizione, nel 1690 emise un suo parere circa la questione del peccato filosofico affermando che se la proposizione era solo ipotetica e riconosceva che il tipo di ignoranza ipotizzata non si ...
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Termine inizialmente legato alla concezione cristiana ma poi usato nella storia delle religioni per indicare un fenomeno presente in diverse aree e culture: quel modo di vita e quel complesso di pratiche [...] come una pratica di vita del fedele che vuole realizzare la perfezione cristiana, in rapporto alle peculiari dottrine del peccato originale, della redenzione operata da Cristo e della grazia come essenziale dono di Dio, ma anche ai contesti culturali ...
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Profanazione di ciò che è sacro. Il termine latino sacrilegium (come il gr. ἱεροσυλία) originariamente aveva un significato molto ristretto, indicando semplicemente il furto di oggetti sacri da luoghi [...] può non esservi differenza tra infrazioni più o meno gravi. La distinzione tra s. delitto contro la società e peccato di natura morale è un prodotto storico relativamente recente.
In diritto canonico, si distingue il s. personale, commesso contro ...
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Atto rituale per cui persone o cose in stato di impurità si rendono degne di entrare o rientrare a contatto con il sacro. In particolare, nella liturgia cattolica, l’atto con cui si riportano all’uso comune [...] proclamando che la vera p. è il risveglio mentale. Per il cristianesimo non esiste altra impurità che quella dovuta al peccato, e i riti, tradizionali, di p. hanno un significato soltanto simbolico. P. della B.V. Maria Nel calendario liturgico latino ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] non avvertita – nel suo Corpo Mistico e che si fa visibile attraverso il volto dell’innocenza in un mondo impastato di peccato. Ed è nella luce di questa imponente intuizione che si può capire il pieno significato tematico de La dolce vita»92.
Nel ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] commento a Marziano del IX sec. presenta in questo modo il nesso tra possesso naturale delle arti, ignoranza dovuta al peccato originale e apprendimento: "Ogni arte naturale è posta nella natura umana e immanente in essa. Ne consegue che tutti gli ...
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DELLA TORRE, Ludovico
Carla Casagrande
Nacque a Verona da Domenico e da una Paola nella prima metà del sec. XV.
L'ambiente familiare pare presentarsi propizio alla futura vocazione del D.: la madre, [...] da un carme rivolto Ad condevotos Virginis.
L'opera si compone di tre articoli principali: il primo affronta la questione del peccato originale di cui si definisce la quidditas, ilmodo in cui viene contratto e il modo in cui viene cancellato; il ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...