CAETANI, Michelangelo
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 20 marzo 1804 da Enrico e da Teresa de' Rossi; principe di Teano, assunse il titolo di duca di Sermoneta alla morte del padre, avvenuta nel [...] è la miglior via per ragionare" scriveva nel 1831 (Epistolario, p. 4). Definiva la politica militante "l'ottavo peccato capitale" e rifiutava ogni impegno nel mondo clandestino della opposizione settaria, la cui attività sembrava valutare anche con ...
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LANCIA (Lanza), Bianca (Bianca d'Agliano)
Aldo Settia
Nacque, probabilmente in Italia meridionale, intorno al 1210. Il suo nome è ricordato principalmente per essere stata l'amante di Federico II di [...] comprensibili i duri giudizi di condanna da parte del papa e dei cronisti antisvevi che lo chiamano "frutto di un peccato di adulterio, anzi d'incesto" e parlano di "riprovevole amplesso" (cfr. Ferro, p. 56), mentre Saba Malaspina lo dice "tanquam ...
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BROGNA, Leonora
Roberto Zapperi
Con questo nome e sovente anche con il diminutivo, di Brognina è ricordata nelle fonti una dama di compagnia della marchesa di Mantova, Isabella d'Este. Forse di nobile [...] la B. ad abbandonare il Cardona per il re di Francia, con la garanzia dell'assoluzione papale da questo nuovo peccato.
Restituita alla protezione del Cardona, con vivo disappunto di Francesco I che non perdonò al malcapitato vescovo di Nizza la ...
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ADRIANO V, papa
Ludovico Gatto
Ottobono di Teodisco Fieschi, della famiglia dei conti di Lavagna, nacque nei primi anni del '200. Nipote di Innocenzo IV, si diede alla vita ecclesiastica e fu successivamente [...] sua attività vasto rimpianto e duraturo ricordo, anche se Dante nel canto XIX del Purgatorio (vv. 88-145) gli rimprovera il peccato d'avarizia.
Bibl.: N. Schöpp, Papst Hadrian V (Kardinal Ottobuono Fieschi), Heidelberg 1916; H. Mann, The lives of the ...
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CAPPELLO, Antonio Marino
Gino Benzoni
Nacque a Venezia il 13 ott. 1590 da Antonio di Marino e da Moceniga di Nicolò Mocenigo.
Firmando egli le sue lettere solo come Antonio e chiamandosi pure Antonio [...] "di nave in fazza di Dardanelli", si augura venga assegnato al C. il "commando supremo", ché era un vero peccato rimanessero per "fatale disgratia... otiosi" i suoi "talenti"; e un anonimo "capitano", già sottoposto del C., promuovendo la stampa ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] di Davide, divagazioni sul testo sacro in forma di preghiere rivolte a Dio da un "cuore invecchiato nelle brutture del peccato" (Opere, III, 1653, p. 335). L'operetta devozionale fu a lungo considerata un tardivo atto di pentimento seguito al ...
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CISTERNA, Emanuele Dal Pozzo principe della
Vladimiro Sperber
Primogenito del principe Alfonso e di Anna Teresa Teodora del conte Carlo Emanuele Balbo Bertone di Sambuy, nacque a Torino il 7 genn. 1789. [...] bontà del C. riemerge vittoriosa, meno le sue doti intellettuali. Riemerge soprattutto l'alterigia nobiliare: "ha dovuto parere un gran peccato, al C. - commentava il Gioberti - "che un borghese osi dare a un marchese [Gustavo di Cavour] il titolo di ...
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FABBRI, Edoardo (Odoardo)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cesena (prov. Forlì) il 13 ott. 1778 da Mario Antonio, possidente, e da Caterina Riganti.
Il padre, esponente della piccola nobiltà locale, non [...] del potere temporale e dei suoi aspetti più illiberali, dando del regime, che con una immagine scultorea avrebbe definito "questo peccato con tre corone in testa" (p. 271), Una raffigurazione del tutto negativa, come di qualcosa con cui nessuna forma ...
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PAPAFAVA DEI CARRARESI, Novello
Valeria Mogavero
– Nacque a Padova il 1° giugno 1899 da Francesco e da Maria Meniconi Bracceschi, secondogenito dopo Margherita.
Conservando la sua famiglia, fin dai [...] costituzionale al fascismo e si schierò apertamente per la difesa del «liberalismo costituzionale» contro il fascismo, «gravato dal peccato originale della marcia su Roma» (Il problema costituzionale, in La Rivoluzione liberale, III (1924), 9, p. 36 ...
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ALESSANDRO VIII, papa
Armando Petrucci
Appartenente a una famiglia originaria di Padova o della Dalmazia, iscritta da non molto tempo nel libro della nobiltà veneta, Pietro Ottoboni nacque a Venezia [...] quali una negava la necessità dell'atto esplicito di amore di Dio e l'altra ammetteva la possibilità del cosiddetto peccato filosofico, e il 7 dic. 1690 trentuno proposizioni rigoriste, sostenute da teologi di Lovanio, relative alla penitenza, alla ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...