ISIDORO da Chiari (Clario Isidoro, Chiari Isidoro)
Silvano Giordano
Taddeo Cucchi nacque a Chiari, presso Brescia, verso il 1495, probabilmente da una famiglia di modesta condizione. Il 24 giugno 1517 [...] e deve conservare la grazia ottenuta; ciò avviene in primo luogo per grazia di Dio, ma l'uomo si deve astenere dal peccato e compiere le buone opere. Se l'uomo perde la giustificazione, può ricorrere alla fede; non potendo più ricorrere al battesimo ...
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FOSCHI (Fosco, Fusco), Girolamo
Antonella Pagano
Nacque a Faenza da nobile e antica famiglia, presumibilmente intorno al 1444, come lascia supporre il suo ingresso nell'Ordine dei servi di Maria (non [...] maggiori vizi e delle maggiori virtù. Nel Tractatus brevis de septem vitiis capitalibus, dopo avere analizzato la natura del peccato e la sua origine storica, il F. approfondisce le radici dei vizi capitali; nell'Opusculum de virtutibus septem vitiis ...
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CHIARAMONTI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Brescia il 2 marzo 1731, ricevette un'ottima educazione classica nell'ambiente familiare e poi passò a studiare filosofia e giurisprudenza nell'università [...] ed alla Società". Se Paolo Sarpi era stato nel '600 l'"uomo dottissimo e onestissimo oltre ogni dire, il cui maggior peccato fu quello di aver sempre detta la verità per interna persuasione e non per interesse", Giansenio aveva rappresentato nel suo ...
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CASINI, Antonio
Francesco Raco
Nacque a Firenze il 5 ag. 1687 in una famiglia di salde tradizioni religiose. Entrò come novizio nella Compagnia di Gesù il 7 dic. 1706, compiendo gli - studi a Firenze [...] provare la possibilità di uno stato naturale dell'uomo che sia il giusto mezzo tra lo stato di grazia e quello di peccato. Delle due parti, in cui l'opera doveva essere strutturata, fu però pubblicata dal C. soltanto la prima, relativa agli aspetti ...
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fede
Raffaele Savigni
Fiducia nella parola rivelata da Dio
La fede religiosa è l'attesa fiduciosa di una comunicazione da parte di Dio e l'accettazione delle verità da Lui trasmesse come parola rivelata. [...] persona, Gesù Cristo. Nella sua Lettera ai Romani, san Paolo osserva che l'uomo può liberarsi dalla schiavitù del peccato riconoscendo la morte e risurrezione di Gesù come avvenimento centrale della storia e fondando su di essa la propria esistenza ...
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ALBERTUCCI DE' BORSELLI (Albertuccius de Borsellis Hyeronimus; de Albertutiis; Albertuzzi de' Burselli; Borsello Ieronimo), Girolamo
Giuseppe Rabotti
Storico annalista del sec. XV, frate domenicano. [...] ; Historia Pontificum Romanorum a Sancto Petro ad Alexandrum VI; Sermones; Tabula de doctoribus asseverantibus Beatissimam Matrem originali peccato aliquando fuisse obnoxiam; Tabula de viris illustribus Praedicatorum.
Fonti e Bibl.: Per la vita e le ...
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Rapporto che si stabilisce fra più persone attraverso un vincolo materiale o spirituale che le unisce.
Diritto
Profili generali
La c. (artt. 1100 ss. c.c.) si ha quando la proprietà o altro diritto reale [...] nella Chiesa universale, intesa appunto come ‘corpo mistico’ di Cristo. Da tale c. sono esclusi tutti coloro che amano il peccato, i dannati, gli infedeli, gli eretici, apostati e scismatici e gli scomunicati; non sono esclusi i peccatori, che si ...
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Diritto
V. del reato Persona offesa dal reato, titolare del bene protetto dalla singola fattispecie incriminatrice. Tale nozione fa riferimento al soggetto passivo, ovvero alla persona sulla quale ricade [...] romana si sacrificava una vacca gravida alla dea della terra, per promuovere la fertilità; in India per l’espiazione di un peccato di lussuria si sacrificava un asino, ritenuto animale lussurioso. Altre volte la v. è l’animale preferito dalla singola ...
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WYCLIFFE (Wyclif, Wiclif, Wiclef, ecc.), John
Alberto Pincherle
Agitatore religioso inglese, nato circa il 1330 a Hipswell o a Wiclif, residenza della famiglia, nello Yorkshire; morto a Lutterworth [...] di grazia, Dio ha riservato al genere umano l'uso di tutte le cose in comune; la proprietà privata è una conseguenza del peccato originale, così come il potere politico. Pertanto, tutte le leggi umane - anche le canoniche - sono conseguenza del ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] per le opere e per le stesse aspirazioni personali e garantiva al fedele di fuggire in maniera assoluta le occasioni di peccare che ogni attività, anche la più meritevole, in sé racchiude. Il quietismo ebbe larga diffusione in Italia e in Francia e ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...