Laicità
Gustavo Zagrebelsky
Termini attuali
La laicità è un concetto problematico che indica una tensione o un conflitto sempre nuovo da dipanare o risolvere, di cui si può ragionare solo nelle situazioni [...] compito che si indirizzava in primo luogo ai governanti, membri della Chiesa al pari di tutti gli altri, ma il cui peccato nei negotia regni, il peccatum Caesaris, era da considerarsi, per l’elevatezza della funzione loro assegnata e l’entità delle ...
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GIORDANO da Pisa (Giordano da Rivalto)
Carlo Delcorno
Le notizie più attendibili relative alla biografia di G., detto anche, in testimonianze risalenti a non prima del XVI secolo, Giordano da Rivalto, [...] vende il tempo, vende il nulla; ma la condanna della vendita impropria dell'usus del denaro è impostata secondo il trattato De peccato usure di Remigio de' Girolami, ispirato a sua volta dal De malo di Tommaso d'Aquino. Dalla dottrina del magister ...
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Innocenzo I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Anastasio. Secondo il Liber pontificalis nacque ad Albano e il padre si chiamava, come lui, Innocenzo. Girolamo, invece, lo definisce "filius" [...] essi stessi (ep. 25, 5, 8); gli esorcismi che devono essere autorizzati dal vescovo (ep. 25, 6, 9); la remissione dei peccati da darsi il giovedì prima di Pasqua secondo la consuetudine della Chiesa romana, a meno che non vi sia pericolo di morte, e ...
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Vicino Oriente antico. La creazione dell'uomo
Giovanni Pettinato
Paolo Xella
La creazione dell'uomo
Miti e tradizioni mesopotamiche
di Giovanni Pettinato
I Sumeri e gli Accadi, le due componenti etniche [...] narrazione più dettagliata e articolata, che si segnala tra l’altro per la stretta correlazione esistente tra creazione dell’uomo, peccato originale e sua caduta. Per quanto riguarda la creazione di Adamo, il passo relativo è il seguente:
Quando Yhwh ...
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LEONARDO da Porto Maurizio, santo
Dario Busolini
Nacque a Porto Maurizio (ora Imperia) il 20 dic. 1676, figlio di Domenico Casanova e Anna Maria Benza, che gli diedero il nome di Paolo Girolamo e lo [...] uditorio con toni drammatici e coinvolgenti, ammonendo i fedeli sul loro destino dopo la morte, sui danni del peccato e degli scandali per poi illustrare paternamente i benefici della confessione, del comportamento onesto e della buona educazione dei ...
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PANTUSA, Giovanni Antonio
Chiara Quaranta
– Nacque a Cosenza nel 1500 o nei primi mesi del 1501 da Giovanni; il nome della madre è sconosciuto.
Proveniva da una famiglia di notabili originaria della [...] ai temi fondamentali della controversia con i protestanti – la giustificazione, il libero arbitrio, il primato di Pietro, il peccato originale, il rapporto tra fede e opere –, rivelano una solida preparazione teologica e un impianto narrativo molto ...
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ASTESANO
Roberto Abbondanza
Si sa pochissimo di lui, a cominciare dal vero nome. Egli stesso si definisce "Astesanus de Ast", ed è perciò verosimile che fosse originario di Asti. Pare certa la data [...] è, invece, in rapporto ai problemi etici, il più aperto di tutti gli autori di summae. Egli introduce una psicologia del peccato, nonché dell'amore; non esita a far uso, oltre a quelle aristoteliche, di conoscenze mediche del proprio tempo; è il solo ...
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GIROLAMO da Pistoia
Dario Busolini
Nacque nel 1508 a Pistoia da Alessandro Finucci e Fiammetta Ippoliti. Secondo la tradizione, G. decise di farsi religioso dopo avere visto morire la giovane moglie, [...] , lucido e anche ironico della sua oratoria (frequente è il ricorso al dialogo), derivantegli dalle convinzioni che il peccato dipendesse più dall'ignoranza che dalla malizia degli uomini, che fosse giusto tenere conto della parte di bene contenuta ...
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BUSTI (Busto, Bustus), Giorgio (Giorgio da Vercelli)
Gianni Ballistreri
Nato a Candelo (Vercelli) intorno al 1500, era forse già in età assai matura quando entrò, a Bologna, nell'Ordine domenicano: [...] semplicemente, attraverso tutta una serie di dialoghetti, i principali problemi teologici: lo stato dell'uomo nell'Eden, il peccato originale, la miseria umana, l'amore di Dio, la provvidenza, i vizi capitali. Un analogo intento divulgativo muove ...
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Teologo (n. forse Alessandria tra il 183 e il 185 - m. Tiro 253 o 254). Allievo di Clemente ad Alessandria, si dedicò assai giovane all'insegnamento e il vescovo Demetrio gli affidò la preparazione dei [...] , poi decadute e rivestitesi di corpo più o meno luminoso od opaco in ragione della minore o maggiore gravità del peccato: di qui la gerarchia degli esseri - di carattere schiettamente platonico - dagli angeli, all'uomo, agli animali, alle piante, ai ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...