Wesley, John
Ecclesiastico inglese, fondatore della Chiesa metodista (Epworth 1703-Londra 1791). Cresciuto in ambiente anglicano, durante gli studi a Oxford meditò molto l’Imitazione di Cristo e fu a [...] di contatto con la tradizione arminiana. Largo posto è fatto all’esperienza mistica, che rivela all’uomo la vittoria sul peccato e la sua salvezza: di qui la comunità wesleyana come comunità di «santi», Chiesa invisibile, presente là dove Cristo ...
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Vescovo monofisita (m. dopo il 527) di questa città (in Caria), già immischiato nella controversia teopaschita in Costantinopoli, esiliato sotto Giustino I (518) ad Alessandria, ove polemizzò con Severo [...] cioè egli intendesse la "corruzione" (ϕϑορά) in senso morale, affermando in sostanza che il corpo di Cristo era immune dal peccato originale e dalle sue conseguenze, o se lo ritenesse in realtà differente da un vero corpo umano e soggetto a passioni ...
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Narratore svedese (Ösmo, Stoccolma, 1901 - ivi 1990). Autodidatta, girò per l'Europa svolgendo i più diversi mestieri e approdò alla letteratura dopo dure esperienze di lavoro manuale. Dedicò gran parte [...] ); Proletärforfattaren ("Lo scrittore proletario", 1960). Dopo sette volumi di racconti (1968-72) dedicati ognuno a un peccato capitale, lo scrittore ritornò ai romanzi autobiografici con Pubertet ("Pubertà", 1978); Asfalt ("Asfalto", 1979); Tröskeln ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo statunitense (n. New York 1951). Dopo le incursioni iniziali nel cinema porno (Nine lives of a wet pussy, 1977), ha diretto Driller killer (1979), in [...] 1992), The addiction (1996) e The funeral (Fratelli, 1996) ha approfondito i temi della colpa, del perdono, del peccato e della redenzione. Tra gli altri suoi film si ricordano: Body snatchers (Ultracorpi. L'invasione continua, 1993), rifacimento del ...
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Necker de Saussure ⟨... dë sosü´ür⟩, Adrienne-Albertine. – Pedagogista e scrittrice svizzera (Ginevra 1766 - Mornay 1841). Ebbe un'accuratissima educazione classica e scientifica per merito del padre, [...] muove da un concetto della vita spirituale nettamente opposto all'ottimismo naturalistico del grande ginevrino. Per lei la natura è peccato e corruzione e la libertà è conquista su noi stessi, che si consegue attraverso l'obbedienza e la rinuncia. La ...
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Scrittore italiano (Villacidro, Cagliari, 1909 - Roma 1977). Nei suoi racconti e romanzi (La sposa in città, 1939; San Silvano, 1939; Michele Boschino, 1942; Racconti vecchi e nuovi, 1945; Storia del principe [...] proustiana dell'originaria ispirazione veristica. I personaggi tendono a dissolvere la loro identità in una atmosfera mitica e allusiva di una vita segreta, ansiosa di libertà e innocenza e tuttavia gravata da un senso, o retaggio, di peccato. ...
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EGIDIO Romano
Francesco Del Punta-S. Donati-C. Luna
Nacque con ogni probabilità a Roma nel quinto decennio del sec. XIII.
Non si conosce con precisione la data della nascita, che viene generalmente [...] gradus, per i lib. I-II); Quaestiones de resurrectione mortuorum (dopo Theor. de Corp. Chr., e prima di De pecc. orig.); De peccato originali (dopo De resurr., e prima di Contra gradus); Contra gradus et pluralitatem formarum (dopo De an., II, e ...
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BOSCHETTI, Gian Galeazzo
Gaspare De Caro
Nacque in data imprecisabile, probabilmente a San Cesario sul Panaro, feudo della sua famiglia, dal conte Albertino e da Diamante Castaldi. La prima notizia [...] in questa occasione a Ippolito d'Este, facendo appello "alla clemenza della illustrissima casa, perché non permettesse che del peccato del padre patissero li figli innocentissimi" (cfr. A. F. Boschetti, Il monumento del Begarelli, p. 82). Non ottenne ...
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invìdia Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede tale bene o qualità; anche, [...] per la posizione centrale attribuita all’aggressività.
Religione
Nella dottrina cattolica uno dei sette vizi capitali, considerata peccato mortale (direttamente opposta alla virtù della carità), quando i moti invidiosi siano pienamente acconsentiti. ...
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Nome d'arte dell'attore cinematografico francese Jean-Alexis Moncorgé (Mériel, Val d'Oise, 1904 - Neuilly-sur-Seine 1976). Figlio d'arte, esordì nel teatro leggero e nel 1930 nel cinema; Duvivier lo trasformò [...] 1954); L'air de Paris (1954); French cancan (1955); La traversée de Paris (1956); En cas de malheur (La ragazza del peccato, 1958); Le président (1961); Le pacha (La fredda alba del commissario Joss, 1967); Le clan des Siciliens (1969); Le chat (1970 ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...