ANTONIANO, Silvio
Paolo Prodi
Nacque a Roma il 31 dic. 1540 da Matteo, agiato mercante di pannilani originario di Castello in provincia di Chieti, e da Pace Colella, romana. Sin dalla più tenera infanzia [...] l'ideale raffigurazione della dignità della natura umana, egli considera concretamente il fanciullo come orientato verso la corruzione dal peccato originale e salvabile solo con un continuo sforzo di controllo e correzione morale e soprattutto con il ...
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FILIPPO da Novara (Navarra)
Margherita Spampinato Beretta
Nacque verso il 1190 nell'Italia settentrionale, forse a Novara, come indica il suo nome. Nei suoi Mémoires si qualifica espressamente come "Lombart", [...] 'opera, appare sempre diverso lo status dell'uomo e della donna. Quando un uomo ha un'amante egli commette certo peccato nei confronti dei precetti religiosi, ma agli occhi del mondo ne ricava soprattutto vanagloria. Quando invece è una donna a fare ...
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LALLI, Giovanni Battista
Emilio Russo
Nacque il 1° luglio 1572 a Norcia da illustre famiglia. In quella città dovette svolgere i suoi studi, sembra con esiti lusinghieri, dimostrando una notevole precocità [...] due edizioni a ridosso della princeps: Roma 1634; Venetia 1635) dovettero suscitare un dibattito sulla liceità della versione e sul peccato di lesa maestà rispetto al modello latino. Il L. aveva posto l'opera sotto l'ombra protettiva di un canone ...
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CARAVIA, Alessandro
Ludovico Zorzi
Nato nel 1503, quasi sicuramente a Venezia, trascorse in patria l'intera esistenza, esercitandovi la professione del gioielliere, con bottega a Rialto, nella ruga [...] alle pratiche della più rigorosa ortodossia, quella di Gnagni, che morendo riafferma la propria fedeltà ai sacramenti e confessa i suoi peccati "a un a un, ponto per ponto", dispone per le messe in suffragio della sua anima, sollecita una certa pompa ...
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CICOGNINI, Giacinto Andrea
Magda Vigilante
Nacque a Firenze il 13 nov. 1606 da Iacopo, poeta e autore drammatico, e da Isabella Berti.
Il C. - la cui educazione, secondo una leggenda, sarebbe stata [...] , incolpata ingiustamente di adulterio, la duchessa, in preda a un profondo turbamento, è assalita dal rimorso per il suo peccato. La lunga.citazione dall'opera del Guarini non rappresenta solo una pausa lirico-evasiva prima della tragedia, ma anche ...
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CICALA, Lanfranco
Margherita Beretta Spampinato
Nacque a Genova verso gli inizi del sec. XIII da Gugliehno e da una Sibilia.
Appartenne alla nobile famiglia genovese, dei Cicala, che partecipò attivamente [...] "amor savaia", cioè amore falso, così com'è l'amore terreno in contrapposizione al divino. La consapevolezza del peccato, la confessione aperta delle colpe si esprime con accenti sinceri di una religiosità fortemente vissuta. È a Maria "fior ...
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MAIA MATERDONA, Gianfrancesco
Emilio Russo
Nacque a Mesagne, presso Brindisi, il 4 sett. 1590 da Pomponio Maia e da Ippolita Materdona, entrambi di famiglia nobile.
Fu destinato alla professione giuridica [...] incombente e di una dimensione umana precaria, labile e sempre a rischio, quasi a creare un bastione da porre contro il peccato, e un invito a rivolgersi all'unica certezza rappresentata dalla dimensione della fede, e dalla gioia di una comunione con ...
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FEDERICI, Domenico
Maria Giuseppina Marotta
Nacque il 16 maggio 1633 a Bargni (frazione di Serrungarina, provincia di Pesaro Urbino), nel territorio di Fano, da Bastiano e Domenica. Compì studi giuridici [...] si determina la volontà umana" (Della filosofia universale), con il risultato ulteriore di escludere la cooperazione divina al peccato. Quanto alla politica il F. vede nella monarchia la migliore forma di governo essendo "il sovrano legge animata ...
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CAMMELLI, Antonio, detto il Pistoia
Domenico De Robertis
Nacque a Pistoia, come ripetutamente attesta egli stesso (sonn. 196, v. 3; 233, vv. 12-14; 479, v. 1; Dialogo, p. 14), e come conferma il soprannome [...] , e le due questioni s'intrecciano nella relativa corrispondenza; ed è forse lo stesso colto a Mantova in flagrante peccato di sodomia, poi (23 marzo 1500) fatto scarcerare dallo stesso marchese in considerazione della sua giovane età. Un altro ...
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DELLA FONTE (Fonzio), Bartolomeo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze da Giovan Pietro di Matteo nel 1446, come si ricava dalla lettera di dedica ad Amerigo Corsini che il D. stesso premise alla raccolta [...] .
L'autore, il quale racconta di recarsi a casa di Donato, per "apprendere da lui a fare penitenza", tratta prima del peccato, causa di eterna dannazione, e poi della natura della penitenza, e di come questa debba essere predicata e perché si debba ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...