Il complesso delle dottrine e il movimento ereticale che fanno capo al monaco Pelagio (ca. 354 - ca. 427). La dottrina di Pelagio è improntata a un moralismo ascetico-stoico: l'uomo può con le sue forze osservare i comandamenti di Dio e salvarsi; la grazia gli è data solo per facilitare l'azione. Ne consegue la negazione del peccato originale e della necessità del battesimo e della penitenza. Dopo ...
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ZOSIMO papa
Greco (forse di origine ebraica), successore di Innocenzo I, pontificò dal 18 marzo 417 al 26 dicembre 418. Il suo breve pontificato ha soprattutto importanza per la parte che Z. prese alla [...] controversia pelagiana (v. pelagianismo), anche in contrasto con la chiesa africana, e per la controversia con Aurelio vescovo di Cartagine a proposito della scomunica formulata da Urbano (v.) di Sicca contro Apiario. Nell'una e nell'altra ...
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SEMIPELAGIANISMO
Innocenzo Taurisano
. Eresia del sec. V, condannata nel II concilio d'Orange del 529. Il nome di semipelagianesimo fu usato dai teologi posteriori per caratterizzare la posizione dottrinale [...] , il quale non nega la necessità della grazia e l'originale debolezza del libero arbitrio in ordine al bene, come fa il pelagianismo, ma ammette che l'uomo può cominciare senza la grazia l'opera della conversione e della salvezza, e che la volontà ...
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Teologo calvinista (Bruges 1563 - Groninga 1641); la famiglia si rifugiò (1578) nel Palatinato ed egli studiò a Strasburgo, a Neustadt, a Cambridge e a Heidelberg. Fu pastore della comunità fiamminga a [...] la venuta di J. Arminius, G. venne a conflitto con lui sulla dottrina della salvezza e della predestinazione, accusandolo di pelagianismo, e, dopo la sua morte (1609), col successore K. Vorstius; si ritirò quindi a Middelburg (1611). Insegnò poi a ...
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PAOLINO di Milano
Mario Niccoli
Diacono della chiesa di Milano, amico e segretario di S. Ambrogio, qualche tempo dopo la morte del vescovo di Milano si recò in Africa quale amministratore delle proprietà [...] Agostino, partecipando vivacemente, anzi, in un certo senso, dando inizio alla campagna antipelagiana specialmente contro Celestio (v. pelagianismo). Citato da papa Zosimo a comparire a Roma (novembre 417) per sostenere davanti a lui l'accusa contro ...
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VITTRICIO di Rouen, santo
Luigi Giambene
Vescovo, nato nelle Gallie verso il 330, morto a Rouen il 7 agosto 409 o 415. Militò da giovane nell'esercito romano e dopo la conversione al cristianesimo, [...] i Nervî. Fu eletto vescovo di Rouen nel 380. Si oppose strenuamente al paganesimo, all'arianesimo e al pelagianismo e ristabilì nella sua diocesi la disciplina ecclesiastica. Essendo stato accusato di apollinarismo andò a Roma (403), dove ...
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Scrittore domenicano (Crema 1460 circa - Guastalla 1534), al secolo B. Carioni; direttore spirituale di s. Gaetano da Thiene, confessore della contessa di Guastalla, Ludovica Torelli; della cooperazione [...] interiore, la Vittoria di sé stesso, ecc.) pone in rilievo l'influsso della volontà individuale nell'opera della santificazione, per cui l'autore fu accusato di pelagianismo e i suoi scritti messi all'Indice, dal quale furono poi tolti nel 1900. ...
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Nome di varî santi: 1. Confessore in Cartagine durante la persecuzione di Decio (250 circa), promosso lettore da Cipriano. 2. Arcivescovo di Cartagine e primate della Chiesa africana (eletto tra il 390 [...] . Dopo un primo sinodo d'Ippona (393), tenne altri 20 concilî (il maggior numero a Cartagine) contro il donatismo, il pelagianismo (dal 411), e a favore della disciplina e del culto ecclesiastici. Resta di lui un'Epistola ad omnes episcopos per ...
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PREDESTINAZIONE
Mariano Cordovani
. Nella teologia cattolica, questo nome significa l'atto della Provvidenza (v.) divina che dirige le creature ragionevoli al conseguimento della salvezza, e talvolta [...] , sotto la delectatio terrestre fa necessariamente il male; 4. la volontà non può resistere alla grazia, e asserire ciò è pelagianismo; 5. Dio non vuole la salute di quelli che periscono.
Come si vede, le varie dottrine anticattoliche esagerano uno ...
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Gesuita, nato a Rouen il 7 novembre 1681, entrato nella Compagnia nel 1697. Dopo aver insegnato a lungo belle lettere, si ritirò nella residenza di Parigi, e vi morì il 18 febbraio 1758. Il suo nome divenne [...] Apôtres (voll. 2, Lione 1757). La comparsa delle singole parti suscitò lunghe controversie: varie sentenze furono stimate favorevoli al pelagianismo e al nestorianesimo, e l'autore fu rimproverato di dare alla narrazione più l'aria di un romanzo che ...
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pelagianismo
(o pelagianéṡimo) s. m. [der. di pelagiano]. – Il complesso di dottrine, e il movimento che ne fu portatore, facente capo al monaco bretone Pelagio (c. 354 - c. 427): accentuando la libertà umana e il positivo valore della natura...
semipelagianismo
(o semipelagianéṡimo) s. m. [comp. di semi- e pelagianismo (o pelagianesimo)]. – Nella storia della Chiesa, corrente teologica sviluppatasi, soprattutto nella Gallia meridionale, nel sec. 5°, che, reagendo all’estremismo della...