Dreier, Hans
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico tedesco, nato a Brema il 21 agosto 1885 e morto a Bernards-ville (New Jersey) il 24 ottobre 1966. Come direttore dell'Art Department della [...] film di spionaggio diretto da Frank Tuttle, D. firmò per Wilder le scenografie di Double indemnity (1944; La fiamma del peccato) e The lost weekend (1945; Giorni perduti), cui seguirono, nel secondo dopoguerra, altri classici del noir, come The blue ...
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Garmes, Lee
Stefano Masi
Direttore della fotografia e regista cinematografico statunitense, nato a Peoria (Illinois) il 27 maggio 1898 e morto a Los Angeles il 31 agosto 1978. Dotato di uno stile riconoscibile [...] anni Quaranta e Cinquanta, come regista rinnovò il sodalizio con Hecht, insieme al quale girò Angels over Broadway (1940; Angeli del peccato), Specter of the rose (1946) e Actors and sin (1952); con John Ireland firmò invece il western in 3D Hannah ...
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CAPOZZI, Alberto
Sisto Sallusti
Nato a Genova l'8 luglio 1886 da Pietro e da Emanuela Cansa, in una ricca famiglia di armatori, era dapprima entrato in seminario. Intrapresa successivamente la carriera [...] 'ultimo periodo cinematografico del C., che fu adoperato in parti di antagonista, non confacenti al suo temperamento, da La donna del peccato di H. Hasso (1942) a La donna è mobile di M. Mattoli (1943), con le sole felici parentesi del Marco Visconti ...
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Catene
Stefano Della Casa
(Italia 1949, 1950, bianco e nero, 86m); regia: Raffaello Matarazzo; produzione: Labor/Titanus; soggetto: Libero Bovio, Gaspare Di Majo; sceneggiatura: Aldo De Benedetti, Nicola [...] accuratissima, tutta giocata sui chiaroscuri, con il bianco che rappresenta l'innocenza mentre il nero simboleggia peccato e corruzione.
Interpreti e personaggi: Amedeo Nazzari (Guglielmo), Yvonne Sanson (Rosa), Aldo Nicodemi (Emilio), Roberto Murolo ...
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Nacque a Roma, il 7 marzo 1908, da Marina Magnani, sarta, originaria di Fano, e da padre ignoto.
Secondo la versione più accreditata sembra che la M. non abbia mai conosciuto il padre, che sarebbe stato [...] sulla scena e nella vita - per vederla in un ruolo diverso dallo stereotipo di sciantosa e di "donna del peccato" in cui fino allora i registi l'avevano confinata.
Difficilmente avrebbe potuto andare diversamente: era l'epoca dei "telefoni ...
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Noir
Fabio Giovannini
Il noir più che un vero e proprio genere costituisce una tendenza dell'immaginario, uno stile. Rispetto all'indeterminatezza della classificazione in letteratura, l'esistenza del [...] classici come Murder, my sweet (1945; L'ombra del passato) di Edward Dmytryk e Double indemnity (1944; La fiamma del peccato) di Billy Wilder. Nel dopoguerra il n. divenne uno dei generi più sfruttati soprattutto da case produttrici come la RKO e la ...
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PILOTTO, Camillo
Irene Scaturro
– Primogenito di quattro figli, nacque a Roma il 6 febbraio 1888 da Libero, affermato attore e drammaturgo, e Antonietta Moro, eccellente 'seconda donna'. Dal padre ereditò [...] , Messalina, Casta diva) e Raffaello Matarazzo (L’Anonima Roylott, L’albergo degli assenti, Giuseppe Verdi, La schiava del peccato, L’avventuriera del piano di sopra, Guai ai vinti!).
Molto apprezzato per la sua voce, svolse attività radiofonica e di ...
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Tōkyō nagaremono
Mariann Lewinsky
(Giappone 1966, Il vagabondo di Tokyo, colore, 83m); regia: Suzuki Seijun; produzione: Nakagawa Tetsurō per Nikkatsu; sceneggiatura: Kawauchi Yasunori; fotografia: [...] , con la suspense, lo shock improvviso, il ritmo dell'azione e del montaggio. Per Suzuki il film è spettacolo; considera un peccato mortale annoiare il pubblico, così come detesta i film a tesi e non gli interessano le prese di posizione teoriche. Di ...
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Egitto
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
Stato indipendente sin dal 1922, l'E., pur continuando a subire per alcuni decenni la dominazione politica e culturale inglese, divenne presto un punto di riferimento [...] commedie musicali interpretate da stelle della canzone femminili e maschili, firmò nel 1965 il suo capolavoro con al-Ḥarām (Il peccato), in cui descrisse con esplicito realismo la dura vita nelle campagne. Considerato un maestro e tra gli autori più ...
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PETRI, Eraclio, detto Elio
Maria Procino
PETRI, Eraclio, detto Elio. – Nacque a Roma il 29 gennaio 1929 da Mario, di famiglia marchigiana attiva nell’artigianato del rame, e da Anna Papitto, ciociara [...] e grottesco allo stesso tempo, la cui genesi fu molto complicata per le richieste di maggior leggerezza del produttore.
Peccato nel pomeriggio fu un divertissement come lo chiamò Petri stesso, un episodio del film Alta infedeltà (1964). Nello stesso ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...